Dopo essere tornata a casa feci una doccia calda, il calore che bruciava la mia pelle era in grado di farmi dimenticare del dolore dei miei sentimenti. Trovai un messaggio di mia madre che diceva di chiamarla appena potevo.
Anna:pronto?
Siria: ho visto il tuo messaggio
Anna: si amore pensavo manca una settimana
Al Natale e vorrei che mi raggiungessi qui
Siria: quindi non tornerai prima di Natale ?
Anna: no ma puoi venire ti ho già fatto il biglietto
Siria: ci penserò.Attaccai la chiamata e misi un accappatoio per scendere di sotto a mangiare qualcosa. Aprii il frigorifero e trovai della frutta, quando mi voltai mi cadde tutto a terra per lo spavento.
Siria: Jaden devi smetterla di entrare in casa mia.
Jaden: non volevo metterti paura.
Siria: ridammi le chiavi ora. Mi innervosì
Jaden: non voglio
Siria: Jaden ora. Urlai e me le porse.
Jaden: sei una stronza.
Siria: non mi importa non ti voglio qui.
Jaden: tranquilla non tornerò.
Siria: bravo vai dalla bionda. La mia gelosia ora si faceva capire a parole.
Jaden: tranquilla ci sono già stato stanotte.
Siria: vaffanculo. Iniziai a piangere spingendolo fuori dalla porta.
Jaden: ridammi la collana.
Siria: perfetto tieni. La strappai dal mio collo e la lanciai sbattendogli la porta.Questa litigata aveva fatto male, un vuoto nello stomaco si era creato in me, un dolore inspiegabile, sentivo i miei battiti accelerare e diminuire, le mie mani e le gambe tremavano all'unisono, che sensazione strana.
Sarei voluta tornare dove eravamo stati bene, dove avevamo riso, dove eravamo felici, dove eravamo noi.Javon: Siria apri sono io. Aprì leggermente la porta era seduta a terra con le gambe sul petto.
Siria: perché sei qui?
Javon: ero in giardino ed ho sentito le vostre urla. Si piegò su di me
Siria: perché fa così male?. Singhiozzai.
Javon: le persone non fanno solo del bene, ma tu sei forte ed io sono con te, so che ti rialzerai anche questa volta facendo tornare a splendere la luce intorno a te, le persone che ti vogliono bene ci sono, non sei più sola come lo eri da bambina, devi sfogarti, devi contare su qualcuno per uscire da questo tunnel buio e senza fine che è mio fratello.
Lo guardai asciugandomi le lacrime.
Javon: vatti a vestire ti porto fuori a splendere.
Siria: grazie. Sussurrai per poi andarmi a vestire e tornare da lui.Siria: dove mi porti?. Chiesi salendo in macchina
Javon: è una sorpresa. Mi strinse la mano.Arrivammo in un campo pieno di girasoli, quando scendemmo li guardai meravigliata.
Javon: sapevo ti sarebbe piaciuto, i girasoli riflettono la tua luce.Gli sorrisi e con gli occhi da bambina come si guarda una fetta di torta al cioccolato mi addentrai tra di loro. Quel semplice profumo circondava il mio corpo, brillavano ovunque muovendosi delicatamente spinti dal soffice vento. Li sfioravo con la punta delle dita toccando i petali gialli che illuminavano i miei occhi, mi sentivo libera. Feci dei respiri profondi lasciandomi guidare come una di loro dal calore del sole.