Javon: stai bene? Ora vuoi raccontarmi quello che è successo?. Iniziò a parlare mentre guidava.
Siria: ora non voglio, sto bene.
Javon: Siria anche se sto guidando vedo le tue lacrime.
Siria: va bene andiamo a casa e parliamo.
Per il resto del tragitto rimasi in silenzio fino a quando entrata in casa avvertii Javon di aspettarmi sul mio letto mentre facevo una doccia per riprendermi.Entrata nella doccia il mio corpo crollò a terra sentivo l'acqua scivolarmi sul corpo mischiandosi alle mie lacrime, nelle orecchie rimbombavano ancora quelle forti risate.
Scommessa vinta. La mia testa continuava a pensare.
Perché proprio io, perché proprio a me.
I miei pensieri vennero interrotti dalle mani delicate e preoccupate di Javon sulla porta.
Siria: eccomi sto uscendo.
Mi asciugai velocemente e misi una tuta ed una maglietta che trovai li in bagno, e con i capelli ancora bagnati andai in camera.
Javon: dobbiamo asciugarti i capelli o ti ammalerai.
Il suo modo di preoccuparsi per me faceva sempre riemergere la lieve luce nel mio cuore.
Presi il phon, e con gentilezza Javon me lo tolse dalle mani iniziando ad asciugarmi a capelli.
Javon: adesso vuoi parlare?. Chiese posando il phon a terra e sedendosi difronte a me.
Gli spiegai ciò che era successo, che quello era il mio primo bacio, e poi gli chiesi se lui sapesse il perché della frase detta da Jaden in quel momento con i suoi amici.
Javon: ti prego non arrabbiarti con me, lo prometti?
Siria: certo te lo prometto
Javon: mi dispiace tanto, ogni anno Jaden con i suoi amici fanno scommesse sulle ragazze, ho provato a fargli cambiare idea, e non so perché abbia concluso così presto di solito ci mette mesi, pensavo di avere più tempo. Disse provando senso di colpa.
Siria: è per questo che litigavate?.
Lui annuì semplicemente.
Siria: ehi non è colpa tua, non preoccuparti, tu non hai fatto niente. Cercai di rincuorarlo. Ora ti va di vedere un film ?. Sorrisi.
Javon: certo che mi va, scegli tu.
In quel momento sentimmo il campanello della porta.
Javon: non preoccuparti scegli il film vado io.
Sentii Javon scendere le scale velocemente, percepii dei toni di voce alta e la porta sbattere.
Siria: ehi chi era a quest'ora alla porta?
Javon: tranquilla era solo Jayla che aveva dimenticato le chiavi di casa.
Siria: è tutto ok? Ho sentito urlare.
Javon: si era solo un po' ubriaca, non preoccuparti vediamo il film.
Dopo all'incirca mezz'ora dall'inizio del film i miei occhi si chiusero da soli.POV'S Javon
Finalmente Siria si era addormentata, mi dispiaceva davvero per lei, lei era diversa dalle altre, rifletteva una luce particolare sulle persone, era bella nella sua semplicità e timidezza.
Vidi il telefono di Siria iniziare ad illuminarsi da messaggi. Pensai fosse sue madre così lo presi per controllare, lèssi il nome di mio fratello e senza neanche leggere aprì i messaggi e cancellai la chat.
Lei non se lo meritava il buio che Jaden potesse portare nella sua vita.