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Mirco e Mirta erano stati richiamati dalla preside , la ragazza era nervosa e aveva paura che Mirco avrebbe detto tutta la verità alla preside , ma per fortuna il ragazzo era stato spaventato dal giovane Ricci e per questo che non avrebbe detto niente.
La ragazza continuava a mangiucchiarsi le unghie nervosa, sperando che Mirco non si sarebbe lasciato uscire il nome di Ciro dalla bocca.
<<Mirco , mi dici quello che ti é successo?>>la preside guardò prima Mirta e poi Mirco , la ragazza iniziò a muovere freneticamente la gamba. Mirco avrebbe voluto dire tutta la verità, insomma non è da tutti i giorni che un ragazzo ti picchi fuori scuola , ma aveva anche paura di parlare perché aveva capito chi fosse qual ragazzo, e non ci credeva che una ragazza come Mirta si stava sentendo con il giovane Ricci. Quel ragazzo era la feccia di tutta Napoli , lui e la sua famiglia e Mirta non c'entrava niente con loro.<<Preside ve l'ho già detto , sono caduto per le scale>> disse Mirco con voce sicura sperando che la preside non avrebbe obiettato ancora , era stanco di dire sempre la stessa cosa ma soprattutto era stanco di mentire e di coprire quel bastardo che gli aveva rotto il naso.
<<Mirta sta dicendo la verità il tuo compagno di classe?>> disse la preside guardando la ragazza con un'espressione severa , Mirta si morse il labbro inferiore e abbassò il viso mentre gli occhi le si fecero lucidi. Gli era dispiaciuto per Mirco, ma allo stesso tempo non poteva dire il nome di Ciro , del suo Ciro.
La ragazza annuì lentamente ma senza guardare in faccia la preside , la donna fece un lungo sospiro prima di appoggiare la schiena contro alla spalliera della poltrona.
<<Voglio sentirtelo dire Mirta. Lo sai che la violenza in questo istituto non mi é mai piaciuta>> Mirta alzò il viso e guardò la donna negli occhi<<Mirco dice la verità ,é caduto per le scale>> disse la ragazza cercando di essere il più convincente possibile , Mirco si girò di scatto e guardò Mirta con un sopracciglio alzato e un'espressione piena di delusione. Non ci credeva che Mirta stava difendo quel delinquente , pensava che avrebbe detto la verità e invece l'aveva coperto.
<<Potete andare>> la preside guardò i due ragazzi prima di fare un cenno di testa indicando l'uscita , Mirta si alzò dalla sedia prima di uscire dallo studio della preside.
Uscì fuori dall'istituto e si incamminò verso casa sua , camminava velocemente mentre pensava ancora quello che era successo.
Sapeva benissimo che aveva sbagliato a coprire il giovane Ricci , ma non poteva fare altro.Quando arrivò a casa sua vide già i suoi genitori a tavola , Mirta li salutò e senza nemmeno mangiare si andò a chiudere in camera sua. Prese i fiori che gli aveva mandato il giovane Ricci e li annusò mentre una lacrima scese lenta sulla sua guancia.
Gli mancava, Dio se gli mancava.
Gli mancava tutto di lui.Gli mancavano i suoi baci , le sue braccia che la stringevano forte al suo petto. Gli mancavano i suoi occhi neri che la guardavano innamorati.
In questo momento avrebbe voluto le sue braccia intorno a lei , lui era l'unico che la faceva sentire al sicuro ma tutto quello che stavano avendo non poteva continuare.
Il loro era un amore impossibile. Un amore che li avrebbe consumati fino all'osso.
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Il filo rosso\\Ciro Ricci
RomansaOgnuno di noi nasce con un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona a cui siamo destinati per l'eternità: il grande amore , l'anima gemella. Mirta&Ciro