Capitolo 21

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"Non mi avevi detto che Maria, l'amica di tua sorella, fosse così carina".
Penso che non le dirò nulla circa la sua sessualità, fin quando non se ne renderà conto da sola.
Mi diverte troppo vederla ingelosirsi.
"No? Deve essermi sfuggito".
L'occhiataccia che mi lancia vale più di mille parole. È già nervosa.
"Da quanto tempo la conosci?". Alzo le spalle. "Praticamente da sempre, credo. Lei e Luz sono cresciute insieme".
Per me è come se fosse un'altra sorella.
Stava spesso a casa nostra quando i suoi lavoravano e spesso noi stavamo nella sua.
"Ci sei andato a letto?".
Eccola la famosa domanda.
Me l'aspettavo. Sapevo che non avrebbe resistito ancora per molto.
"Ciò che è nel passato, dovrebbe restare lì. Conta il presente e il futuro, no?".
Sto veramente giocando col fuoco.
"Quindi significa che l'hai fatto". Rido. "Ah amore, proprio non l'hai capito?". Alza gli occhi al cielo. "Capito cosa, che te la sei scopata?". Avvicino il mio volto al suo. "Che non avrei mai potuto perché è gay, ma ho aspettato a dirtelo per vedere fin dove arrivavi". Mi colpisce con un lieve pugno sulla spalla. "Cretino, mi hai fatto fare la figura della stupida! Credevo davvero che avessi avuto una storia con lei".
Se fosse stato davvero così, non oso immaginare cosa avrebbe potuto combinare onestamente.
"Quando smetterai di preoccuparti di quello che c'era prima? Sei te l'unica che voglio nella mia vita". Mi abbraccia appoggiando la testa sul mio petto. "Scusa, sono gli ormoni che mi rendono più gelosa del solito. Sto diventando insopportabile, è che mi sento diversa e ho paura di non piacerti più". La bacio dolcemente. "Per me continui ad essere stupenda come la prima volta che ti ho vista, o anche di più, amor mío".
Mi distrugge il fatto che lei possa pensare di non essere attraente, solo perché il suo corpo sta cambiando per creare una nuova vita.
Dovrebbe essere la cosa più naturale del mondo, eppure le donne si sentono in difetto per colpa di questa società malata che ci circonda.
Giulia non è immune ai suoi problemi, anche se io cerco, in ogni modo, di proteggerla.
"Come farei senza il mio papi super innamorato?".
È lo stesso che mi chiedo pure io nei suoi confronti. Come farei senza di lei? Semplicemente non ce la farei e basta.
"Di sicuro, non avresti quei magnifici orgasmi, piccola". Sorride. "E tu non avresti i tuoi". Sogghigno. "Sempre detto che la bambina e il suo papi scopano bene". Mi morde il labbro. "Ma bene è riduttivo, amore. Noi scopiamo magnificamente".
Solo in quel momento, mi rendo conto che Luz e Maria ci stanno guardando con una strana espressione scioccata.
Avranno sentito tutto.
"Non preoccuparti tesoro, ci farai l'abitudine con questi due. Non dovrai stupirti se li trovassi a fare sesso direttamente sul set fotografico".
Hanno decisamente ascoltato la nostra conversazione.
"Considerando che conosco tuo fratello da anni, mi stupisce vederlo così preso. In verità, mi stupisce persino vederlo sposato e con un figlio in arrivo". Sposta lo sguardo verso Giulia. "Ma con una bellezza simile, avrei cambiato idea pure io".
Non ne dubito affatto.
"Giulia hai decisamente qualche potere magico, non è possibile che tutta la mia famiglia e amici siano attratti da te".
Sono d'accordo con mia sorella. Gliel'ho sempre detto che è una specie di strega.
"Che posso farci? Ho le mie doti da ammaliatrice".
Agli altri basta qualche ora per 'cadere' nella sua trappola, a me sono bastati solo pochi minuti e a distanza di più di anno, sono ancora inesorabilmente al punto di partenza.

TI CIELO II // Pedro Pascal Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora