L'Ultimo Raggio [MDZS x Fem!Reader]

27. Maschere di cenere

La luna piena è oscurata da nubi buie, scorrono mosse dal vento, e su quello che un tempo era il grandioso palazzo di QiShan, ora la nebbia e la cenere sembrano fondersi per occultarlo. I tetti imponenti e brillanti di lacca sono stati ridotti ad assi di legno deformi e spezzate, il lungo tappeto della scalinata è stato coperto dalla polvere fino a far scomparire il rosso, le bandiere del Clan Wen tutte rimosse e bruciate. Eppure, i cultori, distribuiti in file ben precise, continuano a sembrare delle insulse formiche davanti al nido di un avvoltoio.

«Quest'oggi, il Clan Jin di LanLing»
«Il Clan Nie di QingHe»
Mmh, hanno cominciato. Alzo il cappuccio sulla mia testa, e lascio che due dita percorrano HuiLai. Man mano che i polpastrelli accarezzano la lama fredda, l'immagine si annebbia, come se il vapore la distorcesse rendendola irriconoscibile. La tengo con una mano, e torno ad osservare la scena. Le tegole su cui siedo non sono rovinate come quelle dell'edificio principale. La falda del tetto è rimasta integra, e la punta che sorge rivolta verso l'alto copre appena la visuale.

«...si sono radunati qui per rendere omaggio ai defunti, indipendentemente dal loro clan o cognome. Facciamo un brindisi agli eroi caduti!» Il Capo Clan Jin avanza, la sua veste viene schiarita dalla luce delle fiamme. Mi sfugge uno sbuffo divertito. Due passi più avanti degli altri Capo Clan, come a lui piace vedersi. Solleva il bicchiere, ed ecco l'input a parlare per coloro alle sue spalle.
«Possano le loro anime vivere per sempre.»
«Che possano riposare in pace.»

Poi un coro si solleva dalle file, belano come pecore al pastore quando le gocce di he che schizzano in aria ricadono tutt'intorno a loro. «Possano essi partecipare alle offerte!» Animali da macello che non vedono quanto piccoli siano gli argini del loro recinto.
«Questa sera, oltre a rendere omaggio ai defunti, c'è un'altra questione da risolvere. Credo che tutti voi ne siate già a conoscenza». Mi alzo in piedi, inclino il capo e l'energia dal mio palmo inizia a fondersi di nuovo con la spada. «Portatelo fuori!» Ci siamo.

Dall'alto scorgo subito quel corpo fluttuante, le corde arroventate sono ancora attorcigliate al suo busto e i talismani gli si stagliano intorno come raggi. È costretto con la schiena ricurva e le mani legate dietro di essa. Mordo l'interno della mia guancia.
«Diversi giorni fa, oltre cento cultori e mio figlio Jin ZiXuan hanno perso la vita sul Sentiero QiongQi.»
Sotto il soffio del vento, l'orlo strappato della veste di Wen Ning si muove in una danza abbandonata.

«Sono stati assassinati da Wei Ying e dai superstiti del Clan Wen» mentre continua a parlare la sua voce si riempie di acidità. Un'altra figura gialla gli va incontro tenendo uno scrigno sulla testa. «Il Generale Fantasma, Wen Ning, è stato catturato dal nostro Clan Jin.» Catturato. Il mio petto è scosso da una risata silenziosa. Quanto ti piace passare per eroe, Jin GuangShan. Si sono consegnati spontaneamente e chi era presente alla corte di LanLing quel giorno lo sa bene. Davvero non si rendono conto di come tu non sia altro che un patetico manipolatore? Salgo sulla lama, e punto lo sguardo sulla figura viola in cima alla scalinata. O forse se ne rendono conto, ma preferiscono tenere la testa bassa e la coda tra le gambe.