Capitolo 30

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𝙰𝚜𝚝𝚛𝚒𝚍

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𝙰𝚜𝚝𝚛𝚒𝚍

Esco dal box doccia, la mia testa nuovamente persa in quella nube di pensieri che sembrano surreali, al di là della follia stessa.

Tra i più assurdi che io abbia mai avuto.

Mi avvicino allo specchio. Un leggero appanno copre il mio riflesso. Non so se voglio sbiadirlo per vedere l'ombra che impossessa quella ragazza nel posto più profondo del suo essere. I suoi occhi simili a qualcuno che non ha mai conosciuto e non avrà mai modo di conoscere.

Sollevo lo stesso la mano, portata dalla volontà di un'altra autoanalisi, lascio un'impronta scorrevole e puntando gli occhi color rame come le foglie d'autunno dritto in quello sguardo perso.

È tutto finito.

Non hai più alcun motivo di pensare all'accaduto.

Me lo ripeto ogni giorno ma mai una volta la mia voce interiore è stata ascoltata.

Ci penso e lo faccio con la frequenza di chi non riesce a tagliare i fili con il passato, un passato ancora troppo limitrofo però.

Dovrei dirmi che giustizia è stata fatta, ma dentro il senso di inquietudine è ancora troppo ricorrente, la rabbia estranea è ancora viva.

Sei settimane fa Viktor mi ha tolto un'ultima possibilità di spegnerla per sempre questa rabbia. Mi ha negato l'unica via di fuga alla sofferenza che ancora mi frena dall'andare oltre.

Ha mandato via Yana.

La mia unica consanguinea ancora in vita.

Mi ostino ad essere arrabbiata con lui ma non ci riesco, non quanto vorrei.

In fondo, lui, mi ha tolto così poco per offrirmi così tanto.

Yana non mi voleva.

Probabilmente quei sentimenti vuoti che ho provato quella mattina dopo il rapimento equivalgono esattamente ai suoi nei miei confronti. E credo che una buona parte di me comprenda tutto il suo modo di essere. Non sappiamo nulla l'una dell'altra, abbiamo vissuto due realtà diverse per poi essere congiunte in un punto cruciale, un punto che per lei era più importante di me.

Un punto che forse l'ha lasciata ancora più sofferente di prima.

Yana non è stata l'unico rimorso che ho concepito alla fine di quella giornata.

Mi sono fatta una domanda quella notte, una all'apparenza semplice: ora che è tutto finito rivoglio indietro la mia vita? Quella che tanti mesi fa sembrava così perfetta e innocua?

Una volta dimenticato del tutto ciò che ho vissuto, sarò disposta a riprendere in mano tutto ciò che ho lasciato indietro?

Dovrebbe essere una domanda ardua ma ogni volta che mi guardo indietro non c'è nulla che io vorrei.

A Magnificent Nightmare //Spin-off di I Saved The Devil//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora