Appagati da un pranzo squisito e dalle chiacchierate di aggiornamento con amici e parenti al telefono, ci prepariamo a entrare in quello che appare come un mondo parallelo, una dimensione incantata, una realtà che sa di fiaba, piena di luce, colori, armonia, natura e bellezza.Avvicinandoci alla casa di Monet, sembra di mettere piede in uno dei suoi splendidi quadri: varcata la soglia del giardino che circonda l'abitazione-museo, percorriamo il sentiero, che conduce all'entrata, costeggiato da entrambi i lati da folti cespugli fioriti e alti salici austeri. Di tutte le piante che ci circondano so i nomi di neppure la metà, però di certo questo non mi impedisce di assorbire e godere delle meraviglie che questo posto ha da offrire. Complice il sole del primo pomeriggio che ha deciso di benedire i giorni della nostra permanenza qui, tutto sembra brillare e vibrare con così tanto entusiasmo e ardore da farmi pensare di essere in primavera e non nella stagione fredda. Ho gli occhi talmente rapiti e sgranati per lo stupore da dimenticarmi quasi di sbattere le palpebre, come se avessi paura di veder svanire tutto, di svegliarmi da un bellissimo sogno, se le chiudessi anche solo per una frazione di secondo.
La mano (che stringe la mia) e la presenza del mio ragazzo dovrebbe rappresentare un richiamo alla realtà, invece rende il tutto ancora più etereo e onirico. La sua bellezza, il suo sorriso, il suo sguardo affascinato quanto me mi fanno battere il cuore per la gioia e se in questo momento mi chiedessero cos'è la felicità io risponderei dicendo che consiste nel trovarmi qui con la persona giusta; trovarmi in questo piccolo mondo paradisiaco assieme a Rowoon.
Prima di lui non mi è mai capitato di provare sentimenti ed emozioni così intense. Il patrimonio di esperienze e arricchimento interiore che è già entrato a far parte della mia vita mi fa sentire talmente appagata da non voler cercare di più. Sento per la prima volta di essere sazia, anzi, stracolma di amore, così come è stracolmo di fiori questo giardino ed è tutto enormemente straordinario e allo stesso tempo terrificante.
Pensare al rischio che possa accadere qualcosa di brutto o che possiamo commettere errori e ferirci a vicenda in maniera inconsapevole fino a farci allontanare mi terrorizza e neppure questo mi è mai capitato in precedenza. Forse perché inconsciamente mi rendevo conto di non essere mai davvero soddisfatta e con Stephan non facevo che raccontarmi bugie e ripetermi che tutto sarebbe andato meglio prima o poi, che tutto si sarebbe sistemato scendendo a compromessi, ma la verità è che mi ero messa da parte, mi nutrivo di un amore tossico, che mi prosciugava a poco a poco l'autostima.
Ero disposta a vivere in una simulazione priva di senso solo perché ero terrorizzata di rimanere da sola, ora invece so di potercela fare da sola, ma sono terrorizzata di rimanere senza Rowoon perché mi rendo conto che sa offrirmi una realtà piena di significato.Detto ciò, continuo a sentirmi come in un sogno. Per utilizzare due frasi ormai scontate e cliché: ho la testa fra le nuvole e le farfalle nello stomaco. In questo momento ho perfino lievi capogiri e muscoli mollissimi.
Temo di aver esagerato col vino anche questa volta. – è ciò che penso mentre mi aggrappo al braccio di Rowoon che, accorgendosi dello sbilanciamento procuratogli da me, si volta e mi scruta fra il divertito e il sorpreso.
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Love in Montmartre (Rowoon)
Romance[Romance] Appena Barbara arriva a Montmartre, s'imbatte in quello che scoprirà essere il suo dirimpettaio, un ragazzo sudcoreano trasferitosi lì anni prima per motivi di lavoro. Bello, gentile e premuroso, ma anche incline a flirtare in maniera sott...