45. I drive a Jeep

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Passarono i giorni e tra me e Stiles era come se non fosse successo nulla. Dopo quell'imbarazzante confessione rimanemmo accoccolati sul divano per un'oretta, poi decisi di rincasare per non farci beccare dallo sceriffo. Alla porta Stiles si fece avanti, dandomi un velocissimo bacio prima ancora che potessi dire "ci vediamo". Rude.

Ma nei giorni seguenti non successe nulla di eclatante tipo, non lo so, dire ufficialmente che ero la sua ragazza o invitarmi al ballo che si sarebbe tenuto a breve. Probabilmente non cambiò nulla tra noi perché eravamo ancora degli adolescenti che si imbarazzavano per ogni singola cosa e perché ci comportavamo già come una coppia alla vigilia delle loro nozze d'argento.

Quei pensieri, però, vennero messi in disparte in un angolo buio del mio cervello perché ero ancora al settimo cielo. Riuscivo a vedere solo farfalle e arcobaleni e fu per puro caso quando, tornando in macchina con Stiles e Scott, notai la macchina di Jackson.

Mi girai subito verso Stiles, cercando di attirare la sua attenzione. "Stiles gira subito a destra. Ho visto la macchina di Chris seguire quella di Jackson!" Quella era una strada senza uscita e la situazione non prometteva nulla di buono.

"Non ha senso, perché il padre di Allison dovrebbe pedinare Jackson?"

Scott si sporse dai sedili posteriori. "Forse perché lui e sua sorella credono che Jackson sia un beta del branco di Peter."

"E quando avevi intenzione di dircelo, Scott?" Sospirai mentre cercavo di afferrare la maniglia vicino il finestrino - Stiles aveva girato di scatto, facendomi quasi schiacciare contro la porta.

"Senti, eh." Scott balbettò cercando di giustificarsi, "li ho sentiti alla partita ma non ne abbiamo mai parlato e quindi me lo sono dimenticato."

Li raggiungemmo relativamente in fretta perché la strada portava in uno spiazzo - posto perfetto per giustiziare qualcuno. Non appena Stiles parcheggiò, salutai Chris appoggiando il braccio sul finestrino abbassato come un camionista. "Ehilà, c'è qualche problema?"

"Ciao Rose. Il vostro amico ha un problema alla sua auto, ma non è nulla di irreparabile." Chris non sembrò molto sorpreso di vederci, onestamente.

"C'è un'officina là in fondo, ti aiuteranno di sicuro." Propose Scott, sporgendosi da dietro per farsi vedere.

"Vuoi venire con noi?" Chiesi con finta cortesia. Non lo avevo ancora perdonato per quello che aveva fatto a Lydia e, ad essere sincera, non l'ho ancora fatto dopo anni. Spero Jackson avesse capito che tutti in quella strada stavano usando finta cortesia con lui.Tutti odiano Jackson.

Fortunatamente Jackson ebbe il buon senso di accettare ma, quando ormai stava per salire in macchina, Chris attirò la nostra attenzione facendo partire l'auto, o dovrei dire la Signora Auto - era una Porsche, sprecata per un tipo come lui. "Visto? So molte cose sulle auto."

"Fantastico Chris, grazie mille!" Lo salutai prima che se ne andasse. Anche se sapevo che il padre di Allison rappresentasse una minaccia, non riuscivo a non adorarlo con tutto il mio cuore.

"Che c'è, mi seguite adesso?!" Chiese Jackson una volta che Chris se ne fu andato. È troppo lungo il nome Jackson, d'ora in poi lo chiamerò "Idiota".

"Si deficiente!" Rispose Scotto il segugio chiudendo lo sportello della jeep, "stavi quasi per dirgli tutto, ti ho sentito!"

"Ma di che diavolo stai parlando?"

"Lui crede che tu sia il secondo beta."

"Che cosa?" L'idiota aveva la scritta buffering sulla fronte. Amico vuoi essere un lupo mannaro e poi non sai nemmeno come si dividono, allora sei davvero un'idiota.

Touch || Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora