Zara lanciò un'occhiata a Nuria, la quale le indirizzò un segno affermativo con la mano destra, segnale che aveva appena postato l'ultima fiaba partorita dalla sua fantasia.
Lei annuì e poi si guardò attorno. Era un po' nauseata, aveva resistito a un'ora di chiacchere, ma non appena le fu possibile, si allontanò dalla calca e si mise a fare quello che aveva sempre fatto meglio di qualunque altra cosa: osservare.
Dopo aver guardato gli invitati divertirsi decise di trovare un posto appartato dove sedersi e si avvicinò a Margiana, rimasta in un angolo insieme al gruppo di domestici.
«Si sente male?» chiese la giovane, guardandola in volto.
Lei cercò di sorridere.
«C'è un posto dove potrei andare per cinque minuti di silenzio?» ribatté.
«Mi segua». Margiana le fece segno con la mano e Zara le andò dietro: avvertendo gli sguardi delle guardie e di Dunab addosso, lasciarono lo sfarzo della festa alle spalle e imboccarono il sentiero laterale del grande giardino, costeggiato da alberi di ulivo e arbusti.
Dopo un po' trovarono un piccolo chiostro, dove una piccola fontana era posto al centro e una panca di pietra in cui Zara si sedette e cercò di riordinare le idee.
In verità aveva un senso di claustrofobia addosso, ma dal punto in cui si trovava poteva osservare le artemisie e come le loro fronde fossero colpite dalla luce suggestiva delle lanterne e della luna: quella visione la aiutò a ritrovare un certo equilibrio.
Ascoltare Harun era stata dura e, nel corso del discorso, aveva menzionato i diversi attacchi di Shahiba sul fronte iraniano, nonostante le truppe inviate non fossero state in grado di catturarli, era fiducioso che presto i responsabili sarebbero stati catturati.
Sembrava molto sicuro delle parole dette, ma qualcosa aveva spinto Zara a dubitarne: Nuria le aveva rivelato che il fratello era solito porre le mani dietro la schiena, negli istanti in cui era nervoso e preoccupato da qualcosa. Ebbene, durante quell'orazione, lui aveva assunto quella posizione e per lei era stato come ricevere un pugno allo stomaco.
Per non pensarci tornò ad ammirare il panorama e lasciò che la lieve brezza le accarezzasse il volto.
All'improvviso il rumore di un ramo spezzato la fece girare di scatto.
«Cosa...» mormorò esitante, aggrottando la fronte e socchiudendo le palpebre.
«Scusatemi, signorina» sussurrò Margiana, pallida in viso. «Sono davvero desolata».
Lei la guardò con aria perplessa.
«Per cosa?» domandò. «Cosa succede?».
Non ebbe il tempo di aggiungere altro, perché lei arretrò e un ragazzo sbucò da uno dei cespugli, il quale si sfilò una parrucca dal capo e subito le puntò un coltello contro, rivolgendole uno sguardo che le fece gelare il sangue.
«Grazie mille sorella» pronunciò lui, calmo e freddo, diretto a Margiana che si era irrigidita con orrore. «E salve a lei, signora Ascarelli» continuò con lo stesso tono, puntandole ancora di più la lama alla gola. «La stavo proprio cercando».
Zara s'irrigidì sotto quella minaccia.
«Cosa ti salta in mente, Ghaleb?» esclamò Margiana, presa dal panico. «Avevi detto che avevi bisogno solo di parlarle!».
«Taci!» sibilò il fratello con lo stesso tono. «Cosa credevi sarebbe accaduto? Sono un combattente e ho il compito di cancellare gli infedeli come questa qui dalla faccia della terra!».
Detto ciò Ghaleb scostò lo sguardo d'odio dalla sorella a lei e un brivido le serpeggiò addosso.
Fu in quel preciso momento che a Zara parve di scorgere un giovane mingherlino, celato tra le ombre del giardino, vestito di nero, intento a fissarla con il volto deformato dall'orrore.
Zara batté le palpebre, quando il fratello di Margiana la strattonò per un braccio in una presa dura, violenta, rabbiosa, talmente forte che rischiò quasi di cadere.
«Resta indietro, Karim!» abbaiò Ghaleb, rivolto al nuovo arrivato.
Lei percepì l'affilata punta della lama alla gola attraverso la seta del suo abito: pizzicava come la puntura di un'ape ed era gelida come il ghiaccio.
«Non te l'avevo detto che sarei tornato?» riprese il ragazzo. «Le vie di Allah sono infinite per coloro che lo servono con devozione!».
Dopo quella sfuriata, lo sconosciuto individuato da Zara emerse dalle ombre.
Poteva avere sedici, diciassette anni, osservò lei.
Indossava un turbante nero, una camicia e pantaloni bianchi e una fusciacca dorata come cintura. Ai piedi, calzava un paio di sandali di cuoio e zoppicava leggermente. Gli occhi erano cerchiati da un vistoso cosmetico rosso mentre all'orecchio sinistro pendeva un brillante.
Zara lo aveva visto parlare con Harun e Dunab per pochi minuti, poco prima che Farik la avvicinasse.
Mentre avanzò verso di loro, quel Karim sollevò le mani.
«Non è in questo modo che si risolvono le controversie, Ghaleb» enunciò. «Lascia andare la signora e vediamocela tra noi».
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Alba di Perla [COMPLETA]
Romance✨VINCITORE THE WATTYS 2022 CATEGORIA STORIE D'AMORE✨ «La speranza è la sua armatura. La penna è la sua spada. Il perdono è la sua Alba di perla.» Regno della Palestina Orientale. Nel cuore di Petra, uno dei siti archeologici più antichi al mondo, Za...