Da quando Jaden se ne era andato i giorni sembravano essere tutti uguali mi alzavo andavo a scuola, il pomeriggio stavo con Jayla e Javon e poi tornavo a casa.
Era diventato tutto monotono, mi svegliavo in piena notte, mangiavo poco, cercavo luoghi isolati dove andarmi a rifugiare, i colori sembravano essere tutti uguali non vedevo spiragli di luce da nessuna parte io guardassi.Era il giorno della vigilia di Natale i regali li avevo fatti e mancava solo un vestito per la cena a casa dei Walton. Uscì presto da casa, in giro si respirava odore di abeti e cioccolata calda, passando davanti le case sulla lunga via di negozi si poteva sentire il profumo dei biscotti alla cannella. Entrai in un piccolo negozio e mi innamorai subito di un abito lo pagai e tornai a casa per prendere la macchina e andare a casa di Celeste, avrei pranzato lì.
Celeste: buona vigilia piccola nostra. Disse facendomi entrare in casa.
Patrick: questo è per te. Mi diede un pacco che lo scartai immediatamente. Dentro c'era un nuovo laptop, il sorriso esplose sul mio viso e li abbracciai piena di calore.
Celeste: allora quando parti per raggiungere tua madre?. Mi chiese ormai a tavola per pranzare.
Siria: parto dopo il Natale
Patrick: prima passaci a salutare mi raccomando.
Celeste: dai Patrick starà via solo qualche giorno. Sorrise al marito.
Li sentivo come la mia seconda famiglia e non c'era posto migliore per sentirmi a casa.
Dopo pranzo facemmo dei giochi da tavolo ed aiutai Celeste a decorare la casetta di marzapane, poi li salutai e tornai a casa.Incartai i regali per la sera è per ultimo lasciai quello di Jaden lo fissai qualche minuto prima di chiuderlo. Speravo davvero che ci fosse.
Poi feci un bagno rilassante, ed infine mi vestì.Presi le buste con i regali ed andai nella casa vicina.
Jayla: corri entra sei bellissima. Disse senza prendere fiato. Vieni Javon è di sopra.
Salutai i genitori dandogli i rispettivi regali e salì al piano di sopra.
Siria: questo è per te, e questo è per te. Sorrisi passandogli i regali sul letto.
Javon: quello è per Jaden vero?. Chiese guardando l'ultimo regalo rimasto nella busta.
Siria: si è per lui, ti prego non dirmi niente dovevo.
Javon: portalo in camera sua se vuoi.Annuì e mi incamminai nella porta difronte aprendola lentamente. Venni sopraffatta dal suo profumo che mi fece mancare l'aria, socchiusi la porta alle mie spalle e mi andai a sedere sul letto annusando il suo cuscino. Scossi la testa come per far cadere i pensieri mi alzai e lasciando il regalo sul letto, raggiungendo gli altri al piano di sotto per la cena.
Jayla: mamma Siria dorme qui va bene?. Chiese mentre gli passava la ciotola dell' insalata.
Jessica: certo che va bene.
Javon: dormiamo in camera mie tutte e tre.
Siria: va bene. Dissi timidamente.
Finimmo di cenare e dopo aver aiutato a pulire salimmo, Javon mi aveva dato un cambio per stare comoda e Jayla aveva preparato delle coperte e film da vedere. Mi addormentai durante il primo film.Nel ben mezzo della notte la suoneria del mio telefono mi svegliò.
Siria: pronto?
Sbiancai, e guardai Javon ormai sveglio vicino a me. Attaccai velocemente il telefono e mi girai su prendendo le mie cose.
Javon: Siria che succede?
Siria: mia madre ha avuto un incidente devo andare all'aeroporto.
Javon: aspetta ti accompagno io. Disse prendendo le chiavi della macchina.
Mentre guidava anche a lui arrivò una chiamata.Javon: pronto?
Jaden: dove sei?
Javon: sto portando Siria all'aeroportoAttaccò senza dirmi niente. Appena arrivata corsi a fare il biglietto e poi andai verso l'aereo in partenza abbracciando Javon.
Siria: ti chiamo quando arrivo. Sussurrai nel suo orecchio.Mentre mi allontanavo guardando verso il mio amico ormai sfocato dalle lacrime vidi una figura correre vero la sua direzione. Era qui.
Jaden: cazzo io ti amo. Urlò facendosi sentire mentre entravo.
Anche io mi resi conto di amarlo.Ci sono storie che non iniziano né finiscono mai. La mia era lui.