27.

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La mattina seguente Christian si è offerto nuovamente di portarci in aeroporto, perciò per le 9 io e Ale siamo pronti.

"mi mancherai tanto amo" mi abbraccia la bionda
"anche tu, ma ci rivedremo prestissimo" annuisce, mi sorride e lo faccio anch'io a ruota
"grazie per averci ospitato"
"ma smettila, non devi ringraziarmi" ci abbracciamo di nuovo
Salutiamo anche gli altri, Matti, Albe e Luca.

Poi ci mettiamo in macchina e il moro ci accompagna.

Devo parlare con Ale del contratto...

Una volta arrivati, scendiamo e ci accompagna dentro.
"mi mancherai tanto" mormora avvolgendomi con le braccia
"anche tu" mi prende il viso e mi lascia un bacio
"qualsiasi cosa chiamami ok? anche stupidaggini... prometti che lo farai Chri" annuisce
"fallo anche tu"
"certo" lo bacio
Saluta anche Ale, poi mi riabbraccia di nuovo.
"ci vediamo presto vero?"
"prima che tu te ne accorga sarò di nuovo qui"
"ok, io vado a fare un giro ok?" mormora Ale e noi ridacchiamo
"e se non ti permettono di lavorare qui?"
"non accetto, ovvio. Chri tranquillo, davvero"
"non voglio che rinunci ai tuoi sogni per me"
"non voglio stare lontana da Bergamo, da voi, da tutto, stai tranquillo"
"e se Alex non vuole tornare qui?"
"ne parleremo... Chri.." sospiro "non ci pensare ora ok?"
"e va bene" sorrido, poi ci baciamo
"quando arrivi avvisami" annuisco
"quando ne parli con lui?"
"Chri mi stai mettendo ansia" ridacchio
"scusa" fa la stessa cosa
"a casa, in un momento tranquillo" annuisce
"spacca allo spettacolo va bene? fai vedere alla gente che la tua danza è arte, perché lo è Christian, credimi... mi dispiace solo non poterci essere" mi sorride e mi bacia
"Sele dobbiamo andare" sbuca da non so dove il diretto interessato
"Alessandro non c'era bisogno di farmi prendere un infarto"
"esagerata" lo guardo male
"se non vuoi perdere l'aereo ci dobbiamo muovere ad andare al gate"
"si andiamo, ciao ciao" stringo forte a me il ragazzo e ci diamo un altro bacio.
Saluta di nuovo Ale e poi lo vedo allontanarsi fino all'uscita.
"andiamo?" annuisco

Siamo saliti sull'aereo da qualche minuto, stanno salendo gli ultimi passeggeri, Ale è vicino al finestrino, io accanto a lui.

Giocherello un po' con il braccialetto che ho in comune con Christian e istintivamente sorrido.

Già mi manca.

L'aereo parte e ci aspettano 2 ore di volo.

Collego le cuffie al telefono, anche se è in modalità aereo, ma ho la playlist off-line io eheh

Ale mi lancia un sorrisino, che ricambio, poi torna a guardare fuori.

Parte Accade.

Sono sempre più dell'idea che questa sia la mia canzone.
Mi rispecchia troppo.

-semplicemente accade-

Strano che sia proprio di mio fratello ahah

Poso nuovamente lo sguardo su di lui.

Sembra preoccupato.

La sua espressione è tesa. Guarda fuori e non distoglie mai lo sguardo.
La gamba che continua a muoversi su e giù e il ciondolo con la piuma attaccata all'orecchino che si muove lentamente.

Tolgo le cuffie dalle orecchie e poso il telefono.

"ei" lo richiamo, si gira di scatto
"mh?"
"che hai?" chiedo cauta
"niente, perché?"
"e io sono la regina Elisabetta... dai Ale" ridacchia
"lo sai che puoi dirmi qualsiasi cosa Alexino"
"non è nulla di che" guarda un basso
"ma ti fa stare male, perciò non è <nulla di che>" sospira
"mi sei stato sempre così vicino in quel periodo e ora tocca a me" mi guarda
"dimmi cosa c'è che non va" gli prendo mano, sospira nuovamente.
"ho litigato con Cosmary..." stringe leggermente la mia mano
"siamo troppo diversi..." mormora poi, rivolgendo di nuovo il suo sguardo fuori dal finestrino.
"guardami" così fa
"è normale Ale, le relazioni comprendono anche questo, lo sai" nega leggermente la testa
"è diverso, ripeto, siamo tanto diversi"
"gli opposti si attraggono" alza le spalle
"dai, ora non ci pensare, ne parlerete dal vivo ok?" annuisce leggermente, gli accenno un sorriso, poi gli lascio un bacio sulla guancia e un buffetto in testa.

Il momento dell'atterraggio arriva prima del previsto, e quando, tra le tante teste, riconosco quella di Andrea gli andiamo in contro.

"ma chi si rivede" esclamo
I nostri sguardi si incrociano e ci abbracciamo.
Mi sorride, poi saluta anche Ale.
"come stai?" chiede e annuisco per affermare

Ci accompagna a casa con la promessa che gli avrei raccontato tutto.
"devo parlare con Ale di una cosa... ci sentiamo dopo ok?" annuisce
La prima cosa che faccio una volta a casa è avvisare Chri, che mi risponde subito.

"Ale devo parlarti di una cosa... dimmi tu se vuoi adesso o vuoi prima riposarti"
"no no dimmi ora" annuisco e ci sediamo sul divano
"allora..." sospiro
"dopo lo spettacolo è successa una cosa" aggrotta le sopracciglia leggermente
"mi è stato offerto un contratto di lavoro" la sua espressione si rilassa
"non te l'ho detto prima perché dovevo pensarci. Stavo così male per Christian e il fatto di lavorare per loro significava non poter tornare in Italia.
Però mi hanno detto che hanno una compagnia anche lì e che potrei, quindi, scegliere di lavorare in Italia.
Questo mi rassicurava si, ma significava anche dover rivedere Christian."
Mi ascolta in silenzio, lasciando che gli spieghi tutto per bene.
"poi tu mi hai detto di voler stare qui e non voglio lasciarti da solo, ma non voglio neanche stare lontana da Bergamo e da Chri... non so cosa fare..."
"quello che ti rende felice"
"non voglio starti distante Ale"
"non pensare a me, devi fare quello che ti fa stare bene, che ti fa sorridere, io ci penserò ok?"
"non devi condizionarti... accidenti" butto la testa indietro, poggiandola allo schienale e mi metto le mani in faccia
"ci penseremo bene, abbiamo tempo, ora riposati che sei stanca" mormora accarezzandomi la testa e annuisco
"sappi che sono fiero di te in qualsiasi caso" ci sorridiamo, poi ci stringiamo in un abbraccio
"mi dispiace..." mormoro
"di cosa?" chiede piano
"di essere stata pesante in questo periodo, sono stata anche egoista, ho pensato solo a me..."
"frena frena, va tutto bene, sei mia sorella, non potevo lasciarti soffrire da sola, non sei stata egoista, stavi male, ci sta. Pensi sempre più agli altri che a te stessa... sai a cosa mi riferisco" poggia le mani alla base del mio viso e con il pollice mi accarezza leggermente la guancia.
"fa bene lasciarsi andare qualche volta"
"senti chi parla" ridacchia
"ti voglio bene Ale"
"anch'io ti voglio bene Selene, non sai quanto" ci sorridiamo, poi ci abbracciamo nuovamente.

Spazio me...
Che succederà?
Selene accetterà la proposta?
E Alex cosa farà? tornerà anche lui in Italia o resterà a NY?
Vi lascio con il dubbio...

In love with a wrong person... // Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora