37. Lupetti

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37.

Riddàr tornò a casa.
Era stanco di problemi, aveva bisogno di riposo.
Si sdraiò accanto a Ta-Hèr, dormiente, la coccolò e se la avvolse addosso.
"Sei tornato, sei molto stanco, ti ho visto, hai parlato con Sol-lar.
Il giovane sole me lo ha raccontato. Grazie."

Lui si sollevò.
"Ma..sei guarita? O il dottore ha fatto un miracolo?"
Lei sorrise debolmente.
"Non sono guarita, ma mi sono svegliata finalmente, mi assopisco ancora un po', il dottore dice che è solo debolezza e se ne andrà presto.
E poi, sai..si sono messi insieme, il dottore e Rrohr mi hanno svegliato con un farmaco temporaneo, e mi hanno dato una gran lavata di capo...."

"Cosa? Io li uccido!"
"No, hanno fatto bene. E mi hanno detto che tu mi tratti troppo bene, che sono viziata. Che tu hai sbagliato, ma non era così grave. Che io devo essere un po' più matura, e meno rigida con te. Che devo imparare a perdonare di più, e ad amarti di più"

"Mm, forse allora non li uccido"

"Comunque, dopo la sgridata, mi hanno detto che una nuova ricerca dice che anche un affetto profondo aiuta, non importa da quale fonte arrivi. Magari è un po' meno efficace, ma dà dei buoni risultati. Tu cosa ne dici?"
"Che potremmo accelerare la tua ripresa, con una bella botta di affetto in più.
Sbito!!

"Come si fa?"
"Adesso vedrai. Se la teoria e giusta, potresti guarire del tutto, alla svelta. Ho il mio esercito, per te.
Chiamò Huy, parlottarono un attimo.

Suo padre arrivò, contentissimo. I suoi genitori potevano cambiare aspetto, secondo la necessità. Non lo aveva mai visto in versione 'essere umano',
Riddàr li guardò scrutarsi e sorrise.
"Ta-Hèr, questa creatura bellissima è tuo padre Huy.
Questo è il suo aspetto originale. Quello da gigante Krr Kur gli è stato creato da Ta. Il suo nome originale è Tokr-àr OnTa.
Ovvero Tokr-àr, che è il suo nome vero, significa 'il Perfetto'.. invece 'on Ta', indica il rango.. significa l'Assoluto.
Quindi, per intero 'il Perfetto Assoluto'.

Ta-hèr rimase stravolta, suo padre era molto alto e splendidamente fatto. Occhi azzurri, pelle chiara, capelli biondi, fermati in un codino elegante. Il viso era emozionante, molto maschile, lo sguardo da uomo potente, importante, ma un'aura di armonia calda, dolce, da conquistatore. Espressione di chi vede lontano e ti pascola dentro.

Lui le arrivò davanti e la sollevò fra le sue braccia, baciandola sugli occhi. Le parlò sottovoce "Adesso mi conosci davvero, così sono 'Io' quello vero, umano, da piccola ci vedevi solo così, al naturale"
"Già, adesso capisco. Vi sognavo spesso, quando ero triste, non capivo bene chi foste, ma eravate come un pezzetto di cioccolato per me, mi rasserenavo"

"Tua madre sta arrivando".
I piccoli Krr Kúr si scaraventarono ovunque, sbaciucchiando tutti per 5 minuti. Poi, un gesto della madre li calmò. Era armoniosa e bella, come la ricordava, con lunghi capelli mossi e setosi, gli occhi brillanti e verdi erano 'decisamente' birichini.
'Più tardi chiacchieriamo, adesso devo occuparmi di questa banda di piccolini'

'C'è un'altra visita le disse Hukkya".

Un folto gruppo di Lupetti la circondò. Era felicissima, le gote si erano fatte rosee, aveva anche fatto qualche passo in giro, un po' da uno e dall'altro.

"Ma guarda un po' chi si vede!..Giusto in tempo per strozzarti" disse una voce.

Lei si alzò di scatto e tentò di fuggire. Riddàr la bloccò immediatamente "No, no, non puoi agitarti ancora, siediti"

"Ma no, ti prego, lasciami andare, mi ucciderà..aiuto!"

"Kaidòr? Ucciderti?..Impossibile...Non capisco.."
"Ti spiego io..È una maga dell'inganno!" Disse lui.

"Mi ha fatto un perfido tranello, lasciandomi credere di essere di alto rango..Non era possibile, pensavo...ma mi ha talmente ben manipolato, che ci ho quasi creduto.

'E come avrebbe fatto?" Chiese Riddàr tentando di rimanere serio.
"Ah, è stato un capolavoro! Ma ti racconto solo le ultime battute..

Diceva, 'Sei di una stirpe importante..
e poi..
...Sei un Land, popolo prestigioso, diviso in 4 stirpi:
C'erano i Lanciatori di Coltelli, la mia stirpe.. poi gli Addestratori di Tigri,..poi gli Allevatori di falchi.

E poi la tua stirpe, la migliore..
..cioè, quelli che erano conosciuti come la Grande Stirpe, dalla mira infallibile"

E quale nome avevano?"

"Avevano un nome speciale, unico"
"Caspita! Cioè?"
"Erano I.. Lanciatori.. di.... Pagnotteee..!!! ..Pagnotteee!!!"....

Hai capito? Ti ricorda qualcosa?.."

"La perfida si è vendicata, perché le ho lanciato delle pagnotte quando ci siamo conosciuti!"

Riddàr si girò per guardarla...e Ta-Hèr ancora rideva, tenendo la mano sulla bocca.

Dunque? Chiese lui a Caidòr, "cosa vuoi per perdonarla?"

I lupetti, che tutto comprendevano e sapevano anche parlare, si avvicinarono, incuriositi. Seguiti da un po' di colleghi. Accucciati vicino a Kaidòr, erano curiosi di sapere come sarebbe evoluta questa sfida.

Caidòr li guardò sorridendo soddisfatto.
"Voglio un grande segno di rirarcimento, proprio come grande è stata l'offesa"

"Sentiamo..cosa pretendi?" disse Riddàr sorridendo sotto i baffi"

"Dunque, proprio perché le voglio bene, mi basterebbe qualche bacetto affettuoso e che chieda scusa, disse Kaidór"

"Bene..allora adesso, Ta-Hèr.. senza ridere..chiedi scusa a Kaidòr.. subito"
"Mm..scusami Kaidòr"
"Brava. Con le scuse formali siamo a posto" disse Riddàr.

Poi proseguí "E adesso, Fikly, dai tanti baci a Kaidòr e anche tu Makù.
Sono in sostituzione di quelli dovuti da Ta-Hèr..risarcimento del danno, capito Kaidòr?"

"Cosa......??? NO, aiuto!..noo!"
Il poveretto fu sommerso dai baci umidi dei due capobranco, aiutati da qualche collega".

Kaidòr si liberò e affrontò Riddàr "Tu e tua moglie siete una coppia di bastardi imbroglioni!"

"Non meno di te, volevi rubare baci illegali alla Mia donna...e sai di essere bellissimo e affascinante..Te la sei voluta...non sono stupido"

"Ma io intendevo solo un paio di baci fraterni, sulle guance"

"Tu sei matto!! Ti strozzo piuttosto di lasciartelo fare"

"Sei alquanto geloso Riddàr! Non lo sapevo"
"Sì e picchio sodo.
Guarda che io lo so, che le hai fatto la corte, tanto tempo fa"

Ta-hèr intervenne "Ma no...Riddàr, eravamo solo amici"

"Non proprio" aggiunse Kaidòr, "lui non ha del tutto torto.. io, un pensierino ce l'ho avuto, ma tu eri troppo innamorata di lui, non te ne sei accorta.
Ma Riddàr lo ha sentito, il mio impulso.
Tu, invece, eri troppo dolce e ingenua per capirlo.
In fondo, le pagnotte te le ho lanciate per questo, sai?
...Quindi? Dimmi Riddàr, a che punto siamo? Hai compiuto la tua vendetta..e ora? Di nuovo amici, o no?"

"Abbiamo chiuso la vicenda, ma del tuo strano fascino non mi fido. Comunque sì, siamo amici, molto amici"

"Grazie al cielo, non sopporterei di perdere la tua amicizia, per colpa di quella nanetta furbacchiona".
Ta-Hèr sobbalzò e urlò "Makù...è un ordine..mordilo!!!"

"Makù, fu solerte, obbedì, ma a modo suo..lo riempì di nuovo di baci. Adorava troppo il suo addestratore!"

"Cagnaccio bastardo e traditore!" Sbottò Ta-Hèr.

"Qua la zampa amico.." fece Kaidòr "..Ben fatto. Due ciotole di carne in regalo.."

Ta-hèrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora