22.
Tutto sembrava procedere bene e finalmente l'incubo dell'Airgid era chiuso.
Ma Riddàr, per ultimarlo, nei tempi canonici, ed evitare grossi guai, aveva dovuto essere un po' brusco con la sua streghetta.Forse si era anche un poco divertito a fare dispetti a quella testolina ribelle.
Ma lei avrebbe dovuto aspettarsi qualche reazione prima o poi, da lui, prendendola con ironia.
Invece aveva brontolato e si stavano tenendo il broncio.Riddàr dopo una giornata di silenzio, andò a cercarla, per far pace. Ma in camera di Ta-hèr sentì una voce d'uomo, e quella di lei ridere.
Ascoltò attentamente, mentre raggiungeva la porta e poi si bloccò.."No..ti prego", diceva lei facendo risolini di piacere.
"Aiuto, aha..aha! Basta..basta baci..No..il collo no..mi fa il solletico.."
"L'hai voluto tu..arrenditi" rispose l'uomo.Riddàr era abbastanza inquieto e arrabbiato, voleva dare un calcio alla porta, ma entrò con decisione, teso, ma normalmente.
Immediatamente si trovò una cosa pelosa in faccia.
"Himmú, cosa fai?..Quello è Ho Lon! Non si può!! Non puoi fare come con me" scandì ridente la voce di Ta-hèr.
La 'cosa' scappò via.Ma immediatamente un altro straniero peloso gli saltò sulle spalle, gli salì in testa, si fermò e si allungò, osservandolo a testa in giù, davanti al suo naso".
"Insomma!!..Cos'è questo arrembaggio? Che succede qui?" Sbottò lui, un po' innervositio.
"Krr Kur..cuccioli appena nati" disse la voce di Kaydòr.
Riddàr a malapena lo vide parlargli, mentre il peluche gli riempiva il viso e il collo, di baci e versetti.
"E tu da dove spunti Kaydòr?"
"Mi hai chiamato tu, Riddàr, ricordi? Ma siamo un poco in ritardo, perché loro stavano nascendo. Ci eravamo fermati, poi Rrohr ci ha detto di fare in fretta, per la vostra festa. E così siamo ripartiti e sono nati ieri mattina, qui"."Come si chiama questa peste? Mainííp..significa Magica"
"Infernale, vuoi dire", rispose cercando di prendere la creatura minima, senza farle male "Me la togli di dosso?""Non si può, avrebbe uno shock. Cerca di prenderle il musetto e dalle un bacetto sul naso, si calmerà e si addormenterà"
Lui eseguì. La piccola, lo guardò sognante, gli succhiò un attimo il naso e si addormentò. Se la tolse dalla spalla, era minima, dentro la gonfia pelliccia.
La osservò un attimo, con grande tenerezza, sorridendo.Si guardò attorno, "Dov'è Ta-hèr?"
"È scappata quando sei entrato"
"Dove sono i genitori di Himmú e Mainííp..i Krr Kur?"
"Nella foresta".Rrohr entrò, in tutta la sua imponenza e bellezza.
Si mise a ridere, vedendo Ho Lon con la piccolina in braccio."Promosso a balia, Riddar?
"Rompiscatole! Andiamo dai Krr Kur, devo parlare con loro"
"E Ta-hèr?"
"Mi odia""Lei entrò, con un abito elegante, le spalle scoperte, due spacchi laterali che mostravano vagamente le gambe in movimento. "Buon giorno Rrohr".
Lui la osservò, zitto per un attimo "Anche a te sacra Tåå-Nůk, sei molto particolare oggi. Bella e..con qualcosa di trascendente"
"Ho fatto l'Airgid, sarà quello".
La osservò attentamente "E anche qualcos'altro..forse è quello, vero?"Lei guardò di traverso Riddàr, ma non rispose. Disse "Gli ospiti sono tutti arrivati, Tatì ci aspetta per il buffet".
Lui non fece un fiato, e si avviò alla sala del banchetto, per conto proprio.Ci fu una bella festa, con fuochi, musica, e danze.
I grandi Mrak, in abito di gala e le famiglie, erano strepitosi.
Ma Riddàr e Ta-hèr stavano a distanza.
Poi arrivò la notte e tutti si ritirarono.

STAI LEGGENDO
Ta-hèr
RomanceTa-hèr è fondamentalmente una storia d'amore, e di lotta fra bene e male, ma in un mondo di fantasia, che si rigenera, dopo un collasso di parte dell'universo. Non è affatto fantascenza. Ma un mondo naturale, tipo il nostro, che però, in parte, si p...