Il coltello spinse più forte nella spalla di Zara, strappando la seta dell'abito, e lei gridò.
Seppure impedito dalla zoppia, Karim balzò in avanti e, con un gesto fulmineo, Ghaleb colpì Zara che ebbe la netta sensazione di essere colpita da uno spillo infuocato.
Poi barcollò mentre i due avversari presero a lottare tra loro.
Il velo scivolò via dal capo, i capelli si liberarono dalle forcine finendole sugli occhi. Zara atterrò al suolo con estrema violenza, fissando la notte sopra di lei: era così nera, di un nero inchiostro, e la luna sembrava fatta d'argento fuso.
Il suo corpo fu scosso da un tremito e si rese conto, nonostante la temperatura calda, aveva freddo.
Udì grida, le urla di una donna, forse Margiana, ma erano così lontane...
Era accaduto tutto in fretta che si sentiva sopraffatta dagli eventi, una piccola formica dinanzi alle intemperie della vita. Si era sentita allo stesso modo il giorno in cui il padre era mancato e anche quando Harun le aveva raccontato dell'anello e di sua madre...
Come se pensarlo lo avesse evocato, ecco che vide il suo viso comparire davanti a lei e scacciare la notte.
Con sguardo annebbiato lo osservò sbraitare a destra e manca ordini di ogni tipo, poi sfilarsi il turbante e appallottolarlo tra le mani. La bocca era serrata a formare una linea lugubre, rabbiosa, la pelle così cinerea che le sembrò di vedere uno spettro.
Poi lui gli premette il tessuto addosso, sulla spalla, e il dolore la travolse.
«Harun!» singhiozzò. «Mi... brucia da morire!».
«Non muoverti, Zara, te ne prego». Era Nuria.
La principessa sembrava aver appena lottato nella polvere, da come aveva i capelli e il lungo abito sporchi di terra. Si accovacciò dall'altra parte con un sorriso gentile. «È tutto a posto...».
Zara udì altre voci.
Dunab annunciò: «La dottoressa sta arrivando!».
Poco più distante, Farik urlò: «Quale scempio!».
E poi un grido roco, furioso, quasi animalesco.
Lei volse il capo e riuscì a scorgere Ghaleb mentre era trascinato via dalle guardie, scalciando contro il terreno. Margiana era vicina alla panca in pietra, singhiozzava, il vestito sporco di sangue, ed era circondata dalle guardie. Gli altri ospiti avevano il volto tirato e pallido.
«Sembra un buono spunto per un romanzo» sussurrò Zara con ironia, colpita dalla bizzarria della situazione.
Poi il dolore aumentò: era certa di sprofondare nella terra e cercò di spingere Harun e il suo dannato turbante via dalla spalla.
«Non muoverti, Zara, te ne prego» lo udì biascicare.
«Il medico...è... è qui» balbettò Nuria.
Poggiò la mano sulla sua fronte e lei s'accorse di non aver mai immaginato di poter vedere un'espressione così sul volto perfetto della principessa. Le sembrò terrorizzata a morte.
«L'anello è caldo...» disse senza rifletterci sopra.
«Non farci caso» le assicurò Harun. «Stringi la mia mano».
Lei non comprese la ragione di tale richiesta, ma fece come le disse.
Tuttavia la sofferenza si fece ancora più grande e, nonostante la mente fosse come annebbiata, Zara percepì l'anello della madre quasi vibrare attorno al dito.
«L'anello...» sussurrò ancora, cercando di avvisare Harun.
«La dottoressa!» sentì urlare a Dunab. «Fate largo!».
Nuria si spostò e lasciò lo spazio a una donna dall'aria molto sofisticata, dagli occhi castani e gli occhiali a gatta.
«Spostatevi» dispose, togliendo il fastidioso turbante di Harun dalla sua spalla.
Fu come se le avesse appena mollato una percossa alla bocca dello stomaco.
Lei gridò con tutto il fiato che aveva in gola... e poi il dolore svanì.
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Alba di Perla [COMPLETA]
Romance✨VINCITORE THE WATTYS 2022 CATEGORIA STORIE D'AMORE✨ «La speranza è la sua armatura. La penna è la sua spada. Il perdono è la sua Alba di perla.» Regno della Palestina Orientale. Nel cuore di Petra, uno dei siti archeologici più antichi al mondo, Za...