26. Il potere del sole

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26.

Si divertivano tutti alla festa del loro matrimonio.
E ballarono moltissimo.
Poi, si calmarono un poco, per riprendere fiato. I gruppi si divisero, approfittandone per conoscersi e riposare.
Ho Lon e Ta-hèr chiacchierarono con ogni invitato. C'era molta gente che lei non conosceva.

Un gruppetto di 'alieni', allegrissimo, scalmanato, tampinava gli ospiti..colpa di Ho Lon, che aveva lasciato libero il clan dei lupetti, insieme ai loro genitori, Makù e Fickly.
Tutti liberi di circolare, i quattro upi erano felicissimi e affettuosi con tutti, pronti a giocare e fare inseguimenti.
Insieme, erano un punto di forza nella festa, con gioia e svitata allegria, trascinavano piccoli e grandi attraverso il prato.

Gli ospiti li coccolavano, e loro ricambiavano, erano molto calorosi, spiritosi, pronti agli scherzi, ma dotati di poteri speciali.
Questo nessuno lo sapeva.
Erano in grado di segnalare a Ho Lon le persone con indole discutibile, ostile, eventualmente presente.
I simpatici quattrozampe potevano marchiarne l'anima, che tutti gli Mrak avrebbero potuto leggere, per tenerli sotto controllo.

La famigliola di lupi, se necessario, mutava in una forza d'attacco micidiale. Era ancora tempo di guardarsi le spalle,
e la gente era tantissima.

Intanto Ta-hèr, in una zona nascosta nella radura, tranquilla, stava raggiungendo i Krr Kúr, invitati, con i loro piccini.

Kaidòr e la sua compagna se ne occupavano.
Ma solo i grandi Mrak, sapevano della loro presenza e potevano andare a salutarli, perché con loro collaboravano moltissimo.
Nessuna persona immaginava minimamente che esistessero creature del genere.

Ho Lon, finiti i convenevoli con tutti gli ospiti, decise di andare da Ta-hèr e la cercò mentalmente..
La vide andarle verso il luogo dove erano i Krr Kúr e si diresse là, rilassando per un poco la mente, solo pensando alle cose simpatiche sentite dagli ospiti.

Intanto Ta-hèr scorse Kaidòr passare poco lontano e lo raggiunse.

Riddàr la vide mentalmente, si irrigidì e continuò a procedere, mentre li osservava.

"Ciao, Kaidòr, non ti avevo ancora visto, i piccolini dormono?"

"Complimenti per il tuo matrimonio" disse lui "sei felice, si vede"
"Anche i tuoi occhi brillano!" Rispose lei.
Si misero a ridere e si abbracciarono.

"Io vado dai Krr Kúr, e tu Kaidòr?"
"Anch'io, ma più tardi. Li aiuto a far addormentare le loro pesti in miniatura. Ne sono nati altri due e qui sono un po' costretti. Fra un giorno o due li riportiamo nel loro ambiente"

"Tyn è con te?
"Certo, siamo molto felici e ci siamo sposati"

"Ah..ma davvero?..Che peccato..come farò se Riddàr non mi vorrà più?"
Lui le diede una sberletta sulla nuca"
"Se ti sente, mi uccide"

"Ah..ah.."
..Lei fece due occhi sbarazzini, infantili.."E se..tu diventassi bigamo?"

Riddàr, che li osservava, si irrigidì moltissimo, pensando..'Che stai combinando, peste velenosa? Ci siamo appena sposati e già mi vuoi tradire? Ma chi sei?..'

Poi continuò ad osservarli.

Kaidòr rise delle parole di lei "Gira al largo, cornacchia, quanta sbirilla hai bevuto?"
"Niente, solo i baci di Riddàr"

Ta-hèrDove le storie prendono vita. Scoprilo ora