33. Frattura

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33.

"Riddar era lontano, ma stava per tornare. Lo aveva appena comunicato a Ta-Hèr. Era un poco arrabbiato con lei, perchè secondo lui non si riguardava abbastanza "..Ecco, lo sapevo, non strafare, sei incinta!"

"Già, ma sono un Ta-Hèr. Tua madre mi ha spiegato che non risentirò del peso dei piccoli nella pancia. Nemmeno si vedrà, la pancia.
E poi...sai..lei..i nostri trottolini, li ha...non so se...se sia..sono i nostri bambini, ma lei li ha...d.d.dichiarati tutela escusiva di, Sol-Iar, il figlio del sole. Solo lui potrà decidere....e.." La sua voce era strana, tesa, quasi piagente.

"Che stupidaggine è questa?"

Ta-hèr era turbata, aveva obbedito alle disposizioni di Kriòn, controvoglia, era molto triste. Quasi disperata, ma pensava che la decisione di passare, già da subito, la potestà dei bambini a Sol-lar, venisse anche da Riddàr. Era completamente contraria, ma doveva essere cauta.

"Mi hanno detto, che i piccolini, non ritorneranno mai in tutela a noi due".

Riddàr si fece scuro.
"E tu hai permesso questo?
Sarò privato della gioia di crescerli, educarli, tenermeli sempre vicini!

Lui era diventato fiammante di rabbia, la guardò fulminandola.

Ta-Hèr sentì profondamente il suo stato d'animo e l'impeto negativo, nei propri confronti, che scatenò Rirràr.
Anche se non lo manifestò, andò completamente in shok. "Io..non..Mi hanno detto che li vedremo quando vogliamo..io.. io..." Non riuscì a proseguire, le mancò l'aria, e tutto le si confuse. Era smarrita in uno stretto spazio emotivo..ma si diede un forte scossone.

"Ta-Hèr, cosa sei, una madre, o una bambina?
Tu pensi che mi possa bastare?
Non sono giocattoli.
Io non permetto una cosa così!
Hanno un solo padre, e sono io.
Devono crescere con la loro madre, tu.

Sì, già.. mi hanno detto di.."

"Senti..tu sarai protetta, seguita, la tua pancia non si gonfierà e non soffrirai per gravidanza e parto.
Ma non se ne parla di parcheggiare i nostri piccoli sotto l'autorità di Sol-lar.

'Io solo' posso decidere di loro'
'Io solo' governo l'Universo.

Mia madre e Sol-lar non devono credere di poter decidere per me...

Ma come hai potuto acconsentire a una cosa del genere? Metti da parte la mia potestà, per accontentare loro?
Di questo abuso pagherete lo scotto 'tutti'.
Un abuso che ha l'aria di un complotto.
Attenti a voi. I MIEI figli non si toccano.

Avete ben capito tutt'e tre?
Avete deciso, scavalcandomi, che non accada mai più!! Piùù!!!!!!

Kriòn, Sol-lar, avete capito?"

"Sí, divino Ho Lón, abbiamo agito per affetto dei bambini, scusaci, risposero Sol-lar e riòn".

"E tu Ta-Hèr?"

"Io..non so..Forse in quel momento, la pressione di loro due... e...credevo tu volessi così...tua madre ha sostenuto..."

"Attenta a quello che dici, non accusare loro per difenderti, e mia madre è intoccabile!"

"Ma..sono loro che hanno combinato questo pasticcio!!!..Io ho creduto alle loro parole, in pratica mi hanno dato un ordine a nome tuo, facendo sembrare che aveste deciso tutti insieme.
Pensavo di offenderti, se disobbedivo a tua madre. Ci ho provato con delicatezza, ma mi hanno quasi aggredito.

E adesso sei tu ad aggredirmi, impedendomi di dirti la mia verità, il mio punto di vista. Perché mi tratti così? Sia tu che loro, mi state sminuendo, cosa succede?"

"Non posso crederci che tu abbia aderito a una richiesta del genere" rispose lui cupo.
"Piuttosto dì che ti sarebbe più facile affidargli i bambini.
Niente impegno, niente responsabilità...è comodo far allevare i neonati agli altri!"

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