47. Amicizia incrinata

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La mattina dopo, era sabato, mi incontrai al centro commerciale con le ragazze per comprare il vestito per il ballo. Ancora non sapevano di tutta la faccenda successa negli ultimi giorni e sarebbe stato il momento perfetto.  A parte il bacio tra me e Scott, quello potevo anche ometterlo - il sol pensiero mi dava ancora i brividi.

Le avrei aspettare all'entrata del reparto donna mentre Stiles si sarebbe avviato al reparto uomo. Mi aveva chiesto di venire per darmi una mano e per aiutarlo a decidere cosa mettere. Spero non voglia andare coordinato, sembreremmo la tipica coppietta stupida!

Un'altra cosa che mi metteva i brividi era andare a fare compere poche ore prima dell'evento in questione. Il fatto che avessi dovuto fare tutto di corsa mi stava attanagliando dentro - se Stiles me lo avrebbe detto, avrei iniziato a cercare il vestito, le scarpe e tutto il resto almeno una settimana prima!

Le vidi arrivare dalle scale mobili e le andai incontro lasciando il mio accompagnatore ad annusare profumi. Ogni volta che andavamo al reparto donna, anche per sbaglio, andava ad annusare profumi: sembrava un bambino che si divertiva con i campioncini gratuiti, ma la parte migliore era che starnutiva ogni volta che l'odore era troppo forte.

"Ciao ragazze," dissi abbracciandole. "Come state? È da un po' che non ci si vede."

"Certo, stai sempre con i tuoi amichetti..." Rispose Lydia facendo la finta offesa. Cercava sempre di farmi rimanere il più possibile da sola con Stiles, lo definiva un sacrificio per l'umanità, manco fosse stata Gesù.

Nonostante le battutine, non credo Lydia avesse ancora superato la rottura con Jackson. Un'occhio disattento avrebbe pensato che Lydia si fosse lasciata un peso alla spalle: aveva trovato in tempo record un un accompagnatore e aveva dato il permesso ad Allison di andare al ballo col suo ex. Ma io, che l'avevo vista piangere miseramente, seduta sul pavimento sudicio dei bagni, non me l'ero bevuta.

Tra tutte e due, sembrava stessimo andando a comprare il vestito per un funerale. Allison sembrava essere giù di corda, probabilmente avrebbe preferito andare al ballo con Scott - dopotutto gli piaceva ancora. "Allison, tutto bene?"

"Non ti hanno mai detto: non fare il muso, qualcuno si innamorerà del tuo sorriso?" Disse di rimando Lydia. Era carino da parte sua, ma non doveva fingere di essere così felice. Anche se non sembrava, aveva molto amato Jackson, a modo suo. "Guarda, per tirarti su di morale ti regalerò un vestito. Anzi, lo regalerò a tutte e due."

"No Lydia, non posso accettare: qui i vestiti costano un po'. Mi sentirei in colpa per farti spendere tutti questi soldi!" Le risposi, "se mi devi regalare qualcosa, offrimi un gelato."

"Ma non ti devi preoccupare - prendilo come un ringraziamento!" Vedendo il mio sguardo deciso da non-spendere-soldi-inutilmente-o-ti-tolgo-il-portafogli-di-mano, sospirò sconfitta. "E va bene, gelato sia."

"Mi sono persa qualcosa?" Chiese Allison confusa.

Lydia si girò verso di lei, andando quasi a sbattere contro una colonna. "Mi ha aiutato a voltare pagina con Jackson."

"Stavi piangendo nei bagni... non potevo lasciarti lì da sola." E poi hai fatto quasi tutto da sola.

"Allora l'avevi presa davvero male." Mormorò Allison dispiaciuta, "per una volta Rose ti è stata vicina."

Venni presa alla sprovvista da quel commento di Allison e dal suo tono accusatorio. "Come scusa?"

"Almeno una di noi due ha avuto una spalla su cui piangere."

"Eh?!" Le mie sopracciglia erano così corrugate che la mia fronte probabilmente sembrava un'unica ruga. Non riuscivo a crede a ciò che stesse dicendo Allison. "Vorrei ricordarti, cara Allison, che quando ti sei lasciata con il mio migliore amico ti sono rimasta accanto giorno e notte!"

Touch || Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora