23. Leggenda Mrak

20 2 2
                                        

23.

Tutti festeggiavano, ballavano, perfino fiori e piante seguivano i ritmi della musica, dondolandosi.

Il mondo di Taktà era quindi sopravvissuto, mentre l'energia, ormai esigua del male, non si sarebbe rigenerata più, espirando del tutto, non subito, ma in poco tempo, definitivamente.

L'amore fra 'un Ho Lon, e un Ta-hèr' era sacro.
E così potente, da espandersi nel cosmo e imprimersi, all'infinito nell'universo, rapace e tenero creava e reggeva la vita, indebolendo le forze maligne, che arretravano.

Anche perché, qualcuno nell'ombra aveva vigilato, e usato una strategia efficace, per sviare la nera perfidia della Tenebra.

Kriòn..la strana, potente Kriòn..aveva astutamente anticipato le mosse del male.

Kriòn?
Sì, lei, 'La Prima Stella', vetusta e sgangherata.
Un rottame del cosmo...spazzatura siderale.

Che tanto aveva visto e vissuto..forse troppo, forse da averne la nausea...forse da essere impazzita dalla noia di vivere, o completamente rincitrullita dall'età, tanto da dare i numeri.

Già, proprio Kriòn.
Ma, se aveva davvero confuso le forze del male, allora cosa era realmente Kriòn?

Un semplice vecchio corpo celeste, che aveva sempre seminato piccoli pianeti e stelle minuscole.

Ma poi d'improvviso, durante un evento astrale immane, in un urtarsi e tritarsi fra galassie, era finita in un gorgo di radiottività, esplosioni, contaminazioni, che ne avevano lievitato il volume.

Sconvolta e mutata, irriconoscibile, si ritrovò nel buio, insieme a pallide luci morenti.

Lì, finalmente fuori dal caos, un piccolo sfarfallio si impossessò di lei...Era una scossetta dispersa, così pareva..ma la rese esaltata, esplosiva...la caricò al punto che la sua tenue intelligenza si avvolse su sé stessa e collassò.

La rese ubriaca, disorientata, ebete.
Ma poi trasudò in una strana sensazione che non conosceva..
Vide se stessa, e non si riconobbe..d'altronde, mai si era vista.

Non aveva mai avuto una grande intelligenza, però capì che quindi, qualcosa di nuovo e imprevedibile era successo, come un sortilegio.

Già..

Inspiegabilmente aveva acquisito..'Consapevolezza' e una mistura strana, sconosciuta, di pensiero complicato.

Arrabbiata, si disse "Oh, universo carogna! Non bastava avermi frantumato? Adesso mi sento una sconosciuta pietra, del tutto suonata..Eh..sì!..ho le visioni, come una pazza, e strani esaltati pensieri, un delirio di onnipotenza..e non bastasse, mi sento enormemente intelligente.

Sto proprio collassando del tutto.
Mi sento un tale pallone di sapere..che credo mi annienterò dal ridere..devo essere in punto di morte per sentirmi così enormemente erudita'.

Rimase ferma 'come una pietra', in attesa della fine..

Ma in quegli istanti il suo pensiero si espanse ancora di più, finchè rivide i suoi ultimi momenti, mentre la brutale scossa delle forze impazzite, che si urtavano, l'aveva trapassata, quasi annientata..e di colpo, da piccolo sasso celeste l'aveva mutata in pura intelligenza, pensiero e soprattutto 'Genio'.

Si rese conto di essere divenuta, in un lampo apocalittico, una 'Stella Senziente' enorme, uno spropositato gigante di fuoco'.

Si sentì forte e in piena rivolta all'Oblio, che stava annientando tutto.
Solo distruzione e morte si espandevano e lei era arrabbiata.
Aveva amato le creature, e le stelle come lei, e ogni briciola del suo mondo..ma tutto si stava disperdendo.

Ta-hèrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora