È passato qualche giorno, è giovedì e sabato io e Ale torniamo a NY.
Ora io e Chri siamo in sala.
"sono stanchissimo..." esordisce sedendosi accanto a me
Sono ore che prova per lo spettacolo della settimana prossima.
"credo che per oggi hai provato abbastanza no?"
"si..."
"che c'è?"
"non voglio che parti..." mormora giocherellando con i suoi anelli
"tornerò a Luglio" gli ricordo
"lo so... però non so se riesco a starti distante ancora..."
"non voglio neanche io... ma devo parlare per il contratto di lavoro... e poi ho tutto lì, prima o poi devo pur tornare" sospira
"mancano tre settimane a Luglio..."
"sarai concentrato sullo spettacolo... passeranno subito"
"speriamo..." alza le spalle
Mi avvicino a lui e gli lascio un bacio.
"ci sentiremo ogni giorno ok?" mormoro accarezzandogli il viso e annuisce
"cosa pensi di fare?" chiede e aggrotto le sopracciglia
"nel senso... cosa farai per il contratto?"
"oh beh... mi piacerebbe fare spettacoli in tutto il mondo si, però preferisco farli in Italia" la sua espressione sembra rilassarsi un pochino
"stai tranquillo ora ok?" annuisce leggermente e si avvicina per baciarmi
"stasera stiamo insieme?" chiede e annuisco
Sentiamo bussare, perciò ci stacchiamo.
"Chri puoi venire un attimo ad aiutarmi?" chiede un ragazzo della crew e lui annuisce
Dato che ho sete decido di andare a prendere dell'acqua, perciò prendo delle monetine dal portafoglio e mi dirigo verso il distributore.
Il corridoio è abbastanza buio, perciò decido di accendere la luce, ma quando sto per premere il bottone, vengo fermata dal polso.
Mi giro di scatto, sussulto.
"cosa vuoi?" chiedo
"te" mormora il biondo, lascio cadere a terra le monetine
"Simone lasciami"
"ma dai, non dirmi che non ti interesso nemmeno un po'"
"sono già impegnata, mi dispiace" aggrotta le sopracciglia
"ma stai scherzando?"
"no, lasciami"
"non dirmi che stai con quel ricciolino!" esclama
"mi lasci stare?!" mi sta stringendo il polso sempre di più
"lascialo perdere... ti tratterei meglio" si avvicina, ma mi scanso
"Simone basta, lasciami" mi manca l'aria, non riesco a respirare
"e dai, so che lo vuoi anche tu" poggia una mano sul collo, mi irrigidisco.
"hai sentito? lasciala" una terza voce mi fa calmare leggermente
"lasciala" gli ordina Mattia
"sennò?" gli risponde a tono con aria di sfida
"vuoi essere cacciato dalla scuola?" incrocia le braccia al petto e Simone gli lancia un'occhiataccia, poi mi lascia e se ne va.
"Selene, accidenti, stai bene?" mi abbraccia, ma mi manca l'aria, non riesco a respirare, tanto meno a parlare.
"oi" mi prende il viso
"ei respira, piano" restiamo così finché non torno a respirare più o meno normalmente, poi mi stringo a lui.
"stai bene? sei ferita?" chiede
"mi sento uno schifo" mi massaggio il polso
"perché? che colpa ne hai tu?" mi scende una lacrima, me l'asciuga e poi mi abbraccia di nuovo, accarezzandomi la schiena
"ragà" quella voce inconfondibile
Io e Matti ci stacchiamo, ho il viso pieno di lacrime, mi guarda preoccupato.
"oh che è successo?"
"vuoi che glielo dica io?" mi chiede il biondino e annuisco
"però andiamo in una saletta vuota"
"nella mia" mormora il riccio
Matti mi circonda le spalle, io poggio la testa sulla sua spalla e una volta che chiude la porta dietro di sé e ci stacchiamo, corro da Christian e mi stringo a lui.
Ho solo bisogno di questo ora, solo di lui, del suo profumo, delle sue braccia che mi avvolgono.
"cos'è successo? volete dirmelo? mi sto preoccupando"
"si tratta di Simone... non la lasciava andare" mormora Mattia e sento Christian che mi stringe ancora di più, facendomi mancare un po' l'aria.
"ma che diamine stai dicendo Mattia" borbotta
"le stai togliendo l'aria" gli fa notare, infatti allenta la presa, ma percepisco che è nervoso
"tu ora mi dici quello che ti ha fatto" esclama, ma io non riesco a parlare
"credo di essere arrivato prima che facesse qualcosa" parla il biondino al posto mio
"ti ha toccata?" chiede
"m-mi ha stretto il polso..." mi prende la mano, è tutta rossa, mi fa ancora un po' male
"ma io lo picchio a quello" si sta agitando, serra la mascella
"Chri stai calmo" si avvicina Mattia, mettendogli una mano sulla spalla
"ma ti rendi conto di quello che ha fatto!? se lo vedo gli spacco la faccia" borbotta
"ei ei, calmati" gli prendo il viso tra le mani
"non abbassarti ai suoi livelli ok?" i nostri sguardi si incrociano, sospira
"cosa voleva?" mi chiede, ma è come se le mie labbra fossero incollate tra di loro
Mi guarda come per incitarmi a parlare.
"è ancora scossa Chri, lasciala sbollire, non sa nemmeno lei come rispondere" oggi Matti mi sta proprio salvando
Sospira.
"dimmi solo se ti ha fatto del male fisicamente oltre il polso" nego con la testa
"vuoi tornare a casa?" chiede e annuisco
"andiamo da me?" annuisco di nuovo
"vieni con noi?" chiede al biondo
"no no, vi lascio da soli"
"ei, grazie" mormoro con un filo di voce e mi lascia un bacio sulla guancia.
Quando Mattia esce dalla stanza, il moro va verso il borsone e lo prende velocemente raccogliendo le cose in giro, poi mi prende per mano, mi lascia un bacio in testa e ci dirigiamo svelti verso l'uscita.
Ci mettiamo in macchina, apro subito il finestrino.
Lui mi guarda, poi capendo che non avrei parlato e che volevo andarmene, mette in moto e pochi minuti dopo siamo sotto casa sua.
Mi prende per mano e di fretta saliamo in camera sua.
"siediti, vuoi un po' d'acqua? o qualsiasi altra cosa?" nego con la testa
Si mantiene sugli avampiedi davanti a me, mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, poi cerca il mio sguardo.
"vuoi parlarne?" chiede dolcemente, lo guardo
"s-stavo andando a prendere una bottiglietta d'acqua, ma dato che il corridoio era buio stavo per accendere la luce, ma mi ha bloccata per il polso e non mi lasciava, aumentava la presa sempre di più" cerco di raccontargli
"come ti senti?" mi prende le mani
"non me..."
"mi dispiace tanto per ciò che è successo, mi dispiace non esserci stato..."
"non potevi saperlo... tranquillo"
"che nervoso..." sospira
"stai calmo" gli stringo la mano
"l'avevo detto dal primo giorno che non mi sembrava tanto apposto..."
"e io ti avevo promesso che ti sarei stato sempre accanto... accidenti non ne lo perdonerò mai"
"oi Chri tranquillo, è tutto ok"
"no non è tutto ok, quello ti stava per toccare" si alza in piedi e si mette le mani in faccia.
In quel momento mi ricordo che mi ha poggiato la mano sul collo, infatti mi tocco distrattamente quel punto
"che c'è?" chiede stranito
"che hai sul collo?" si avvicina e mi sposta la mano, ma non vedendo alcun segno aggrotta le sopracciglia
Si siede accanto a me.
"ti ha toccata?" si sta innervosendo di nuovo
"perfavore Christian calmati"
"perché dovrei? ti rendi conto di ciò che poteva farti?"
"si, ma tu ti devi calmare perché sto bene" in realtà sono un pochino traumatizzata, ma devo cercare di farlo tranquillizzare.
Sospira.
"va bene... però dimmi, ti ha toccata lì?" annuisco
"ha solo poggiato la mano, ma è come se non sentissi più mia questa parte" mormoro
Si avvicina e mi gira il viso, poi mi lascia un bacio in quel punto e uno sulle labbra.
Metto le mani attorno al suo collo e poggio la testa sul suo petto, lui mi avvolge con le braccia.
"mi dispiace tanto..." mormora
"Chri..." sussurro dopo qualche minuto
"mh?" sussurra anche lui
"stai tranquillo per il contratto ok? non voglio starti distante nemmeno io, già questi mesi sono stati infernali, non voglio che accada di nuovo"
"ma ormai hai casa lì, sarebbe una pazzia lasciare tutto"
"si è una pazzia lo so, ma devo ancora parlarne con Ale... ti ricordo che di questa cosa ne sai solo tu"
"giusto... e se Alex vuole rimanere lì?"
"non lo so Chri... ne parleremo appena possibile"
"va bene... domani stiamo insieme? è l'ultimo giorno" annuisco
"cosa facciamo?"
"andiamo sul Lungolago di Sarnico? è poco distante da qui"
"va bene" alzo la testa e lo bacio
"resti qui? voglio stare con te"
"ok, però devo avvisare Serena" annuisce e così faccio
"senti... sempre riguardo al contratto... fai ciò che ritieni giusto ok? fai ciò che ti faccia sorridere un domani, non temere di sbagliare facendo qualcosa di nuovo, sei tutto ciò che puoi sognare, hai tutto ciò che serve per trasformare i tuoi sogni in realtà" mormora giocando con i miei capelli
Gli sorrido, non si sa come ma finisco per essere poggiata al muro, mi bacia e con i polpastrelli percorre le braccia. Quando arriva alle mani, intreccia le nostre dita.
In men che non si dica dimentico tutto ciò che è successo oggi e mi lascio andare alle sue coccole...Che ho fatto per meritarmi uno come lui?
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In love with a wrong person... // Christian Stefanelli
Romance[COMPLETATA] ATTENZIONE: DOPO IL CAPITOLO 2 ASSICURATEVI DI LEGGERE IL 3, NON SO PERCHÉ WATTPAD ME LI HA MISCHIATI :( storia protetta da copyright :) 𝐿𝑒𝑖 𝑙𝑜 𝑎𝑚𝑎. 𝐹𝑎𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑑𝑖 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑢𝑖. 𝑀𝑎 𝑙𝑢𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑙𝑜 𝑠𝑎, 𝑛�...