26. La decisione

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«Tu sapevi della sua decisione?» Chiede Chloé a Rowoon riferendosi alla sorella

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«Tu sapevi della sua decisione?» Chiede Chloé a Rowoon riferendosi alla sorella.

Non capisco di quale decisione stia parlando, ma è superfluo dire che non ho intenzione di intromettermi. Non ho alcun diritto di chiedere e l'unico che ha la precedenza nel pronunciarsi su tutti è Rowoon in questo caso, è lui a scegliere chi può prendere parte alla discussione. So quanto lui sia restio ad aprirsi riguardo Jiwoo, ma spero capisca che con me può confidarsi.

Nel frattempo per Chloé io continuo a non esistere, sembro quasi o del tutto invisibile, ma qualcosa mi suggerisce che lo stia facendo apposta. La mia presenza in questo momento deve infastidirla parecchio e sinceramente non ne capisco il senso. Magari è solo perché è molto ansiosa riguardo a ciò che è successo e vuole avere risposte al più presto, ma non mi piace affatto questo comportamento.

«Certo che lo sapevo, Chloé. Sono suo fratello.»

«E vuoi lasciarla fare?! Ti sei bevuto del tutto il cervello per caso?!» Sentirla alzare la voce è strano e quasi mi appare sotto una luce nuova. Non sembra più la ragazza mite e malinconica con cui sono abituata a trattare. Questa è la versione arrabbiata e a tratti anche irruente, oltre che scontrosa.

«Ehi, piano con le parole!» È più forte di me. Quella frase mi esce automaticamente e sentendola attaccare così il ragazzo che amo mi ha fatta scattare in modalità protettiva.

Rowoon mi accarezza le spalle, per poi tranquillizzarmi anche sottovoce, ma ciò che fa Chloé subito dopo mi fa innervosire ancor di più.

«Senti, Rowoon, ne hai ancora per molto o possiamo parlare un attimo, per favore?» Chiede sbuffando.

«Scusami?! Per caso ti do fastidio?! Dillo pure apertamente!» Replico.

Rowoon mi prende per mano come per volermi dire "ci sono io, non temere", mantiene calma e sangue freddo, poi si rivolge alla sua ex: «Parleremo. Non c'è alcun bisogno che tu alzi la voce e ti agiti in questa maniera.»

Si guadagna un'occhiataccia dalla ragazza mentre lo osserva muta tirare fuori le chiavi di casa.

Ah! Ben ti sta!

«In privato, se è possibile», aggiunge, stavolta rivolgendo a me l'occhiataccia.

In un secondo oltrepasso Rowoon e mi avvicino a lei: «Senti un po', si può sapere qual è il tuo problema?!»

Lui si precipita fra noi due per impedire che accada qualcosa di ben più spiacevole di un semplice alterco e che io prefiguro nella mia mente con somma soddisfazione: le darei volentieri uno schiaffo in questo momento.

Chloé però non sembra voler tacere e svuota il sacco che probabilmente già da tempo aspettava di aprire: «Vuoi sapere qual è il mio problema?! Sei tu il problema! Questa relazione è il problema! È tutto assurdo e non ha il minimo senso che lui–»

Love in Montmartre (Rowoon)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora