15. Colpi di scena alla partita

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*questo capitolo è molto lungo, mi scuso in anticipo*


Dopo scuola andai a studiare da Allison e l'aiutati anche a disfare qualche scatolone. Nonostante fossero passate settimane da quando si era trasferita, non aveva ancora disfatto gli scatoloni: diceva che la parte più difficile del trasferirsi era fare i bagagli, ma anche disfarli perché tutti i ricordi le tornavano in mente. Mentre sistemavamo mi raccontava qualche aneddoto della sua vecchia vita, come per esempio di quando un suo amico aveva riso così tanto che gli uscì il latte dal naso, o di come una sua amica si era rotta il naso andando a sbattere contro un palo. Ogni volta che guardava una foto aveva quello sguardo triste, da una che non vuole piangere.

"Devono mancarti molto," dissi poggiandole una mano sulla spalla.

"Sai, certe volte mi dico che è meglio isolarmi e non farmi nessun amico," sospirò attaccando una foto al muro, "perché gli estrani sono più facili da lasciare indietro."

"Lo trovo abbastanza difficile," risposi ridendo, "sei una calamita umana per le persone!"

Ridacchiò al mio commento, contagiata dalla mia di risata, "la parte brutta di essere una calamita è che quando riesci a staccarti, gli altri ti dimenticano facilmente."

"ora ti dirò una cosa molto sdolcinata, quindi non mi vomitare in faccia." Risi di nuovo per allentare la pressione, "il cervello dimentica, ma il cuore no. Se ti volevano davvero bene, non ti dimenticheranno."

Allison fece finta di avere i conati di vomito, prima di stringermi forte tra le braccia, "sento che voi sarete le persone più difficile da lasciare indietro."

"Allora non farlo," le dissi guardandola negli occhi, "puoi rimanere da me, abbiamo tanto spazio."

Il nostro momento #bonding venne interrotto da un rumore alla finestra, seguito da uno molto più allarmante fuori casa, ci affacciammo alla finestra di Allison che dava sul porticato e quello che vedemmo ci scioccò: Scott per terra, davanti alla macchina di Chris. Cazzo, la famiglia Argent è brava ad investire cani.

Corremmo subito fuori per capire cosa e come fosse successo. Scott usò la scusa del "volevo solo passare a fare un saluto" ma, Bob, io sono qui per riferirti la versione breve ed ufficiale che lui mi raccontò successivamente, non quella strana che diede alla famiglia Argent.

Scott si era trasformato in lupo mannaro per una lite con Derek e, in preda alla rabbia, si era diretto a casa Argent. Per minuti lui era rimasto a fissare Allison alla finestra mentre lei ed io eravamo insieme – per niente inquietante. Mi disse che vedendo il sorriso di Allison, la sua sete di sangue si era placata.

Quel rumore alla finestra che ci fece sobbalzare, era Scott che scivolava dalle tegole del tetto e, per non farsi scoprire, aveva deciso di buttarsi di sotto pronto alla fuga verso casa. Ma, nemmeno prima che la fuga cominciasse, venne investito dal fuoristrada di Chris. Per fortuna, era riuscito a ritrasformarsi in umano prima dell'impatto, altrimenti sarebbe stato istantaneamente ucciso dal padre della sua ragazza.

Da quel momento, posso confermare, Chris Argent iniziò a guardare Scott con sospetto – specialmente dopo la partita di lacrosse di quella stessa sera.



Siccome ero già in compagnia di Allison, decisi di andare con lei e suo padre a vedere la partita; mia zia ci raggiunse dopo, poco prima nel fischio di inizio perché aveva fatto ritardo – come sempre.

Non era la prima partita che Zia Meg vedeva, mi diceva sempre che al liceo usciva con il capitano della squadra del tempo – Sì, certo, ci credo – e che quindi era costretta a vederlo giocare ogni fine settimana. Però era la prima volta che vedeva giocare Scott e, avendolo visto crescere, era in brodo di giuggiole al sol pensiero. E poi, non aveva niente di meglio da fare, siamo sinceri.

Touch || Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora