10. Torce nella notte

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10.

Riddàr, dolcemente le passò una mano fra i capelli, poi proseguí il racconto.
"Dunque, il popolo era elettrizzato, eri nata, nelle circostanze, quasi magiche, che speravano.

Era il primo gennaio, l'una di mattina, una notte freddissima, piena di neve.

Gli antichi testi raccontavano l'esperienza di molti secoli. Si sapeva che...

^ ..Se un neonato completava il proprio ciclo di formazione, 'nel ventre materno', nascendo esattamente..

^..il primo mese dell'anno, il primo giorno dell'anno, allo scoccare della prima ora dell'anno', come te..

^..per poter raggiungere una coincidenza così perfetta

^..doveva essere, per forza, un'entità in grado di 'plasmare il tempo'.

Inoltre, la nascita di un vero Ta-hèr era il segno che il tempo stava per rigenerarsi, con un potente picco di energia, di vitalità, di benessere.

Ma non solo.
I Ta-hèr, appena nati, hanno il potere di spostare un po' più in là l'Uxot, ovvero la fine dei tempi.
Per questo, a distanza di qualche centinaio d'anni, ne rinasce uno.

Ma, secondo il sapere antico, la creatura Ta-hèr ha questo potere perché, rinascendo, è 'il Tempo stesso', in un nuovo ciclo che pulsa di vita.

Capisci? Non rappresenta il Tempo, ma 'È' il Tempo, finchè è viva.

"Mammamia, ma io non sono tutto questo..proprio no!"

"Fammi finire.
Però bisogna sempre verificare, alla nascita, se il nuovo piccolo seme del tempo, Tamm-ku, è veramente un Ta-hèr.

È una procedura complicata.
Ora te la spiego bene, ma stai attenta.

Dunque, ti ho detto che, all'inizio, c'erano solo il Tempo e il ghiacciaio Thvett.

Il Tempo (Ta) con il suo 'fresco soffio' creò il ghiaccio. Quindi solo Thvett ha sentito 'quel soffio, cioè la voce di Ta,' e può quindi 'riconoscerla'.

Ma bisogna anche sapere che il suono 'del cuore' di un vero Ta-hèr, è proprio 'il soffio della voce di Ta'.

Quindi, concludendo, è chiaro che..~ solo Thvett può identificare un vero Ta-hèr..perchè solo lui ha sentito quella voce, quel soffio. ~

Di conseguenza, bisognerebbe portare la creatura appena nata, al cospetto di Thwett, perché possa sentenziare se il cuore del piccolo, ha lo stesso suono della voce di Ta.
E quindi se è un vero Ta-hèr.

Ma non si poteva portare un neonato in cima ad un ghiacciaio, in gennaio.

Quindi, come recitano le scritture:

- lo presentavano all'Anima disciolta di Thwett -
ovvero alla forma liquida del ghiacciaio, cioè il lago Nahoom, formato appunto dal ghiaccio disciolto di Thwett.

"Hai capito?
"Sì, è un po' tortuoso, ma è facile capire..semplificando, io direi che..in acqua, o ghiaccio, il suono della voce di Ta era la stessa"

"Sì, hai capito perfettamente.

Così fu che una grande, suggestiva cerimonia seguì, il giorno della tua nascita.

Tutto il popolo del lago accorse subito, nella giovane notte del 'primo mese, del primo giorno, della prima ora dell'anno', per assistere alla cerimonia dell'apertura del Tempo, il Klit, che svelava il mistero...'la piccola nuova cretatura era davvero un Ta-hèr?

Con un canto delicato, in una lunghissima fila di torce, nella neve e nel buio, i Nahít ti accompagnarono, scendendo verso Nahoom per presentarti a lui.

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