Ciò nonostante il re sembrava di diverso avviso e, per quanto si fosse dimostrato ancora gentile nei suoi confronti in quei giorni interminabili, era sempre l'uomo più temuto e amato di tutto il regno.
Eppure c'era ancora un pezzo che mancava al puzzle... ancora uno...
Poco prima che il dolore la strappasse alla coscienza dei sensi, quella sera aveva visto Margiana in un angolo, tenuta d'occhio dalle guardie, in preda al terrore più puro e profondo.
«Posso porti un'altra domanda?» sussurrò roca a bruciapelo. «Hai intenzione di condannarla come avevi fatto con tua moglie?».
Gli occhi di Harun brillarono pericolosi.
«Lo sai che la curiosità uccise il gatto?» ribatté, per poi alzarsi dalla sedia di scatto.
«È ora che vada» enunciò dopo come stanco, lanciando un'occhiata all'orologio da polso. «Ho una riunione alle quattro con il Primo ministro e non posso arrivare in ritardo».
Zara ignorò il tono con cui le aveva appena parlato, poiché aveva compreso che era solito usare solo quando qualcuno iniziava ad avvicinarsi troppo alla verità e non voleva esporsi troppo.
Con l'intenzione di non demordere gli afferrò la manica della giacca, impedendogli di andarsene. Il movimento brusco le comportò dolore alla spalla e strizzò gli occhi gemendo forte.
Harun la udì e si bloccò, trattenendo il fiato.
«Zara, cosa diamine fai...».
«Smettila di prenderti gioco di me!» lo riprese ansante. «Dopo che hai deciso di tenermi qui me lo devi. D'accordo?».
Lo osservò mutare espressione, sino ad assumerne una scioccata.
Era pronta a sentirsi dire che lui la teneva lì per puro interesse personale, per quel che le riguardava, ma voleva sentire la verità direttamente dalle sue labbra.
Le mise la mano sopra la sua e la strinse.
«Zara» la chiamò, roco, con un tono che non si era aspettata nemmeno lei di sentirgli sgorgare dalla gola. «Sei davvero terribile, lo sai?».
Il tono caldo con cui lo disse le strappò un brivido. L'intensità nel suo sguardo si fece come rovente, talmente tanto da lasciarla senza fiato, ma anche impedirle di sottrarsi.
Lui si chinò lentamente e si fermò a un centimetro dalla sua bocca. Un brivido le serpeggiò sulla pelle e, per un attimo, solo uno, Zara ebbe l'impressione che volesse baciarla.
Poi si fece indietro e sospirò, rilassando le spalle.
«Per quanto riguarda mia moglie fu un caso eccezionale, poiché io stesso avevo decretato l'applicazione di un'antica legge che era andata in disuso nel corso dell'operato di mio padre» rivelò, rispondendo finalmente alla sua domanda di prima.
«Un'antica legge?» ripeté sconvolta.
Harun la fissò con occhi penetranti.
«Prevede la pena capitale» rivelò asciutto. «Ma... per Muna... per la mia ex moglie, lei si tolse la vita il giorno prima, nella vasca da bagno nella casa dei suoi genitori».
A quella notizia lei rimase di sasso. Era questo il fardello che lui si portava dentro di sé, allora?
Fu in quell'attimo che lui si scostò dirigendosi verso la porta.
«Harun, aspetta...» tentò di chiamarlo.
Tuttavia non la ascoltò, uscendo dalla stanza senza volgersi mai indietro.
* *
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Alba di Perla [COMPLETA]
Romance✨VINCITORE THE WATTYS 2022 CATEGORIA STORIE D'AMORE✨ «La speranza è la sua armatura. La penna è la sua spada. Il perdono è la sua Alba di perla.» Regno della Palestina Orientale. Nel cuore di Petra, uno dei siti archeologici più antichi al mondo, Za...