𝙰𝚜𝚝𝚛𝚒𝚍
Conoscere il passato di una persona è sempre un passo che storce l'immagine in sé prolissa di quest'ultima. Delle volte si pensa che sia un bene conoscerla, avere sotto gli occhi la facciata dipinta di un colore nuovo da cui trarre diverse sfumature per dare un senso a tutto, ma non sempre è così. Non sempre conoscere equivale al redimo, ad un respiro di sollevo perché finalmente si sa ciò che sta nell'ombra alle spalle di quella persona.
È un bene solo quando la storia del passato canta un dolce suono di nostalgia e di belle note di una sinfonia.
Quella di Viktor è qualcosa che non riesco a comprendere e so che non dovrei dare affranco alla tentazione di smascherare i suoi pensieri. È successo, ha sofferto eppure mi chiedo perché non è scappato. Perché l'orrenda pena che gli è stata data da piccolo non ha fatto sì che lui tagliasse i fili con quella vita, con quei mostri che lo volevano esattamente com'è oggi, esattamente come loro.
No, Viktor non è come loro.
Lui è un mostro che brilla nel buio, che sa scaldare un corpo, sa proteggere, sa sfiorare un'esile anima con divertimento negli occhi tuttavia ha scelto di essere ciò da cui è scappato.
Avrei tanto voluto porgli questa domanda in queste ultime due settimane. Avrei voluto sapere molto di più, ma sentivo che non ero ancora pronta alla risposta. Ho l'immagine del suo volto cinico e terribilmente incantevole che mi racconta la storia di quel bambino e non posso fare a meno di pensare che la risposta fosse proprio quella. È scappato da quel posto, ma ha portato tutto il centro freddo dell'inferno con lui, una scheggia abissale di quello che è diventato e di cui, la parte buia che presiede, si tiene gelosamente.
È vivo per mano di quella scheggia.
È qui davanti a me perché lui è semplicemente padrone di tutto il fardello che ha portato con sé.
Porto le ultime posate in cucina, sentendo un debole tremolio lungo il mio braccio destro. Le lezioni di tiro stanno dando i loro frutti, ma forse dovrei seguire il consiglio di Viktor e rallentare, prendermi una pausa ogni tanto perché il mio corpo non è fatto per allenamenti di questo calibro. Non ho mai praticato sport impegnativi. La corsa, lo yoga e qualche lezione di danza da piccola sono state le mie uniche prestazioni e cominciare a fare continue lezioni di tiro si sono dimostrati leggermente devastanti per il mio corpo.
Questa settimana, Viktor mi ha anche dato un paio di dritte su come difendermi e ci siamo anche dedicati a due lezioni pratiche di cui una è finita nella calamitosa reazione chimica dei nostri corpi. Delle volte ho come la sensazione che siamo semplicemente fatti per consumarci, e delle volte non è più una questione di attrazione carnale, i nostri occhi o meglio i suoi mi attraggono, mi entrano nel cervello, mi chiamano senza pormi davanti più scelte. Mi attingo a lui nella sua interezza anche senza aver percorso ogni ostacolo, io so di volerlo. Ci trovo gusto nella paura e ci trovo gusto a essere la me che l'ha sedotto.
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A Magnificent Nightmare //Spin-off di I Saved The Devil//
Literatura Feminina𝐋𝐚 𝐬𝐞𝐠𝐮𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 è disponibile anche su Amazon, divisa in due volumi [A Magnificent Nightmare e A Vicious Dream] ||«Ce ne pentiremo entrambi di questa scelta.» «L'unico tuo pentimento sarà quello di esserti negata a me troppo a lu...