«Io sapevo soltanto che mia madre non voleva sottostare a quell'islamismo così radicale; così fuggì giovanissima negli Stati Uniti, grazie all'aiuto di un'amica, portandosi dietro il ricordo della sua amata nonna» raccontò roca, lanciando un'occhiata rammaricata all'anello che portava al dito. «Arrivata a New York, colse l'occasione per cambiare il proprio cognome, in modo da non essere riconosciuta e attirare l'odio della gente su di sé».
Harun poggiò la tazza.
«Poi incontrò tuo padre, quando riuscì a ottenere una parte in un famoso film dell'epoca e si recò qui per lavoro a Petra».
Zara annuì, sollevando lo sguardo su di lui.
«Sì» mormorò esitante. «Per mio padre fu un duro colpo scoprire che si era innamorato di un discendente dell'uomo che aveva osteggiato la nascita dello Stato d'Israele, oltre che sostenitore dei nazisti ed esecutore dell'attentato del primo re della Palestina Orientale».
Il re incrociò le dita e la fissò con bruciante intensità, provocandole un tremendo batticuore.
«Malgrado ciò, dopo tanto penare, l'anello della mia famiglia – l'anello della leggenda – è stato ritrovato».
Lo sguardo intenso di Harun sul suo volto fu come una carezza che le tramise una forte sensazione di calore ed era una follia che un uomo del genere la facesse sentire in quel modo, proprio quando stava scoprendo finalmente il tanto decantato segreto di famiglia.
Zara scosse il capo.
«Ascolta, Harun, sono molto dispiaciuta» rispose. «Non ero a conoscenza di questa parte della storia. Se desideri riaverlo, io...».
«Sono già a conoscenza che non riesci a sfilartelo da quando sei arrivata» la bloccò lui, i suoi occhi scuri e ardenti fissi su di lei. «Ma non importa, il problema più grande è che il sultano di Shahiba sa e, non appena se ne ripresenterà l'occasione, farà di tutto per impadronirsene attentando alla tua vita».
Quelle parole furono come uno schiaffo in pieno volto.
Nel vederla tanto abbattuta, Harun riprese: «Zara, mi spiace, non volevo sconvolgerti a tal punto, ma non posso comportarmi in altro modo, ho la responsabilità primaria di proteggere il mio regno da questa minaccia. Mi spiace».
Dopodiché si alzò e si fermò al suo fianco. E come aveva fatto in precedenza, sfiorò il suo viso con le dita affusolate, portandola anche a dimenticare la paura e il rammarico.
Il cuore di Zara perse il controllo, di fronte all'improvvisa serietà che scorse nello sguardo di lui: eccolo di nuovo l'uomo che aveva conosciuto nel deserto, pieno di umorismo e speranza per il futuro. Lo guardò dritto negli occhi, trovando una sincerità spiazzante. Zara tentò di contrapporlo con la figura del re, l'individuo duro e rigido che alle volte le si presentava di fronte.
«Non puoi» disse, riuscendo finalmente a parlare.
«È una mia responsabilità» ribatté Harun, e alzò una mano. Immediatamente apparve un domestico e gli porse un foglio prima di sparire nell'ombra.
Harun lo diede a Zara.
Con vivida tensione lei lo afferrò con dita tremanti, facendo attenzione a non sfiorare la sua mano.
Poi aprì il foglio e, scorrendo lo sguardo su ciò che vi era riportato, Zara sbiancò di colpo.
«Questo è...» farfugliò, per poi perdere del tutto la voce.
«È un documento ufficiale che mi consente di trattenerti finché la minaccia non terminerà» chiarì Harun, prendendo uno spicchio d'arancia e rigirandoselo tra le dita prima di metterlo in bocca. Quando deglutì, affermò duro e severo: «Come puoi vedere, il mondo è fatto di maschere e finzioni e dinanzi alle atrocità e alle ingiustizie restano solo le buone intenzioni e non c'è davvero la volontà di mutare lo status quo».
Mentre la mente le si ottenebrava, non riuscì a scostare l'attenzione da quelle parole fredde, lapidarie, burocratiche che ringraziavano il re della Palestina Orientale per aver salvato la vita dei due ostaggi, evitando una crisi internazionale e acconsentendo a ospitarla a palazzo per evitare ulteriori accadimenti di natura sanguinaria.
L'avevano abbandonata al suo destino, pensò in preda allo sconvolgimento emotivo.
«Voglio chiamare le ambasciate» dichiarò con un filo di voce.
Harun ripeté il gesto di prima e si fece portare un cellulare.
«Prego» mormorò, porgendole l'apparecchio. «Vedrai che ti confermeranno come stanno davvero le cose».
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Alba di Perla [COMPLETA]
Romance✨VINCITORE THE WATTYS 2022 CATEGORIA STORIE D'AMORE✨ «La speranza è la sua armatura. La penna è la sua spada. Il perdono è la sua Alba di perla.» Regno della Palestina Orientale. Nel cuore di Petra, uno dei siti archeologici più antichi al mondo, Za...