Capitolo 28

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Mi asciugai le lacrime e tolsi la collana posandola nella borsa. Ero stanca di essere debole ed insicura.
Aprì la porta e trovai Jaden seduto a terra che si alzò velocemente davanti a me, lo scansai iniziano a camminare velocemente verso la mensa.
Jaden: dov'è la collana?. Lo sentì urlare tra il corridoio ormai pieno di persone.

Arrivata in mensa andai subito verso Javon.
Javon: hai pianto di nuovo?. Mi guardò gli occhi gonfi.
Siria: è tutto ok voglio cambiare. Dissi sotto lo sguardo confuso di Javon. Puoi accompagnarmi a casa di Celeste l'amica di mia madre?
Javon: certo aspettami fuori vado a prendere le mie cose.
Andai fuori vicino alla macchina ad aspettarlo ed appena arrivò salì in macchina guidando fino alla casa di Celeste.
Siria: vieni entra con me. Gli dissi suonando il campanello.
Celeste: Siria che ci fai qui? È bello vederti
Siria: c'è Patrick? Ho bisogno di parlare con lui, lui è il mio amico Javon. Indicai.
Celeste: certo è dentro nel suo studio entrate.
Presi la mano di Javon e lo portai con me nello studio di Patrick, mi abbracciò subito, mi conosceva bene e per essere lì era qualcosa di importante.
Mi misi seduta sulla poltrona e con le gambe al mio petto iniziai a parlare di tutta la situazione.
Patrick: Devi cambiare Siria, sei troppo buona e le persone se ne approfittano, fai in modo che capiscano cosa si stanno perdendo, la bellissima ragazza che sei. Mi toccò il naso con l'indice.
Siria: sicuro che dovrei farlo?
Patrick: ti ho mai mentito?. Scossi la testa. Questo è esattamente cosa devi fare, giusto?. Si girò cercando la conferma di Javon.
Javon: giusto. Giusto rispose soddisfatto.
Siria: va bene allora lo farò da oggi, ho sentito che stasera c'è una festa.
Patrick: ecco così ti voglio.
Dopo averlo ringraziato solo salutai ed abbracciai Celeste per poi tornare in macchina.
Siria: tu sei con me vero?
Javon: sempre. Sottolineò lui guidando verso casa.
Siria: ho bisogno di un vestito per stasera.
Javon: ora andiamo da te e lo sceglierò io. Rise sonoramente.

Arrivati a casa corse di sopra iniziando a frugare nel mio armadio.
Javon: eccolo questo è quello giusto, ora vai a farti un bagno rilassati e poi preparati e voglio che ti trucchi, io vado a casa mia a preparami e poi torno qua. Mi diede un bacio sulla guancia e scese al piano di sotto.
Avevo molti dubbi su cosa stavo facendo ma per una volta volevo essere la persona che la gente non si aspetta da me.
Andai a riempire la vasca ed esagerai con il bagnoschiuma alla vaniglia, il mio profumo doveva sentirsi ovunque, avrebbe dovuto riconoscermi solo da quello. Una volta finito il bagno mi asciugai e mi vestì. Misi un ombretto e del mascara ed andai di sotto.

Dopo aver sentito il campanello aprì la porta a Javon che rimase per qualche minuto a fissarmi

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Dopo aver sentito il campanello aprì la porta a Javon che rimase per qualche minuto a fissarmi.
Javon: sei bellissima dovresti tirartela di più sei meglio di tutte le ragazze popolari della scuola.
Sorrisi diventando rossa e gli diedi una spallata andando verso la macchina.
Javon: mi piace questa nuova Siria. Esclamò scendendo dalla macchina mentre entravamo alla festa.
Appena entrati vidi subito il suo gruppo e Jack che diede una botta sulla spalla do Jaden per farlo girare. I suoi occhi penetravano su di me.

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