6. Scott ama fare acrobazie

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Stavo aspettando Stiles davanti alla sua macchina, le palpebre erano pesanti e facevo ancora fatica a rimanere sveglia: non avevo dormito molto bene quella notte. Avevo sognato, anche se solo per pochissimo tempo, Scott in piedi difronte a Stiles steso per terra. Non era come un sogno normale, mi aveva dato una strana sensazione di angoscia tanto che mi ero svegliata ansimando.

Mentre ripensavo a quelle cose Stiles mi corse in contro molto agitato, facendomi quasi venire un colpo. "Rose ti devo dire una cosa importantissima!" mi disse senza fiato mentre entrava in macchina.

"Che è successo?" chiesi ormai completamente sveglia sedendomi al sedile del passeggero. "Prendi fiato, però."

"Ho sentito mio padre parlare al telefono." Iniziò, girando le chiavi della macchina facendo avviare il motore.

"Oh davvero? Ma non mi dire." lo interruppi alzando gli occhi al cielo. Dimmi qualcosa di nuovo.

"Rose è una cosa seria!"

"Va bene, scusa...Continua."

"Su quel cadavere che hanno trovato in mezzo al bosco, hanno trovato peli di animale."

"Cosa?! Quale animale riesce a tagliare una persona a metà?"

"Non immagini nemmeno che animale fosse," aggiunse tenendo lo sguardo fisso sulla strada "era un lupo."

"Non è possibile! Sei riuscito a parlare con Scott?"

"No, ha il cellulare spento." E ti pareva! Scotto bello ha sempre avuto questo brutto vizio di tenere il telefono spento ogni volta che dovevamo chiamarlo.

"Stiles, sai che significa?" dissi preoccupata dopo qualche minuto di silenzio. Per tutto il viaggio in macchina cercai di collegare i fatti per trovare delle risposte e, ormai arrivati a scuola, mi venne un'illuminazione.

"Qualcosa mi dice che non significa niente di buono." Mormorò per non farsi sentire da tutta la scuola mentre scendevamo dalla jeep.

"Se Scott ha sentito un lupo ululare, vuol dire che ce ne sono degli altri – forse un intero branco."

"Oh cavolo! E sai la cosa peggiore? Ho fatto delle ricerche tutta la notte, perché inizio davvero a sospettare che ci sia di mezzo il sovrannaturale."

"Che hai scoperto?"

"Abbastanza da farmi convincere che Scott stia diventando un licantropo."

"Dobbiamo fare qualcosa."

"Specialmente oggi: ci sarà la luna piena e lui andrà alla festa con Allison."

"O mio Dio..." dopo quei due secondi di shock mi fermai non appena realizzai una cosa. "Aspetta, quand'è che Scott ha chiesto ad Allison di uscire?"

"Si sono incontrati l'altro giorno alla clinica veterinaria dove lavora Scotty boy e, una cosa tira l'altra l'ha invitata alla festa." Si guardò in torno prima di parlarmi con le mani in tasca, continuando a spostare il suo peso da una gamba all'altra. "Rose, a proposito della festa...vuoi andarci con me?"

"È per tenere d'occhio Scott, vero? Certo che vengo." Ovviamente non è un appuntamento, per lui c'è solo Lydia Martin.



C'era fermento sul campo di lacrosse quel giorno: ci sarebbe stata la consueta partita tra la prima squadra e le riserve, per permettere al coach di decidere chi sarebbe stato degno di entrare tra i titolari.

Stiles aveva provato a dire a Scott del corpo ma non ci fu verso di farsi ascoltare. Avevamo tutti e due i nervi a fior di pelle per quella storia del cadavere.

"Stiles, se serve, sono seduta nella panchina qui dietro la tua." Poggiai una mano sulla sua spalla per tranquillizzarlo, prima di sedermi insieme a Lydia ed Allison che mi aveva tenuta un posto. Sono diventata la loro compagna di tribuna adesso?

Appena l'arbitro fischiò Jackson andò a sbattere di proposito contro Scott. Che stronzo... Non gli piaceva proprio che gli avesse rubato la scena i giorni prima agli allenamenti. Scott mi aveva detto come quella mattina Jackson gli aveva "chiesto" che tipo di steroidi prendeva. Pensava fosse impossibile che fosse migliorato così tanto nel giro di poco tempo.

Fortunatamente quando Scott prese la palla, riuscì ad evitare tutti i difensori con movimenti rapidi e semplici. Se la stava cavando alla grande!

Improvvisamente, a pochi metri dalla porta, tre ragazzi gli si pararono contro e lui facendo un front-flip, che nemmeno le ginnaste olimpioniche o i tuffatori, riuscì a superarli ed a fare rete. Ma come cavolo ha fatto? Fino a ieri inciampava nell'aria!

Nonostante lo stupore saltai in piedi esultando con il resto della folla per omologarmi. Stavo iniziando a sospettare anche io che centrasse il sovrannaturale, come aveva detto Stiles, e l'ansia iniziò a prendere il controllo.

"McCall, vieni subito qui!" Alla fine della partita il coach chiamò Scott con aria apparentemente arrabbiata, tutti sul campo fermarono i festeggiamenti per concentrarsi su quello che stava per accadere. "Mi spieghi che accidenti hai fatto? Questo è un campo di lacrosse, che c'è vuoi fare ginnastica ritmica? Spiegami che hai fatto."

Scott era rimasto senza parole, il suo viso, che fino a pochi secondi prima sembrava poter competere con il sole, era diventato pallido. "Non lo so...cercavo solo provando a lanciare."

"Stavi solo provando a lanciare? E indovina un po'," la tensione era papabile, così pesante che era difficile respirare. Il viso del coach, da adirato cambio completamente in meno di dieci parole, portando il morale di chiunque alle stelle. "ci sei campione: ora sei in prima squadra!"

Touch || Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora