8. Come per magia

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"Come hai fatto a guarirmi?"

"I-io non lo so..." balbettai, accasciandomi per terra. Iniziai ad avere paura del mio stesso corpo. Che mi sta succedendo? "Il mio corpo si è mosso da solo!"

"Come non lo sai? Non è possibile che un essere umano riesca a guarire una ferita con un tocco." Stiles afferro le mie spalle, scuotendomi, ed iniziò a studiarmi.

"Non lo so, non lo so, non lo so!" ripetei per l'ennesima volta, facendo finalmente smettere Stiles. Iniziai a piangere dalla disperazione "Che mi sta succedendo? Stiles ho paura."

Non appena le mie lacrime si fecero più copiose, mi abbraccio dolcemente. "Shh...calmati. Va tutto bene." sussurrò mentre massaggiava la mia schiena con movimenti circolari, per farmi calmare. "È la prima volta che succede una cosa del genere?"

"Si... non ho mai curato nessuno, non che io sappia almeno." risposi cercando di ricordare qualche dettaglio importante "Ora che ci penso, da quando mi hanno dimessa dall'ospedale non ho più né graffi né lividi il che è molto strano, vista mia goffaggine."

"Ma come- Non è che tutto questo è collegato alla tua malattia?"

"Scusa, non ti sto seguendo."

"Voglio dire: e se questa tua nuova abilità abbia contribuito alla tua guarigione? Nemmeno i dottori sanno come sia stato possibile per il tuo cuore di auto-curarsi."

Su di noi cadde un silenzio profondo, gli unici rumori erano i nostri respiri. Che mi sta succedendo, perché proprio adesso? Se ho sempre avuto questi poteri perché riesco ad usarli solo ora? E se non sono innati come ho fatto a guadagnarli, ho per caso mangiato qualcosa di strano o mi ha morso qualche animale radioattivo come in Spiderman?

Più il tempo passava, più le domande rimanevano senza risposta. Potevo vedere la frustrazione negli occhi di Stiles che continuava a mordersi il labbro guardando il vuoto: faceva sempre così quando era assorto nei suoi pensieri.

Non riuscivo nemmeno a immaginare cosa potessi essere e la cosa mi fece salire l'ansia. Cosa ne sarebbe stato di me? Che succederebbe se qualcun altro lo scoprisse? Mi studieranno come una cavia da laboratorio! Mi apparve davanti agli occhi la mia figura su un tavolo da laboratorio davanti ad una equipe medica, con un taglio che apriva in due il mio addome e gli organi messi sul tavolino adiacente. L'ansia si trasformò in terrore, le mie mani iniziarono a sudare freddo mentre il mio corpo veniva scosso da brividi.

"Stiles, ho paura, che mi sta succedendo?" chiesi con un filo di voce. Non riuscivo a distogliere lo sguardo dai suoi occhi, era come se cercassi tutte le risposte di cui avevo bisogno in quelle iridi color miele. "Sono un mostro! Ti prego, non mi odiare, non mi lasciare da sola."

"No, no! Non potrei mai odiarti, né abbandonarti" si affrettò a dire, prendendo la mia testa fra le sue mani. "Non sei un mostro. Anzi, credo che tutto questo sia bellissimo-"

"Lo pensi sul serio?" chiesi abbassando lo sguardo istintivamente.

"Certo! Chi mai penserebbe che un potere come quello di curare le persone sia pericoloso?" mi sorrise dolcemente. Le mie guance si fecero subito rosse mentre il mio cuore iniziò a battere alla velocità della luce: non mi aveva mai guardato in quel modo prima di allora.

Continuammo a guardarci negli occhi, il miele dei suoi occhi riflesso nei miei color ghiaccio e viceversa. Non ci eravamo mai guardati per così tanto tempo senza dire niente. Non avevo mai notato come vi erano delle pagliuzze gialle, i suoi occhi erano così accattivanti, incantevoli: più li guardavo e meno riuscivo a distogliere lo sguardo, ero come ipnotizzata.

L'incantesimo venne spezzato dal mio cellulare, qualcuno mi aveva inviato un messaggio:

Dove diavolo sei finita? Devo chiamare le pompe funebri?

"Stiles devo andare, è mia zia." dissi alzandomi contro voglia ma Stiles mi fermò, afferrandomi delicatamente il polso. Ultimamente lo faceva spesso, cercava contatto fisico, e chi ero io per lamentarmi?

"Ti vengo a prendere tra un'ora." disse intendendo la festa a casa di Jackson. Me ne ero dimenticata. "Intanto, faccio qualche ricerca sulla tua condizione."

"Sì, speriamo di trovare qualche risposta." sorrisi dirigendomi alla porta "Ci vediamo dopo."


gennaio 2019

Author's note:

☝ when you're having a moment with bae but her aunt cockblocks you

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