9~Non ti farei mai del male

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_______Mirta era entrata in classe con il fiato corto e il cuore che batteva forte nel suo petto , era ancora scioccata dalla scena orrenda che aveva visto , si era sentita morire vedendo Ciro con quella pistola in mano , il suo cuore si era ferma...

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Mirta era entrata in classe con il fiato corto e il cuore che batteva forte nel suo petto , era ancora scioccata dalla scena orrenda che aveva visto , si era sentita morire vedendo Ciro con quella pistola in mano , il suo cuore si era fermato per un secondo mentre la sua mente era rimasta bloccata a quella scena orribile.

Mirta si sedette vicino al suo banco e quando girò il viso vide che Emma era assente , cercò di non pensare a quella scena e di seguire la professoressa che aveva iniziato a parlare, invano , Mirta non riusciva a cancellare quell'immagine dalla sua mente. Aveva bisogno di scappare da quell'aula che stava diventando troppo stretta per lei , aveva bisogno di respirare un po' 'aria fresca. Si sentiva un magone al centro del petto , e sentiva il respiro fermarsi in gola.

<<Professoressa, posso andare in bagno>> Mirta alzò la mano mentre parlava con la voce tremante , era bianca in viso e la professoressa la fece uscire poiché se ne accorse del suo pallore.

Mirta si alzò dalla sedia e uscì velocemente dall'aula , andò in bagno e appoggiò i palmi sul bordo bianco , quando alzò il viso vide il suo riflesso nello specchio.
Aveva il viso bianco , e gli occhi terrorizzati a causa di quella scena.

Come aveva potuto fare una cosa del genere? Come aveva potuto sparare alle gambe a quel povero uomo che urlava dal dolore?

Mirta rabbrividì solo al pensiero dei suoi occhi neri , in quel momento era così incattiviti che non sembravano quegli occhi neri di ieri sera che l'avevano consolata e abbracciata. Ma invece erano gli stessi occhi.

Delle lacrime calde scesero lungo le sue guance rosse e paffute, era così prese dai suoi pensieri orribili che non si rese nemmeno conto che la porta del bagno si aprí , infatti quando la ragazza girò il viso si rese conto che non era da sola in bagno , ma con lei c'era l'ultima persona che voleva vedere , Gaia.

Mirta alzò gli occhi al cielo e si asciugò le lacrime , sperando che lei non avesse visto le sue lacrime. Gaia si fortificava ancora di più quando vedeva le persone piangere , era una ragazza cattiva e perfida poiché era stata viziata fin da piccola dai suoi genitori , ed era abituata ad ottenere tutto quello che voleva. E Mirta per lei era soltanto una povera ragazzina di Forcella, che era nata nel posto sbagliato , invece lei era stata fortunata.
Aveva tutto dalla vita.
Una villa , una macchina costosa , e la bellezza. Ma Gaia non aveva mai messo una cosa in conto , la cosa più preziosa che non aveva mai avuto nella vita: l'amore di una famiglia o semplicemente l'amore di un ragazzo.

<<Stai piangendo perché nessun ragazzo ti vuole , e sei ancora vergine?>> Gaia la guardò con un sorrisetto cattivo , Mirta alzò il viso e la guardò stringendo i pugni.

<<Cosa vuoi?>> sussurró Mirta cercando di cacciare indietro le lacrime , ma non per quello che gli aveva detto lei , pensava ancora a quello che Ciro aveva fatto.

<<Dai non stare così , purtroppo c'è chi ha la bellezza nella vita. E tu sei prova di quella , forse per questo sei ancora una verginella>>Mirta si morse il labbro inferiore , mentirebbe se dicesse che le sue parole non gli avevano fatto male , ma non avrebbe mai pianto davanti a lei , Mirta non era così e non lo sarebbe mai stata.

Il filo rosso\\Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora