[68] Non ha importanza ormai

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_Woo Yoon POV_

Continuo a fissare il pavimento mentre le lacrime continuano a scendere libere e mentre la mia mente sta impazzendo e mi sta insultando in tutti i modi possibili.

BC: «Woo Yoon?»

Mi risveglio dal mio stato di trance per poi scendere da quel maledetto mobile, prendere la mia maglietta e uscire dalla stanza senza dire niente mentre me la infilo e mentre mi lascio alle spalle Bangchan che aiuta Hyunjin a rialzarsi.

Vado diretta in palestra sperando di non incontrare nessuno anche se è un po' impossibile dato che sono tutti completamente andati per colpa dell'alcool.

Io, al contrario, mi sono ripresa completamente dopo quello che è successo.

È come se non avessi mai bevuto.

Arrivata in palestra inizio a prendere a pugni quel povero sacco da boxe con tutta la forza e la rabbia che ho in corpo.

Le lacrime continuano a scendere incontrollate e la voglia di sparire cresce sempre di più.

Ogni pugno equivale ad un insulto da parte della mia mente e con lui dalla mia bocca fuoriesce un sospiro di frustrazione o un grido di rabbia.

Volevo che tutto quello che è successo si disintegrasse sotto la forza dei miei pugni come stava facendo quel sacco da boxe.

HJ: «Se continui così ti si distruggeranno le mani.»

Quasi non crollo per terra dalla pesantezza della situazione.

Non reggo più tutto questo peso.

WY: «Che cosa vuoi ora?!» quasi urlo disperata girandomi verso di lui.

HJ: «Certo che tu e Han siete uguali.»

Sbuffo quasi ridacchiando girandomi di nuovo verso il sacco da boxe.

WY: «Sei venuto per dirmi questo?»

HJ: «In realtà no. Volevo scusarmi.»

Mi scappa una risata.

WY: «Scusarti? Con le tue scuse mi ci pulisco il culo.»

HJ: «So che le scuse non servono a niente, ma volevo comunque dirtelo.»

WY: «Cosa dovrei dire? Grazie? Va bene. Grazie Hyunjin per esserti scusato, ora posso stare da sola?»

HJ: «Vorrei che prima chiarissimo noi due, poi dovrai chiarire anche con Han.»

WY: «Cosa dovrei chiarire?! È stato uno sbaglio, un enorme sbaglio. Io... non so cosa mi sia successo. Forse... non lo so, pensavo che tu fossi Han o qualcosa del genere. Cazzo, sono un'idiota.»

HJ: «Anche io ho fatto la mia parte, non incolpare solo te stessa.»

WY: «Grazie, ora mi sento molto meglio.» dico in modo ironico.

WY: «C'è dell'altro?»

HJ: «Vorrei solo che entrambi sappiamo che parlava l'alcool, non noi.»

WY: «Cazzo Hyunjin! È ovvio che parlava l'alcool. Che cazzo ti salta in mente? Scusami, sei un bellissimo ragazzo e ti voglio un mondo di bene, ma non ti penserei mai in quel modo. Amo Han con tutta me stessa e nonostante questo, ho baciato un altro ragazzo. Porca troia, perché non capisci che il problema è tra me e lui, non tra me e te?»

HJ: «Hai ragione, scusa.»

WY: «Smettila di scusarti, non serve a niente.» dico in tono calmo ma severo.

HJ: «Immagino tu voglia stare da sola ora oppure che tu voglia risolvere con Han.» dice iniziando ad andarsene.

WY: «No, non posso risolvere con Han.»

Si ferma rigirandosi verso di me.

HJ: «Perché?» chiede confuso.

WY: «Principalmente per due motivi.» inizio a parlare allontanandomi dal sacco da boxe e asciugandomi le lacrime.

WY: «Il primo è che non posso parlargli ora perché è ubriaco, incazzato, deluso e con il cuore spezzato e non è per niente la condizione migliore in cui io gli possa parlare.» dico andando verso un angolo della palestra.

WY: «E il secondo...» dico aprendo un armadietto «è che a quanto pare sono l'unica che sa medicare le ferite. Chi ti ha messo quella roba? Bangchan?»

Annuisce sorridendo imbarazzato.

Mi avvicino sorridendo pensando a Bangchan che gli "medica" le ferite sul viso.

WY: «Apprezzo l'impegno, ma lascia fare a chi è del mestiere.» dico indicando la panchina per invitarlo a sedersi.

Così fa e inizio a risolvere il casino che ha fatto Bangchan cercando di aiutarlo.

Mentre gli medico le ferite, le mie lacrime ricominciano a scorrere imperterrite senza che io me ne accorga.

Ero riuscita per un attimo a spegnere i sentimenti e il cervello, ma ora è tornato tutto come prima.

HJ: «So che sono l'ultima persona che dovrebbe consolarti in questo momento...» dice in modo calmo «ma non piangere, ti prego.» dice asciugandomi una lacrima.

Mi sposto subito dalla sua mano.

I ricordi sono ancora troppo vividi e ho paura di qualsiasi cosa possa succede ora.

HJ: «Vai a parlare con lui.»

Il mio sguardo si sposta sui suoi occhi attenti su di me.

HJ: «So che è una delle situazioni peggiori, ma più passa il tempo e più ci starete male entrambi. Una volta finito di parlare, puoi dire ad Han di venire a picchiarmi e farmi quello che vuole.» dice ridacchiando «Ma tra di voi dovete chiarire.»

Do un'ultima pulita ad una ferita per poi sistemare tutto rimanendo in silenzio.

HJ: «Grazie.» dice facendomi un piccolo sorriso.

HJ: «So che è questione di tempo, ma non evitarmi, ti prego.»

Rimango in silenzio.

HJ: «Con Han chiarirò più avanti, ma sarà difficile che mi perdoni. Forse con lui non torneremo più con prima, ma con te è tutta un'altra storia. Chiarirete la questione e sarete ancora più innamorati e uniti di prima. Tra noi due invece... ecco... dimentichiamo quello che è successo perché non è significato niente per nessuno dei due. Non voglio perderti e non voglio perdere Han.»

Continuo a rimanere in silenzio ascoltando le sue parole con attenzione e analizzandole una ad una.

Ormai mi ero quasi dimenticata di quello che è successo perché per me non è significato niente.

La cosa a cui sto pensando dall'inizio è Han.

Ormai il motivo per cui è successo questo casino non è più importante.

Rischio di perderlo per sempre e non può succedere.

Quello che è successo a questo punto non ha più importanza.

L'unica cosa che ha importanza in questo momento è Han.

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