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Mirta aveva appoggiato la schiena contro le piastrelle gelide del bagno , nella sua testa continuava ad avere quella scena agghiacciante che le aveva fatto ribaltare lo stomaco.
Si sentiva impotente e spaventata , ma soprattutto si sentiva complice di un omicidio.
Lei che non aveva mai fatto del male nemmeno ad una mosca , lei che era una ragazza dolce e innocente ora era diventata una complice di un assassino. Le lacrime scendevano lente sulla sua guancia paffuta , non riusciva a smettere di pensare a quello che era successo , aveva bisogno di alzarsi da terra e scappare , scappare più veloce da questa casa e da lui. Ma non riusciva ad alzarsi per raggiungere la porta d'ingresso , aveva le gambe tremanti mentre il suo cuore sembrava volesse scoppiare da un momento all'altro.<<Mirta , amore mio>> la ragazza si congeló quando sentí la sua voce profonda , alzò il viso e lo guardò così bello ma anche macchiato di sangue , del suo stesso sangue. Perché lui aveva ucciso suo zio , il fratello di suo padre e questo rendeva ancora più agghiacciante l'omicidio.
Mirta lo guardò con le lacrime agli occhi e tremante , la maglietta bianca della Versace di Ciro ere macchiata di sangue e metà del suo viso era macchiato da tantissime goccioline di sangue.
<<Vattene via! Vattene!>> urlò Mirta come un pazza, aveva chiuso gli occhi velocemente per no guardarlo in faccia. Non riusciva a guardarlo in faccia , lui aveva ucciso una persona e questo lo può fare solo chi ha il male dentro.
Forse lei si era solo illusa , forse lui non poteva essere salvato.
Lei non poteva fare niente per salvarlo , per tirarlo fuori da quel fosso in cui era caduto Ciro , perché lui era caduto dentro fino al collo e lei era troppo debole per aiutarlo.Nel bagno entrò Mariarca e appena vide Mirta in quello stato la guardò con uno sguardo dispiaciuto , la ragazza era appoggiata contro le piastrelle del bagno , aveva le ginocchia al petto e piangeva e singhiozzava , Mariarca sapeva benissimo cosa stesse provando in quel momento Mirta perché lo aveva passato prima lei.
Stava provando amarezza , delusione , delusione perché il ragazzo che amava aveva compiuto un atto crudele. Ma era delusa anche con sé stessa , perché non stava riuscendo a salvare il ragazzo che amava.
Mariarca voleva salvare con tutta sé stessa suo marito da quel sistema che ti prosciugava anche l'anima, ma non ci era riuscita perché suo marito era morto a causa di questa maledetta vita che conduceva. E non voleva che suo figlio passasse il resto della sua vita in carcere , o peggio che passasse tutta la sua vita in una tomba. Lei sperava davvero che Mirta , che almeno lei , lo avrebbe salvato.
Mariarca si avvicinò alla ragazza lentamente , si mise seduta accanto a lei e gli accarezzò i capelli delicatamente, gli alzò il viso e vide che Mirta aveva gli occhi rossi e gonfi dal pianto.
<<Lo so che ora ti senti delusa , e forse ti senti anche una fallita. Ma quell'uomo non era brava , mi voleva fare del male>> Mariarca gli accarezzò delicatamente la guancia , e la guardò come se fosse sua figlia , come se stesse consolando sua figlia adolescente che stava avendo le sue prime delusioni.
Per Mirta non c'era nessuna giustificazione a un omicidio , Ciro doveva solamente ferire quell'uomo per poi andare dalla polizia e invece l'aveva colpito senza pietà , come se quell'uomo non fosse un essere umano ma carne da macello.
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Il filo rosso\\Ciro Ricci
RomanceOgnuno di noi nasce con un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona a cui siamo destinati per l'eternità: il grande amore , l'anima gemella. Mirta&Ciro