45.

460 22 22
                                    

Domenica.

"ti manca ballare?" chiede all'improvviso, mentre siamo seduti su un muretto

Mi osserva, mentre io ammiro il tramonto davanti ai miei occhi.

Come i vecchi tempi...

"non immagini quanto" sposto lo sguardo su di lui per un secondo

"mi sono fatta un mazzo così per la danza..." mormoro con gli occhi lucidi
"lo so..." sussurra
"ecco perché devi fare l'intervento" continua
"e se va male?" ecco, finalmente sono riuscita a dirlo
"perché dovrebbe?"
"eh"
"ei" mi circonda le spalle
"ti prometto che andrà tutto bene, ti starò il più vicino possibile" inizia ad accarezzarmi i capelli.
"grazie" sussurro

"ho bisogno di pensarci ancora un po'..."

Poso la testa sulla sua spalla e non si sa come le nostre mani si incontrano e le nostre dita si intrecciano.

Mi sento così dannatamente bene con lui.

I nostri occhi si incastrano, rimarrei così a vita.

"mi hanno chiesto se mi mancavi e ho risposto con il sorriso" sussurra e sorrido, sorrido piano.

Si avvicina ancora come per chiedermi il consenso, annuisco silenziosamente e con un sorrisino in volto posa le sue labbra sulle mie.

Sposta i capelli dal viso e mi bacia ancora.

Ci sorridiamo per qualche secondo, è come se stessi tornando a respirare.

Ho le farfalle nello stomaco,non so come questo ragazzo faccia a farmi sempre lo stesso effetto.

"quante cose non ci siamo detti?" chiede piano
"troppe" rispondo
"e quanto tempo abbiamo perso?"
"un'infinità"
"recuperiamo?" lo guardo, osservo tutti i lineamenti del suo viso soffermandomi sulle lentiggini.

Sorrido come risposta.

Fa quel suo sorrisino che, come ben sapete, mi fa impazzire.

"ho un'idea" sussurra
"quale?" siamo sempre avvolti uno all'altro.
"vieni con me"

Scende dal muretto, mi porge la mano e lo faccio anch'io.

Camminiamo fino alla macchina mano nella mano e poi parte per andare non so ancora dove.

"che stai facendo?" gli chiedo terrorizzata quando parcheggia davanti la scuola di danza

"tranquilla" scende e lo faccio anch'io

"chri.."
"vieni" mi porge la mano

Sospiro e la afferro.

Fa scattare due volte la chiave e mi porta in una saletta, mi blocco quando mi rendo conto che è quella saletta.

Sospiro, non voglio piangere.

Mi stringe la mano e accende le luci.

"che vuoi fare?" chiedo
"mi è capitata questa canzone l'altro giorno..." maneggia al computer

"The night we met"

La riconosco subito.

Mi prende le mani e mi guarda negli occhi.

"balli con me?" inclino leggermente la testa
"sai che non posso..."
"fidati" mi sorride e inizia a guidarmi in movimenti semplici e lenti.

Non stacco mai il contatto visivo neanche per un secondo o potrei crollare.

Diamine se mi manca ballare.

Il brano finisce ma i nostri occhi sembrano come incastrati, si avvicina e fa combaciare le nostre labbra.

In love with a wrong person... // Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora