________
Finalmente dopo sei ore di scuola Mirta tirò un sospiro di sollievo quando sentí la campanella dell'istituto suonare , si alzò dal suo bancone sistemando la cartella prima di uscire dalla classe insieme a Emma.
Le due ragazze si salutarono con un bacio sulla guancia prima di dividersi , Mirta con la cartella sulle spalle andò verso il suo quartiere: Forcella.
Attraversò quei vicoli stretti mentre i motorini sfrecciavano dall'altro lato della strada , nonostante fossero ancora agli inizi di novembre , a Napoli nell'aria si sentiva già l'aria delle festività natalizie, alcuni negozino avevano già appeso fuori gli addobbi natalizi che Mirta adorava tantissimo.
Dopo pochi minuti arrivò nella sua umile dimora, quando entrò in casa sentí i rumori delle padelle che provenivano dalla cucina , segno che sua madre si era messa ai fornelli.
<<Ciao mamma>>
La ragazza entrò in cucina appoggiando la cartella sul pavimento contro alla parete , la donna appena sentí la voce dolce di sua figlia si girò e la guardò con un piccolo sorriso , si avvicinò a sua figlia e le lasció un dolce bacio sulla fronte.
<<Ciao tesoro. Il pranzo é pronto>>
Disse sua madre appoggiando i piatti già sulla tavola , a Mirta gli venne l'acquolina in bocca quando vide che sua madre aveva preparato la pasta al forno.
La ragazza si sedette a tavola insieme a sua madre e a sua sorella , iniziarono a mangiare e a parlare del più e del meno.
<<Come é andata a scuola? Dovevi fare il compito di italiano giusto?>>
Sua madre la guardò mentre tagliava la pasta alla piccola Giorgia.<<É andato tutto bene, non era poi così difficile>>
Disse la ragazza mentre si versava dell'acqua nel bicchiere di vetro , sua madre annuì guardandola con un piccolo sorriso e riprese a mangiare.
<<Te l'ho chiesto perché ieri non ti ho visto nemmeno per sbaglio a prendere il libro di italiano. Cos'hai scritto nel compito? Il libro che stai leggendo?>>
La madre la guardò con uno sguardo serio ma non riuscì ad essere seria quando vide un sorrisetto furbo sulle labbra di sua figlia , la guardò anche lei con un piccolo sorriso prima di scuotere la testa.
<<Dai mamma , sei molto più bella quando non ti arrabbi>>
Mirta le fece un occhiolino, e sua madre scoppió a ridere quando si rese conto che Mirta cercava di raggirarla con i complimenti.
<<Sei un adulatrice>>
La madre la guardò con un piccolo sorriso prima di scuotere la testa , una volta finito di pranzare Mirta si alzò dalla tavola e andò in camera sua prese.
Prese il suo vecchio libro di storia e lo appoggiò sulla scrivania , si sedette sulla sedia girevole, prese le sue lenti della vista nere e se le portó agli occhi , iniziò a leggere la prima pagina del libro prima di iniziare a ripetere nella sua mente.Finalmente finí tutti i compiti verso le sette di sera , chiuse il libro di storia togliendo gli occhiali da viso , si appoggiò con la schiena contro alla spalliera della sedia rosa e si stropicciò gli occhi stanchi.
Si alzò dalla sedia buttandosi a peso morto sul letto , chiuse gli occhi ma prima che potesse addormentarsi sentí la porta della sua camera aprirsi.
<<Mirta puoi andare a sostituire tuo padre in libreria. Deve andare con Giorgia dalla nonna>>
Disse la madre mentre metteva il giubbotto a sua figlia minore, Mirta si alzò dal letto immediatamente, amava passare nel tempo nella libreria e trovare dei libri nuovo da leggere , quando era piccola nella libreria di famiglia passava le giornate intere a leggere e a perdersi in quelle pagine che profumavano di carta nuova.
<<Certo mamma>>
Mirta si alzò dal letto prendendo il primo giubbotto che trovó nell'armadio , lo indossò e si sistemò i capelli velocemente davanti allo specchio.
<<Andiamo Gió>>
Prese sua sorella minore per mano e si incamminarono verso la porta d'ingresso.
<<State attente , e camminata sempre sopra al marciapiede>>
La raccomandó sua madre mentre gli apriva la porta d'ingresso , Mirta annuì dicendogli di non doversi preoccupare prima di scendere le scale con la sua sorellina.
Quando uscì fuori dal portone vide che era già buio pesto , in effetti erano le otto di sera ed erano in pieno autunno.
Le due sorelle iniziarono a camminare per i vicoli stretti del loro quartiere finché non arrivarono vicino alla libreria Esposito , la libreria antica che aveva sempre ereditato la famiglia di sua madre.
<<Papà?>>
Mirta richiamó suo padre quando spinse la porta in legno della libreria , la piccola Giorgia iniziò a saltellare nella libreria alla ricerca di suo padre , e quando lo trovarono lui stava indossando il giubbotto.
<<Mirta noi andiamo dalla nonna. Se vengono i clienti sai quello che devi fare>>
Disse suo padre guardandola con uno sguardo serio , la ragazza annuì prima di andarsi a mettere dietro al bancone.
<<Per la chiusura del negozio vengo>>
Valerio prese la piccola Giorgia in braccio prima di uscire dalla libreria , Mirta sbuffó e si alzò dallo sgabello in legno su cui era seduta.
Iniziò a gironzolare per la libreria toccando ogni libro che passava sotto le sue dita. Questa libreria per lei era il suo mondo perfetto , sarebbe voluta rimanere ore e ore nella libreria a leggere ogni libro che i suoi occhi vedevano , amava sfogliare quelle pagine bianche e perdersi nelle emozioni e nei sentimenti dei protagonisti , e ogni volta si immedesimava in loro.
E a volte mentre era persa nella lettura fantasticava , e immagina di essere lei la protagonista del romanzo e di quell'amore stupendo , che avrebbe tanto voluto incontrare un giorno.
Quando arrivò nel reparto dei libri di romanzo rosa fece un piccolo sorriso , aveva già letto la metà di libri di questo scaffale , e se solo avesse potuto avrebbe letto tutti questi libri in una notte sola.
La sua attenzione venne catturata da un libro viola che si trovava in ordine vicino agli altri libri , la ragazza lo prese e lesse il titolo del libro che aveva appena peso: Colpa delle stelle.
Parlava di due ragazzi , Hazel e Gus , i due ragazzi si conobbero durante un gruppo di sostegno per malati di cancro e si innamorano l'uno dell'altra.
Mirta si incamminò verso il bancone con il libro che aveva appena trovato e che l'affascinava , si sedette sullo sgabello in legno e aprí quel libro che aveva appena scoperto , e che la incuriosiva tantissimo, non vedeva l'ora di leggero e di scappare nel mondo di questi due nuovi protagonisti che aveva scoperto. Per questo amava la libreria che possedeva la sua famiglia , ogni volta che veniva si metteva sempre alla ricerca di nuovi libri , e quando trovava un libro che la incuriosiva lo apriva e lo leggeva con passione , perdendosi in quelle pagine profumate di nuovo.
STAI LEGGENDO
Il filo rosso\\Ciro Ricci
RomanceOgnuno di noi nasce con un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona a cui siamo destinati per l'eternità: il grande amore , l'anima gemella. Mirta&Ciro