L'Ultimo Raggio [MDZS x Fem!Reader]

69. Accettare 🔴

⚠️ NSFW! (18+) [potete skippare quella parte, vi avverto prima]

«Lady Wen.» Quando schiudo le palpebre, trovo davanti a me un sorriso mite. Ho un leggero mal di testa, ma il forte aroma di palissandro mi dà conforto.
«ZeWu-Jun?» la mia voce è bassa e rauca. Mi aiuta a tirarmi su accompagnando le spalle. «Come vi sentite?»
«Abbastanza bene, credo» mi guardo attorno, e trovo sul tavolo kang l'incensiere fumante da cui proviene questo effluvio dolciastro. La luce mansueta del pomeriggio entra dai nove petali della finestra. Siamo nella mia camera a YunMeng. Sussulto quando gli ultimi ricordi che ho tornano a galla. «Jin Ling?»

Anche il suo volto si increspa, ma si addolcisce quando scopre cosa mi preoccupa. «Il Giovane Maestro Jin sta bene. È nella sua stanza.»
Tiro un sospiro di sollievo. Temo sia in punizione. Il mio braccio sinistro è pulito, i soli segni visibili sono i sentieri venosi sul lato interno.
«La maledizione è guarita» spiega. «Probabilmente vi sentirete ancora indebolita, ma il peggio è ben che passato.»
«Il Capo Clan Jiang ha perfino disturbato voi, facendovi recare qui da Gusu.»
«È un bene che lo abbia fatto» lo difende lui. «La maledizione era in stadio avanzato quando sono arrivato, nonostante la stessero rallentando con ogni mezzo a disposizione.» Mi porge una perlina marrognola e un bicchiere d'acqua. «Dovete mandarla giù.»

Faccio come mi viene detto, bevendo senza il tempo di sentire alcun sapore. Non mi ero accorta di avere la gola riarsa.
«A-Yao ha ragione allora. Dice che avete la tendenza a farvi male solo ed esclusivamente quando c'è di mezzo il Capo Clan Jiang» ridacchia, ma io per poco non soffoco con quella compressa. Perché mai A-Yao ha dovuto dire una cosa del genere?!

Mi appoggio alla testiera del letto, dopo qualche colpo di tosse. «Eppure, su Jin Ling la maledizione non mi è sembrata tanto aggressiva.» Rifletto a voce alta, pur provando un po' di imbarazzo nell'ammetterlo.
«Infatti, non lo era.» Mi guarda con aria comprensiva. «C'è un motivo se la maledizione, e l'atmosfera stessa del bosco, hanno avuto un effetto spropositato solo su di voi.»
Aggrotto le sopracciglia cercando di cavare il senso di quell'affermazione.
«È venuto fuori che alcuni dei corpi dei Jiang deceduti durante il massacro, sono stati gettati in quel luogo.» Esita prima di proseguire. «L'energia risentita non era mai stata così intensa prima d'ora. Sembrerebbe che, ecco, abbia reagito alla vostra presenza.»

La porta si spalanca di colpo, uccidendo i miei pensieri sul nascere. Jiang Cheng resta sull'uscio, la mano ancora ferma sullo stipite, gli occhi dilatati e il petto bloccato. Si ricompone, schiarendosi la gola, e chiudendo il pannello alle sue spalle.
«Da quanto sei sveglia?»
«Non da molto» interviene Lan XiChen.
«Le sue condizioni?»
«È stabile, non c'è da preoccuparsi. Come le dicevo, probabilmente avvertirà solo un po' di spossatezza adesso.»

Jiang Cheng tira a sé uno sgabello e si mette a sedere non distante dal mio letto. Poggia i gomiti sulle gambe divaricate.
«Wen [T/n], cosa è successo prima che arrivassi?» La sagoma che ho intravisto, dunque, era davvero la sua. Ed è stato lui a tirarmi fuori dall'acqua, sì, ora ricordo. Deglutisco, abbassando lo sguardo sul lenzuolo.
«Ho inquadrato la situazione.» Mi massaggio la tempia. «Se io non fossi entrata nel bosco non avremmo rischiato tanto» faccio intendere che Lan XiChen mi ha già spiegato come stanno le cose.
Jiang Cheng prende un respiro. «Nessuno di noi poteva saperlo. Hai trovato Jin Ling, e hai lanciato il segnale in tempo, questo è l'importante.»