Era grazie alle fotografie che testimoniavano quel periodo della giovinezza dei genitori e di come Alberto Ascarelli, nel corso di quella spedizione universitaria, avesse conosciuto la madre sul set di un celebre film degli anni Ottanta: inizialmente le origini dell'uno e dell'altro avevano avuto un certo peso sulla loro conoscenza, finché il tempo e l'empatia aveva cancellato il rancore e l'amore aveva trionfato.
Nel frattempo che l'autobus di linea si avvicinò sempre più a quei giganti di pietra, il cielo incominciò a colorarsi di un rosso vivido e a dare alle rovine quasi tratti onirici.
Subito Zara pensò che l'antico sito archeologico di Petra meritasse in pieno quella nomea di "Città rosa", poiché non solo il colore della rena era enfatizzato da quella caratteristica cromatica, ma anche i resti delle mura e le facciate degli antichissimi edifici erano ricavati dalle pareti aspre di pietra.
A quella suggestiva vista, una lacrima scese lenta sulla sua guancia, ma con un gesto sbrigativo lei la cacciò via con il polpastrello tremante. Poi si riavviò i capelli, dall'inusuale biondo fragola e dal taglio medio, scostandoseli dalla fronte.
Fece scorrere gli occhi castano scuro sulle lontane rovine di Petra, poi sugli uomini a cavallo in divisa che sfilavano lenti ma vigili attorno al perimetro dei parcheggi turistici, sino a concentrarlo sull'edificio moderno dell'hotel, le strutture del piccolo centro turistico costruito attorno ai canali di scolo su cui un team di ingegneri italiani lavorava per limitare le periodiche alluvioni.
Prima di partire, Zara si era ben informata sul quel luogo che faceva parte delle celebri Sette meraviglie del mondo conosciuto: aveva scoperto con piacere che fosse gemellata nientemeno con la città lucana di Matera, oltre che essere il set cinematografico preferito in assoluto da tanti registi internazionali.
Con un fischio l'autobus si fermò nello spiazzo, quindi l'autista chiuse il motore. Infine aprì le portiere per lasciarli scendere, per poi incominciare a scaricare i bagagli.
Stefano fu il primo a raggiungerlo mentre Zara se la prese comoda, ma non appena mise i piedi a terra, un uomo con una capigliatura pepe e sale, dal fisico un po' allampanato, all'incirca sui sessant'anni, le andò subito incontro a braccia aperte.
«Zara, quanto sei cresciuta!» affermò, abbracciandola forte. «È un vero piacere rivederti!».
Quando l'abbraccio si sciolse, lei si schiarì la gola.
«È lo stesso per me, professore Balzoni». Si volse e gli indicò l'amico sorridente a fianco. «Lui è Stefano Zevi, compagno di avventure e pazzie».
I due uomini si strinsero la mano, ma per un attimo il vecchio amico del padre parve farsi pensieroso.
«Mi sono permesso di prenotare due camere in hotel, anche se mi avevate detto che ci avreste pensato una volta arrivati sul posto» annunciò dopo un po', facendo loro cenno di seguirlo. «E ho qui un piccolo presente per te, cara».
«Professore, non doveva» mormorò Zara imbarazzata, prendendo il piccolo cofanetto che custodivano un paio di orecchini di creazione artigianale. «Grazie mille...».
«Su, questo e altro per la figlia di Alberto!» rise lui. «Coraggio, ora. Seguitemi».
Lei e l'amico lo ringraziarono, anche se in cuor suo Zara era un po' delusa che non potessero avere la possibilità di dimorare in uno degli alloggi della spedizione euro-americana.
Non appena ebbero varcato la soglia dell'edificio un po' decadente del Petra Moon Hotel, si trovarono nel lusso più sfrenato e opulento. L'uomo dall'aria giovanile all'accettazione indossava vesti occidentali, con tanto di giacca verde scuro, ed era impegnato con un altro cliente. Dunque attesero che si liberasse e, nell'ingannare l'attesa, Zara ammirò gli eleganti tappeti e arazzi, il legno intagliato dei divani nella hall e il salone adiacente quasi a bocca aperta.
Non appena giunse il loro turno, il portiere riconobbe il professore, sorrise cordiale a lei e a Stefano e incominciò a servirli con diligente scrupolosità: in pochi secondi, nemmeno fossero ospiti di quale importanza, furono scortati da un facchino sino all'ascensore mentre portava le loro valigie sottobraccio.
Con Balzoni si salutarono calorosamente dinanzi alle porte, con la promessa di rivedersi all'indomani alle nove in punto all'entrata dell'hotel.
Giunta nella sua stanza, enorme e arredata da mobili esotici, Stefano la salutò e andò nella sua, lamentandosi di avere la pelle del viso un po' arrossata per colpa del sole.
Zara sorrise divertita mentre chiuse la porta, consapevole di quanto l'amico fosse un po' fissato con la propria immagine. Dopodiché si volse e lanciò un breve sguardo alle finestre scorrevoli, dove si poteva vedere le altre strutture, come un famoso club che era stato aperto in una casa di natali nabatei, e il lontanissimo profilo del sito archeologico.
Bisognosa di una boccata d'aria, uscì nel balcone, appoggiandosi alla ringhiera, e lanciò uno sguardo verso il basso, dove i fiori, i rampicanti e le graziose piante grasse adornavano il giardino interno della costruzione.
L'aria profumava di sabbia, di sole, di sandalo e di gelsomino selvatico.
Zara si soffermò a fissare il riflesso del cielo, sempre più scuro, sulla superficie immobile della piscina nelle prossimità delle rigogliose piante di passiflora.
In piena contemplazione del panorama, si chiese cosa avrebbe detto suo padre se fosse stato vivo e avesse saputo dove fosse, e quale pazza idea adesso le stesse frullando per la testa, a cosa stesse mirando con quel piccolo viaggio in compagnia di un uomo laureatosi nientemeno in storia dell'arte, con diverse pubblicazioni alle spalle su quella mediorientale.
«Certamente non moriremo di fame né di sete» mormorò, aprendo il frigobar, guardando i ripiani zeppi di bibite gassate, di acqua fresca e di spuntini dolci e salati.
Poi Zara recuperò ilpigiama di cotone dalla propria valigia, andò in bagno e fece una veloce docciacalda. Infine indossò l'indumento da notte, si distese sul letto e il sonnoebbe la meglio.
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Alba di Perla [COMPLETA]
Roman d'amour✨VINCITORE THE WATTYS 2022 CATEGORIA STORIE D'AMORE✨ «La speranza è la sua armatura. La penna è la sua spada. Il perdono è la sua Alba di perla.» Regno della Palestina Orientale. Nel cuore di Petra, uno dei siti archeologici più antichi al mondo, Za...