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Quella sera, Tenkun mandò un messaggio a Bicchan.

Confermo per domenica a mezzogiorno davanti al portone, non mancare. L'unica condizione è che tu ti vesta in modo tradizionale. Ce l'hai un kimono? E che non sia una roba da palestra o da bagno termale!

Bicchan non aveva un kimono, così lo chiese ai suoi genitori. Raccontò una versione modificata della storia: il principe aveva invitato a palazzo l'intera classe e lui non poteva mancare. Il giorno dopo, i suoi genitori gli fecero trovare un bel kimono sobrio da uomo, di colore blu scuro.

A scuola, però, Bicchan confessò al principe di non essere sicuro di come metterselo.

"Uff", sbuffò Tenkun. Lui aveva vissuto l'esperienza contraria; a un certo punto della sua infanzia, aveva dovuto piangere e pregare per avere il permesso di potersi finalmente vestire con maglietta e pantaloni.

"Ce l'hai un haori?", gli chiese.

No, Bicchan aveva solo il kimono.

"Uff!" Tenkun sbuffò di nuovo. "Va bene, ci penso io. Dopo la scuola sei solo? Passo un attimo e facciamo tutto."


Quel pomeriggio, il principe Tenryu si presentò a casa di Bicchan in qualità di maestro di cerimonia; a forza di stare dietro a Mutsu, aveva imparato tutto.

"Tieni", disse porgendogli un pacchetto ben confezionato. "Questo è un haori, è nero, è senza stemmi. Dovrebbe andarti bene."

Bicchan lo guardò. "Grazie, è bellissimo!"

"Io ho smesso di entrarci da più di due anni. Certo che sei piccolo, eh!"

Bicchan arrossì.

Nel frattempo, Tenryu guardò il kimono. "Uff", sbuffò. "La sartoria imperiale te ne avrebbe fatto uno molto migliore. Questo non è granché, ma può andare."

Cominciò a spiegare al suo amico come indossare quell'abbigliamento a lui nuovo.

"Allora, se questa fosse una cerimonia ufficiale tu avresti anche l'hakama, i sandali e altre cose. Magari anche una spada!"

A Bicchan l'idea di avere una spada alla cintura fece paura; fu sicuro che non sarebbe mai successo. Rassicurò il suo amico. "A me bastano questi..."

In effetti, Bicchan aveva visto le foto di Tenryu in occasioni ufficiali e l'immagine del giovane principe con tutti quegli indumenti addosso era davvero affascinante. Lui si sarebbe accontentato di riuscire a mettersi il kimono e l'haori senza sbagliare.

Tenryu però era lanciato. "Dovrei spiegarti anche come si cammina, come ci si siede... Non vorrai camminare come una donna, no?"

Bicchan cominciò a disperare; pensò che Orientalia fosse un posto molto complicato.

Tenryu gli fece vedere tutto e poi gli ripeté l'ultimo punto. "La cosa più importante è questa: quando leghi la cintura, il kimono va chiuso con la parte sinistra sopra quella destra. Non sbagliare mai, mi raccomando."

"Che succede se sbaglio?"

"Oh, niente", disse Tenryu sorridendo. "Vuole solo dire che sei morto. Solo ai morti si chiude il kimono con il lato destro su quello sinistro!"

Bicchan concluse che Orientalia era davvero, senza possibilità d'errore, un posto molto complicato.


Bicchan era talmente eccitato all'idea di visitare il palazzo imperiale che quella domenica si presentò davanti al portone con trenta secondi d'anticipo.

Aiuto! C'è un drago nel congelatore!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora