Ddang (땡) [Stray Kids]

[64] Rabbia, pianto, amore

_Woo Yoon POV_

Continuavo a scannerizzare la posizione di Han.

Sguardo pieno di rabbia puntato a terra nel vuoto cercando di calmarsi e ancorarsi all'ultima briciola di lucidità.

Petto che si alza e abbassa alla velocità della luce e respiro affannato.

Pugni stretti lungo i fianchi che tremano per la rabbia.

Bangchan del canto suo è rimasto nella stessa posizione per poi iniziare a ridacchiare divertito e rimettersi dritto.

Con un'ultima occhiata, Han è uscito dalla stanza dirigendosi in un posto ignoto che io conoscevo benissimo.

WY: «Che cazzo ti dice il cervello?! Avevi voglia di litigare? Di essere picchiato? Non era questo il cazzo di piano!»

BC: «Sì, esatto. Era quello l'obiettivo. Volevo che mi picchiasse. Volevo che si sfogasse. Volevo che mi desse quello che mi merito e un pugno è più che meritato per quello che ho detto.»

WY: «Che cazzo stai dicendo?» ora è il mio turno di alterarmi.

BC: «Con quello che ho detto ieri sera, me lo meritavo. Forse anche molto più di questo.»

WY: «La smetti si sminuirti? La smetti di pensare di essere sempre sbagliato? La smetti di pensare che essere punito sia meritato per quello che hai fatto? Semplicemente smettila! Smettila, cazzo! Smettila!» urlo esasperata.

Prendo un bel respiro chiudendo gli occhi.

WY: «Aspetta due minuti e torno per medicarti la ferita.»

BC: «Faccio da solo, tu vai da-»

WY:«Aspetta due minuti e torno per medicarti la ferita.» ripeto scandendo bene le parole per poi dargli un'ultima occhiata e uscire dalla stanza.

Porca puttana, porca puttana.

Sapevo sarebbe andata così.

Che cazzo Bangchan!

Non era questo quello che dovevi fare.

Cazzo cazzo cazzo cazzo.

Era esattamente quello che non doveva succedere.

WY: «Porca troia.» sussurro mentre cammino avanti e indietro per il corridoio cercando una soluzione.

IN: «Che succede principessa?»

Mi giro di scatto verso quella voce.

WY: «I.N. Cazzo, è un casino.»

IN: «Avete parlato di ieri sera, vero?»

Annuisco.

IN: «Vieni qui.» dice aprendo le braccia.

Lo abbraccio cercando conforto e aggrappandomi alla sicurezza che mi dà questo ragazzo.

IN: «Che è successo?»

WY: «Lo ha preso per il colletto della maglia. Due volte. E poi gli ha dato un pugno.» biascico attaccata al suo petto.

IN: «Davvero?» chiede allontanandosi un po' per guardarmi.

Annuisco facendo un broncio.

Mi riabbraccia accarezzandomi la testa.

IN: «Risolverai tutto come al solito.»

Annuisco non molto convinta.

Ci proverò, ma la probabilità di fallimento è alta.