[48] Non è stata colpa tua

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_Woo Yoon POV_

WY: «I.N?»

Nessuna risposta nemmeno da lui.

Sbuffo infastidita.

Non ho voglia di scassinare un'altra serratura.

WY: «Ti prego, apri. Non ho voglia di discutere.»

Continuo a non ricevere segni di vita.

WY: «Sono esausta anche solo per alzare la voce o arrabbiarmi, ti prego. Vienimi incontro.»

La maniglia si abbassa giusto per fare passare un filo d'aria.

Rilascio un sospiro di sollievo.

Apro la porta per poter entrare per poi richiuderla alle mie spalle.

WY: «Anche tu nel buio più totale.» dico guardandomi attorno, per quanto possibile.

Vado a spostare di un po' le tende della camera per avere un po' di luce nella stanza.

WY: «Almeno vedo il tuo visino.» dico sorridendo nella sua direzione.

Seguo i suoi movimenti mentre si accomoda sul letto sedendosi con la schiena appoggiata alla testiera e le ginocchia racchiuse al petto.

Mi siedo di fronte a lui.

In risposta nasconde il suo viso tra le ginocchia.

WY: «Due bambini.» dico dando voce ai miei pensieri.

WY: «Se sono qui ci sarà un motivo, no? Non sono arrabbiata, te l'ho già detto.»

IN: «Non sei mai arrabbiata.»

WY: «Non hai completamente ragione.» dico ridendo leggermente.

Dopo qualche attimo di silenzio, vedo le spalle di I.N che cominciano a muoversi su è giù continuamente.

Sinceramente non capisco se sta ridendo o piangendo.

WY: «I.N? Tutto bene piccolo?»

Nessuna risposta.

Continua a ridere... o piangere... non lo so.

Appoggio una mano sulla sua spalla.

A quel contatto alza il viso e incontro i suoi occhi.

La mia mano si sposta dalla sua spalla come se mi fossi scottata.

È come se il suo sguardo non gli appartenesse.

Quello non è I.N.

Continuo a scrutare i suoi comportamenti.

Continua a ridacchiare guardandomi.

È impazzito.

Di nuovo.

WY: «I.N.» cerco di richiamarlo e risvegliarlo da questo stato di pazzia in cui è caduto.

IN: «Sono stato io.» dice continuando a ridere.

IN: «Ho ucciso quel ragazzo.»

Non lo riconosco, davvero.

IN: «L'ho ucciso e mi sono anche divertito nel farlo.» ormai sta ridendo a crepapelle.

IN: «Non me lo perdonerai mai, lo so.» dice lasciandosi completamente andare sulla testiera del letto.

Continuo a guardarlo senza dire una parola.

Sto cercando di trovare l'ultima briciola di lucidità che gli è rimasta.

Non smette di ridere nemmeno per un secondo.

Poi di botto smette.

Lo guardo preoccupata.

Ddang (땡) [Stray Kids]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora