44.

373 18 14
                                    

Sono passati dei giorni, giorni in cui abbiamo provato a ristabilire un rapporto.

Sta andando abbastanza bene, sono felice di ciò poiché mi sento meglio.

Vorrei tanto dirgli della malattia, ma c'è qualcosa che mi blocca.

Una parte di me vorrebbe, davvero, l'avrebbe già fatto quel maledetto giorno, ma ovviamente non avrebbe avuto senso.

Forse mio fratello ha ragione...

Decido di chiamarlo.

-ei
-ei Sel
-che fai?
-ho staccato dalle lezioni e sto tornando a casa, tu?
-sono a casa e mi sto annoiando... ti va una cosa fresca?
-si certo, faccio una doccia veloce e arrivo
-va bene
-vengo da te?
-sisi

Se devo dirglielo non posso mica farlo in pubblico.

-va bene, conta 15 minuti e sono da te

Ok.

Dovrebbe essere semplice no?

Arriva, glielo dico e finisce lì.

Semplice.

E allora perché ho un'ansia tremenda?

Sospiro.

Mi cambio e in men che non si dica sento il citofono suonare.

Il mio cuore batte all'impazzata, devo stare calma, sto tremando.

Scendo giù in fretta, rischiando di cadere e vado alla porta.

"ciao" il suo sorriso mi tranquillizza un po'
"ei" Selene stai calma
"vieni, entra" gli faccio spazio e poi chiudo la porta
"come va?" chiede

È lì che cedo.

Inizia a mancarmi il respiro, sto perdendo il controllo di me stessa.

Cerco di parlare ma non riesco, fa uno sguardo stranito e si avvicina.

"tutto bene?" posa una mano sul mio volto alzandomelo

Nego con la testa, non ha senso nascondersi.

Non riesco a respirare, accidenti!

"ei ei" poggia entrambe le mani sul mio viso
"stai calma, ci sono io, respira"
"non... non ci riesco" balbetto
"guardami" incrocio i suoi occhi, siamo così vicini che rischio di perdermi in quel verde che non si sa come, ma riesce a calmarmi.
"respira, respira piano" così faccio, o almeno ci provo.

Mi prende una mano e la accarezza, l'altra è sempre poggiata sul mio viso.

Mi accenna un sorriso quando capisce che mi sono calmata e mi stampa un bacio sulla fronte.

"ti senti meglio?" annuisco leggermente

Mi abbraccia e poggio la testa sul suo petto.

Sospiro.

"tranquilla" mi accarezza la schiena

Restiamo qualche minuto così, penso di essermi calmata del tutto.

"siediti" mi prende per mano
"ti prendo un bicchiere d'acqua, resta qui"

Christian pov's
Ma che le succede?

Vorrei tanto sapere cos'ha dentro quella testolina per far scomparire tutti i pensieri negativi.

Faccio per versare l'acqua nel bicchiere, quando mi cade l'occhio su qualcos'altro.

Penso sia una cartella medica.

Selene Rina

Leggo sulla copertina.

Ma che ci fa lì?

Ricordo che stavo versando l'acqua, infatti per poco non avrei fatto danni.

Faccio finta di nulla e le porgo il bicchiere.

Devo scoprire che sta succedendo...

Selene pov's
Bevo un po' e poi poso il bicchiere.

Mi guarda, io ho lo sguardo basso.

"mi dispiace..." mormoro
"ma no, ma che dici" si avvicina e mi alza il viso
"non è colpa tua, può succedere" mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"vuoi dirmi che ti succede?" chiede piano
"troppe cose..." abbasso lo sguardo
"davvero troppe cose" continuo
"mi manca tutto quello che c'era prima in generale.
Vorrei poter cambiare tutto.
Vorrei non essere partita per New York, vorrei averti parlato prima."
"e se la lontananza fosse il frutto di quello che siamo?" chiede piano
"non lo so... so solo che non rifarei nulla di ciò che ho fatto questi anni..."

"però hai raggiunto i tuoi obiettivi no?" 

Lo guardo, con le lacrime agli occhi.

"lo credevo" una lacrima mi riga la guancia
"lo credevo finché non ho scoperto una cosa"

Ed è adesso, ora, che trovo il coraggio per raccontargli tutto quello che non sa, tutto quello che non riesco a credere di aver passato.

Mi libero, finalmente, incredula di star parlando davvero con lui che mi ascolta.

"ed è così che tutto quello per cui ho faticato per anni, l'ho dovuto mettere completamente da parte da un giorno all'altro, senza mai dire addio, ma solo arrivederci" concludo con il viso ricoperto di lacrime.

Mi ha lasciata parlare per forse 15 minuti senza mai interrompermi.

Ho cercato di restare il più calma possibile e devo dire che ci sono riuscita.

Ho parlato a raffica e non so neanche bene cosa ho detto.

Però da come mi sta guardando deduco che quello che volevo tanto dirgli l'ho detto.

Gli ho spiegato che potrei tornare a ballare.

Penso di avergli detto tutto.

Mi guarda, siamo entrambi in lacrime e in questo momento c'è solo qualche singhiozzo.

"dimmi che farai l'intervento, ti prego dimmelo" parla dopo attimo di silenzio

"non lo so..." abbasso lo sguardo

"che significa che non lo sai?"
"ho paura..."
"è normale avere paura, però devi pensare che se lo fai potrai tornare a ballare e starai bene" sembra disperato, non l'ho mai visto così
"lo so, ma.."
"non sei da sola, hai tante persone che ti vogliono bene Sele"
"ci sto pensando.."

Sospira.

Poi mi tira a sé e mi stringe.

"avrei dovuto starti accanto..."
"l'avrei voluto, si" sussurro
"dirti che mi dispiace non cambierebbe nulla, ma mi pento di tutto"
"ormai è passato diciamo, perciò.."
"hai affrontato tutto da sola..." sussurra
"non so nemmeno io come"
"sei la persona più forte che conosca" gli accenno un sorriso
"ecco perché l'altro giorno..."
"già" non avrei sopportato il backstage di uno spettacolo...
"scusa..."
"non potevi saperlo chri"
"grazie per avermelo detto, giuro che farò di tutto per farti stare bene, voglio aiutarti in tutti i modi possibili" sorrido leggermente.

Ci abbracciamo ancora.

"stai bene però?" chiede e quindi gli parlo dei continui giramenti di testa
"non dovresti farti controllare?" chiede cauto
"non lo so... se continuano forse si"
"conta su di me per qualsiasi cosa, davvero" mi asciuga le lacrime e mi bacia la fronte.

Spazio me...
lasciate un commentino se vi va💞

In love with a wrong person... // Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora