32. Le malefatte di Stiles continuano

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Stavo camminando per i corridoi pensando a quanto fosse stata pazza e geniale al tempo stesso l'idea di Stiles: picchiare Scott per sfogarsi e per farlo allenare a controllare la rabbia. I tipici due piccioni con una fava.

Sfortunatamente non potevo seguire il mio amato perché a quell'ora avevamo classi diverse: lui e Scott avevano economia con il Coach ed io avevo matematica.

Uhg, odiavo matematica! Quello che più mi faceva odiare matematica era l'essere completamente sola in classe. Stiles, Allison e Scott non avevano i miei stessi orari e Lydia faceva matematica avanzata. Che secchiona.

Vedi, il mio problema è che io la matematica in sé per sé la amo. Il mio amore, però, non è reciproco. E nonostante i miei voti bassi, la matematica continuava a perseguitarmi. Avevo capito che la nostra relazione non poteva andare avanti a causa della vagonata di lezione per casa che mi davano ogni giorno. Cioè, in una relazione sana c'è bisogno anche di spazio personale, ma ultimamente la matematica era troppo appiccicosa e non mi faceva respirare.

I miei discorsi da sociopatica (si, stavo pensando le stesse identiche parole che ti stavo dicendo fino ad ora Bob, sono molto speciale vero?) vennero interrotti da due braccia che mi cinsero i fianchi, stritolandomi da dietro.

Il mio primo pensiero fu che fosse stato Stiles, il quale mi aveva rincorso per tutti i corridoi per dirmi quanto mi amava e di quanto lo avesse ferito celare i suoi sentimenti ardenti che provava nei miei confronti, proponendomi di scappare con lui e la sua Jeep Roscoe nella Provenza francese, sposarci, aprire un ristorante, fare pignantamila bambini e stabilirci in una villetta con un giardino pieno di rose, due gatti, un cane, tre conigli e due criceti. Aaaaah, adoro gli animali...

BASTA ROSE! Devi continuare il discorso iniziale, non devi rimetterti a fangirliare.


Quindi torniamo alla storia, dove eravamo rimasti Bob? Ah si, all'abbraccio da dietro.

Il mio primo pensiero fu che fosse stato Stiles, infatti la forza dell'abbraccio era molto forte, ma poi realizzai che il mio amato era molto più alto, almeno un metro e ottanta.

La seconda opzione fu quella più probabile: Lydia aveva di nuovo litigato con il suo fidanzato e mi stava abbracciando nei suoi soliti attacchi di coccolosità.

Devi sapere Bob che io ero la coccolosa del terzetto: ero (e sono tutt'ora) quella che cerca sempre l'occasione per abbracciare qualcuno, per dimostrare il mio affetto e far sentire la gente amata. Il che è ironico perché la maggior parte delle volte per dimostrare affetto distruggo l'autostima delle persone con commenti ed insulti sarcastici: se Stiles fosse stato più sveglio avrebbe già capito da tempo che le battute sarcastiche e gli insulti che faccio ad una persona sono proporzionali all'affetto che provo nei suoi confronti, e che quindi lo amavo da impazzire. Ma ripeto: se fosse stato più sveglio. E a quanto pare Lydia lo aveva capito subito perché cercava sempre me quando litigava con Jackson. Si sentiva sempre inutile e stupida dopo quegli stupidi bisticci, e le serviva qualcuno che le ricordasse che, appunto, era amata da qualcuno.

Ci misi un bel po' a divincolarmi dalla sua stretta mortale, che nemmeno John Cena e Rey Mysterio messi insieme riuscivano a fare.

"Lydia hai di nuovo litigato con Jackson?" Le chiesi dopo aver ripreso fiato.

"È da ieri che mi ignora..."

"Lydia, dai retta a zia Rose. Jack-Jack è solo un po' stressato per quello successo l'altro giorno. In più devi contare tutto il fatto di Scott che è entrato nel suo territorio. Sai come sono fatti i maschi, devono far vedere chi è il maschio alfa." A proposito di relazioni tossiche, non credo che la loro fosse stata così sana, o almeno non più nelle ultime settimane.

Touch || Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora