53. Il tempo

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È il nostro ultimo giorno di vacanza, qui a Giverny

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È il nostro ultimo giorno di vacanza, qui a Giverny.

Se da una parte la malinconia già sale perché dovremo uscire da questa piccola parentesi di paradiso, dall'altra non smettiamo di sorridere per la grande felicità che proviamo nel fare esperienze nuove insieme.

Ma con lui è sempre gioia, anche quando stiamo semplicemente a letto, a fissarci in silenzio e coccolarci.

Come ci eravamo programmati di fare, in questo momento stiamo visitando Le Musée des Impressionnismes.

Mentre aspettiamo in fila il nostro turno per entrare, recupero una di quelle mini guide cartacee distribuite gratuitamente all'ingresso e ne leggo il contenuto: "La vocazione primaria del Musée des impressionnismes Giverny è quella di evidenziare il carattere internazionale del movimento impressionista, in particolare la colonia di Giverny come pure la valle della Senna. Il Museo si interessa alla storia dell'Impressionismo, del Post-impressionismo nel suo complesso e alle sue più lontane ripercussioni nella seconda metà del XX secolo."

Mi ha sempre affascinato e appassionato tantissimo la storia dell'arte, ma in particolare ci sono alcuni movimenti culturali e stili di pittura che mi hanno conquistata, fin dal primo istante in cui i miei occhi si sono posati sulle opere appartenenti ad essi.

L'amore incondizionato di Monet per la natura e la sua mutevolezza ha portato il pittore impressionista a dedicarsi anima e corpo a dipingere en plein air, all'aperto. Questo perché aveva una voglia insaziabile di cogliere tutte le sottili sfumature che la luce genera su ogni particolare.

E questo aspetto lo rende uno dei miei artisti preferiti in assoluto. La trovo una raffinata metafora della vita che sposo in pieno: cogliere tutte le sfumature, i dettagli, le sfaccettature, che siano del mondo che ci circonda o dell'animo umano. Non ci si dovrebbe mai fermare alla superficie, ma osservare, in silenzio, senza pregiudizio, lasciandosi arricchire dalla scoperta di lati sempre nuovi, dalla bellezza nascosta nelle piccole cose. Bellezza che troppe volte viene oscurata dalla negatività e dalle brutture del quotidiano, ma che in realtà sarebbe l'unica in grado di regalarci serenità, pace, guarigione dalle ferite più profonde che portiamo nel cuore.

E mentre colgo me stessa immersa in quei pensieri, la presenza di Rowoon alle mie spalle si fa più intensa. Una delle sue adorabili abitudini lo vede avvolgermi le braccia intorno alla vita e poggiare il mento sulla mia nuca, come adesso.
Che sia per voglia di coccole o di riposo dopo un certo periodo passato in piedi, lo fa nel modo più tenero e disinvolto che esista ed è una delle innumerevoli cose di lui che mi fa impazzire.

Restiamo così e avanziamo lentamente nella fila di turisti che sta entrando. Continuo ad ammirare le foto delle opere che vedremo presto dal vivo, ma di lì a poco lui mi distrae. Le sue calde labbra si accostano al mio orecchio infreddolito per sussurrare dolci frasi d'amore in francese: «Ah, je t'aime tellement, mon cœur... tu es mon soleil, celle qui éclate mes jours et mes nuits, tu le sais?»

Love in Montmartre (Rowoon)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora