Epilogo 2: Il giorno scioglie le paure

139 17 12
                                    

Buongiorno a tutti,

sono Konan, lo scrittore. Il principe ha deciso di lasciare a me l'ultima parola, dunque obbedisco.

Conosco Tenryu solo da poche settimane, ma è indubbiamente un ragazzo speciale: un vero principe delle fiabe. Anche i suoi amici sono interessanti, e non potrebbe essere diversamente. Se gli permetteranno di uscire da questo palazzo, ne vedremo delle belle! Già lo vedo andare alla ricerca del monte degli aceri e incontrare nuovi compagni e nuovi avversari, sia nel mondo magico degli spiriti che in quello più terreno e ordinario degli uomini. Già lo vedo affrontare l'avventura più vera e più difficile, quella della vita; diventare adulto affrontando non solo nemici materiali e immateriali, ma il peggiore avversario che si possa affrontare, ossia se stesso: la sua storia, la sua famiglia, le sue paure, le sue sofferenze, la sua parte oscura. Tutti ne abbiamo una e tutti dobbiamo affrontarla: è un'esperienza comune.

Io sarò ben contento di scrivere queste avventure, ma dovrò trovare anche qualcuno che le voglia pubblicare. Fino ad allora, sarò anche io un drago in un congelatore, in attesa che qualcuno decida infine di aprire lo sportello e di farci qualcosa; insomma, non dico di scongelare il drago per mangiarsene subito una zampa allo spiedo, ma almeno di guardare la confezione per decidere se possa piacere.

Nel frattempo, vi ringrazio moltissimo per essere giunti fin qui e vi saluto con affetto. È bello vedere tante persone che scrivono e condividono in rete i propri testi, e pazienza se non sono troppo originali o se ogni tanto le frasi zoppicano, l'importante è scrivere e stare insieme! Se qualcuno ha piacere di ricevere un parere, io leggo volentieri, fatemelo sapere! Però leggo più volentieri i manga e le storie giapponesi, questo sì: di lupi mannari non so nulla.

Spero che questo libro, oltre a intrattenervi, vi abbia colpito e vi sia sembrato non troppo banale. Certo, in superficie è uno shonen manga in forma di testo: un romanzo d'avventura ambientato in una versione fantastica della società giapponese, ancorché limitato dal fatto che il principe è all'inizio della propria carriera di eroe delle fiabe e non è ancora nemmeno uscito dal suo palazzo, e non è che in questa condizione gli possa succedere più di tanto. Comunque, mi auguro che le avventure dei vari episodi vi siano piaciute, perché prima di qualsiasi altra cosa un libro di questo genere deve divertire e accendere la fantasia.

Sotto sotto, però, questo è uno strano romanzo su un ragazzo prigioniero della propria famiglia e del proprio destino; per questo non va da nessuna parte e si svolge all'indietro, esplorando il passato del protagonista invece che il futuro, e per questo la vera trama del libro, quella che racconta l'evoluzione del protagonista, è contenuta negli innocui post di intermezzo; da un certo punto di vista, in realtà sono gli episodi a essere intermezzi.

In questo testo ci sono insomma tante altre cose: un libro che contiene un altro libro, un libro sullo scrivere un libro e sullo sperare di pubblicarlo, un libro in cui l'autore è un personaggio del libro stesso; più ancora, un libro sull'uso della scrittura e dello scrivere per analizzare l'animo e lenire le ferite.

Infatti, più in profondità ancora, questo è un romanzo su un'esperienza fondamentale della vita. I lettori più esperti si saranno accorti che il vero soggetto di questo libro è uno solo, un soggetto piuttosto universale e preso dal mondo reale: un ragazzo si stende davanti a una poltrona e racconta le storie della famiglia interrotta in cui è cresciuto, prima quelle più leggere e divertenti, poi finalmente quelle più tragiche e pesanti, anche attraverso i propri sogni, e in questo modo elabora il lutto che lo ha traumatizzato. L'intero libro è semplicemente il diario di una psicanalisi, e rispetto a questo l'avventura fantastica è solo un travestimento; permette di parlare di eventi veri e difficili, talvolta traumatici, nascondendosi sotto il velo dello scherzo.

In fondo, quelli che avete letto negli ultimi episodi sono sogni fatti in un libro da un principe delle fiabe e raccontati nel suo mondo fantastico al suo scrittore, che però a sua volta è uno scrittore immaginario prodotto da un altro autore, che tuttavia il lettore non ha mai visto, né ne conosce il nome, e quindi non può affatto essere certo della sua effettiva esistenza; potrebbe anche essere un bot o un'intelligenza artificiale che ha trovato il modo di aprirsi un account su una piattaforma in rete.

Ma se tutta questa sovrapposizione a strati di sogni e fantasie finisce per riuscire a parlare in modo diretto dei fatti più duri della vita umana, allora veramente possiamo chiederci se un confine tra realtà e immaginazione esista davvero; o meglio, se sia davvero utile cercarlo. Potremmo invece lasciare che la fantasia, normalmente regno della notte, penetri la realtà del giorno; e scoprire che in questo modo, mescolando il sole con la luna, anche il giorno può sciogliere le paure e i dolori più profondi.

Questo è, alla fine, il vero senso della migliore letteratura fantastica, almeno secondo me. È il senso di classiche opere d'animazione giapponese che ammiro e a cui il mio universo è ispirato. Però, non diciamolo troppo forte. Nessuno pensa che si possa parlare di cose tanto serie in un fumetto a parole su un sito nel web, no? Quindi, non turbiamo i sonni dei custodi dell'ortodossia. Lasciamoli leggere noiosi romanzi scritti bene, mentre noi ci facciamo illustrare la vita dalle avventurette degli anime giapponesi.

Insomma, vi ringrazio per avere letto questo piccolo libro. So che non è pieno fino all'orlo di amori e di combattimenti, che ha un ritmo placido a cui molti lettori non sono più abituati, e che richiede lo sforzo di abbandonarsi alla contemplazione di una storia che guarda dentro ai personaggi e addirittura lo fa di sbieco e di nascosto; ma era il libro che volevo scrivere e che volevo donarvi. Se vi avrò incuriosito all'inizio, se vi avrò divertito o turbato per un attimo, se vi avrò fatto riflettere almeno una volta, avrò compiuto con soddisfazione la mia missione.

Vi prego quindi di lasciare un commento, un augurio o un incoraggiamento; se volete, potete aiutare me e Tenryu a far conoscere il libro ad altre persone, sui social e in rete. Il principe drago è pronto a uscire dal palazzo; se questo succederà, finalmente potrò ripagarvi con un sacco di azione, draghi veri, combattimenti a fil di spada, demoni cattivi, e naturalmente una ragionevole dose di storie d'amore, senza però perdere di vista la verità dell'animo dei miei personaggi, la scoperta delle esperienze universali della vita, piacevoli e dolorose, che anche io e voi condividiamo. Tutto è già chiaro, ma serve qualcuno che lo voglia accogliere e stampare.

Quindi, se in qualche modo la mia impresa di pubblicare un libro d'avventura avrà successo, il premio per tutti sarà leggere altre imprese ben più avventurose, ma in fondo, inevitabilmente, altrettanto vere e travestite.

Grazie, è stato un piacere.

Qui, per ora, finisce l'avventura.

Buona giornata e buona vita,

猿狩コナン


Post scriptum (Dicembre 2023)

Un anno e mezzo dopo essere stata pubblicata, e dopo essere stata letta quasi da nessuno, questa storia - la prima storia che io abbia mai osato pubblicare da qualunque parte - ha vinto il Gran Premio dei Wattys 2023, prima classificata in assoluto per la lingua italiana.

A me fa piacere soprattutto perché finalmente nuove persone la stanno scoprendo, dando un senso al mio sforzo. Mi fa ancora più piacere ricevere commenti e avere nuovi follower, ma io preferirei dire amici di social, perché non voglio dei fan, ma persone con cui scambiare energia, in un tempo in cui la società sembra sempre di più una somma di solitudini.

Però, ho davvero bisogno del vostro aiuto: non sono proprio capace a promuovermi sui social, e al giorno d'oggi è un peccato mortale. Per cui, se questo libro vi è piaciuto, vi sarò molto grato per qualunque aiuto, qui e su Instagram (dove potete vedermi in carne, ossa e maschera di volpe) e anche su TikTok e altri, che non ho idea di come usare.

Per ringraziarvi, ho deciso di scrivere una nuova storia. È ambientata nello stesso universo e negli stessi mesi, ma in un altro angolo: la giungla più remota dell'impero di Centralia. È un po' diversa come stile, più convenzionale nell'intreccio, meno complicata nel senso e spero più avvincente. È una storia su "essere uomini", una frase che ormai ha perso ogni significato; e credo possa interessare sia ai maschi, sia alle femmine, sia a tutti gli altri. Si chiama Gioventù di un ragazzo tigre, la trovate nel profilo, e se la leggerete e la commenterete ve ne sarò molto grato.

Konan

Aiuto! C'è un drago nel congelatore!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora