« 𝑻𝒉𝒆 𝑮𝒊𝒓𝒍 𝒊𝒏 𝑩𝒍𝒂𝒄𝒌 »

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Credo che la mattina sia un momento della giornata in cui regna la pace, l'unica cosa che si può udire è il suono degli uccellini che si divertono a cantare, oppure il vento che fa ondeggiare le foglie sull'asfalto della strada.
Le persone si svegliano, ammirano l'alba e iniziano a vivere la loro giornata, o a svolgere le attività che più preferiscono..Ma questo non è sicuramente il mio caso.
In un piccolo quartiere nello Stato dell'indiana, precisamente nella piccola città di Hawkins, in casa Wheeler la mattina la parola "Pace" non è di certo contemplata.
La mia fantastica giornata inizia con mia sorella Nancy, la più grande, intenta ad urlare furiosa contro me e mio fratello un sonoro..

𝑵𝒂𝒏𝒄𝒚: « Y/n...MIKE, VELOCEEE ! ».

Non proprio quello che qualcuno si aspetterebbe di sentire la mattina, ma vi assicuro che ha le sue ragioni per urlare in questo modo ed il problema non sono di certo io, bensì nostro fratello Mike, che ha la passione di arrivare in ritardo a scuola Ogni Giorno.
Raggiunta la cucina possiamo trovare mio padre Ted, seduto a gustarsi la colazione che io non potrò neanche sfiorare, e mia madre Karen che, come ogni volta, sembra non notare i nostri ritardi giornalieri.
Nel salotto, vicino alla TV, troviamo la piccola Holly sempre impegnata a giocare con la sua lavagnetta luminosa..spesso ho la tentazione di giocarci anch'io, vi assicuro che quel gioco è ipnotico..

Comunque, dopo aver perso altro tempo ad osservare quello strano gioco, decido finalmente di correre fuori in giardino ed entrare in macchina con Mike e Nancy..
Per essere il primo giorno di scuola, mi sento stranamente tranquilla.
So già che, come ogni anno, mi ritroverò a passare le giornate a scuola con la mia migliore amica, nonché mia complice nello "Smistamento dei ragazzi Più carini e con un briciolo di cervello, della scuola e Non", di nome Max..un piccolo gioco che abbiamo inventato per passare il tempo.

Mentre sono persa nei miei pensieri, noto che Mike mi sta scrutando con una certa attenzione, ormai lo conosco troppo bene ed il suo sguardo dice molto di più di quanto lui vorrebbe davvero dirmi.

« Continuerai a Fissarmi in quel modo o hai intenzione di parlare? »

𝑴𝒊𝒌𝒆: « Perché non indossi qualcosa di più colorato? Scegli sempre vestiti di colore nero »

Non ci credo che lo ha davvero detto, pensavo fosse qualcosa di importante ma non mi aspettavo di certo un commento sul mio Outfit..non da Mike.
Nell'ultimo periodo è diventato più..fastidioso direi, si vede che sta crescendo, l'ho capito leggendo il contenuto delle lettere che si scambia con Undi, ultimamente è diventato più freddo con lei.

In ogni caso, non vedo cosa ci sia di sbagliato in quello che sto indossando, ho scelto dei semplici jeans neri strappati ed una maglia del medesimo colore, il tutto abbinato ai miei amati stivaletti neri in pelle ed alcune catene...io ho di certo buon gusto nel vestire, è lui che non capisce il mio stile.

« Vuoi davvero che risponda alla tua domanda o pensi che il mio sguardo dica già abbastanza, fratellino? »

Gli chiedo, usando il mio solito sguardo intimidatorio molto seccato, in modo da non dover sprecare altre parole per lui..non voglio fare una scenata davanti a Nancy e poi siamo già arrivati, quindi preferisco uscire da questa macchina e correre in classe, sono già abbastanza in ritardo e non voglio di certo iniziare il primo giorno in questo modo.

Scendo finalmente dalla macchina e inizio a correre insieme a Mike verso l'ingresso, ci facciamo strada fra la poca gente che era rimasta nei corridoi e posiamo le nostre cose nei nostri armadietti.
Mentre cerco di chiudere il mio, pieno di roba sistemata totalmente a caso, vedo Mike passarmi, o meglio lanciarmi, una maglia bianca non poco profumata..potete immaginare la mia faccia.

𝑴𝒊𝒌𝒆: « Tieni, indossala prima di venire a mensa e non fare domande.
Prometto che piacerai agli altri..Ah e ringraziami più tardi. »

Detto ciò, lo vedo correre verso la sua Aula e sbuffo confusa, gli piace proprio farmi impazzire in questo modo...mi cade quindi per caso lo sguardo sull'orologio appeso alla parete e sgrano gli occhi di colpo, chiudendo l'armadietto con una colpo di spalla ben assestato e correndo verso la mia di Aula.

Sono talmente fortunata che la professoressa ancora non è in classe, ma la fortuna non mi aiuta di certo con le occhiatine che i miei amati compagni mi rivolgono...sono strana e lo ammetto, ma non posso cambiare la mia natura, mi piaccio così come sono.
Le ore passano, ormai è quasi ora di andare in mensa e io sono terribilmente curiosa di vedere quella strana maglia, che il mio fratellino mi ha gentilmente Lanciato senza preavviso.

Spero per lui che non sia perché vuole "aggiornare" il mio outfit, altrimenti la pagherà proprio davanti a tutti in mensa.
La campanella però sembra non voler suonare..ed è proprio mentre lo penso che decide di esaudire il mio desiderio, iniziando a suonare e permettendomi di uscire dall'aula, in modo da farmi raggiungere finalmente il mio armadietto.

𝑺𝒑𝒂𝒛𝒊𝒐 𝑨𝒖𝒕𝒓𝒊𝒄𝒆:
Capitolo lungo ma essenziale, non ho aggiunto dettagli fisici perché voglio che siate voi ad immaginarvi come preferite ^^.
È la mia prima storia, spero vi piaccia perché ho sempre desiderato poterne scrivere una, accetto però qualsiasi critica costruttiva, non fanno mai male :))

𝐹𝑖𝑟𝑒 𝐴𝑛𝑑 𝐹𝑙𝑎𝑚𝑒𝑠  { 𝔈𝔡𝔡𝔦𝔢 𝔐𝔲𝔫𝔰𝔬𝔫 }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora