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Fuori aveva iniziato a nevicare quando jisung uscì dal centro commerciale con svariate buste tra le mani e il portafoglio vuoto

Le caricò in macchina velocemente per poi salire in macchina e controllare l'orario

Ci aveva impiegato giusto 5 minuti in più rispetto alle due ore previste, ma niente di drastico

Fortunatamente aveva salvato del tempo comprando regali che già sapeva di voler prendere prima di perdere ogni singolo neurone per cercare di capire cosa potrebbe piacere al maggiore

Accese il motore, guidando verso la casa di riposo che raggiunse in una decina di minuti per colpa della neve che impediva di vedere la strada chiaramente

Però la neve non gli impedì di vedere l'ambulanza parcheggiata proprio davanti all'edificio

« dicono che non arriverà a Natale »

Le parole di Minho si ripetettero nella sua mente

Parcheggió la macchina senza pensarci, iniziando a correre verso l'entrata

Quando entrò non trovò come il solito minju ad accoglierlo, e sentì una commozione generale in fondo al corridoio

Proprio davanti alla porta della nonna di Minho

Riconobbe il lontano piangere del maggiore in mezzo secondo, iniziando a correre facendosi strada tra i vari pazienti e collaboratori della casa di riposo

Tra le varie proteste di questi riuscì ad arrivare alla porta, riuscendo a vedere cosa stesse succedendo nella stanza

Minju stava cercando di tenere fermo Minho, che si stava dimenando per cercare di avvicinarsi a sua nonna mentre dei paramedici usavano un defibrillatore sull'anziana, nel mentre iniettandole chissà che cosa per cercare di farle recuperare i sensi

« Jisung aiutami per favore»

Lo implorò minju appena lo vide, e jisung non se lo fece ripetere due volte

Si avvicinò al maggiore, afferrando le sue braccia - poco sotto le spalle - e guardandolo in viso

« Minho, guardami, per favore »

Disse cercando di fare contatto visivo con il maggiore, che continuava a spostare il capo per guardare sua nonna ormai agli ultimi atti della sua vita

« hyung guarda me! »

Alzò la voce, sentendo gli occhi iniziare a pizzicare nel vedere Minho in quello stato

Gli afferrò il viso, e finalmente Minho lo guardò negli occhi

Il continuo dimenarsi del maggiore finì, e guardò le iridi castane del biondo mentre le lacrime scendevano copiose

Il suono del defibrillatore, il vociferare delle persone appostate nel corridoio e il pianto di Minho riempirono il silenzio nella stanza, e dopo un ultimo tentativo, i paramedici si arresero

Minho lo guardò scuotendo la testa, spostando poi lo sguardo sul corpo senza vita di sua nonna nel letto

« ora del decesso: 17:35 »

Disse uno dei paramedici con tono sconfitto, e Minho come una granata che cadeva a terra, esplose in un doloroso pianto

Minju e jisung si guardarono a vicenda, le guance di entrambi bagnate dalle lacrime

Gli uomini in divisa sanitaria uscirono dalla stanza in silenzio, portando con loro l'ormai cadavere

« No!»

Urlò Minho cercando di seguirli, ma minju chiuse la porta prima che potesse farlo, placcandosi davanti ad essa

« spostati Minju »

Disse puntandole un dito contro, lei rimase impassibile

« spostati ho detto!»

Urlò con voce rotta, jisung gli afferrò un braccio

« min-»« lasciami!»

Scansò il minore bruscamente, passandosi velocemente il dorso della mano sul viso per asciugarlo

« minju spostati! Devo vederla »

Urlò di nuovo, era fuori di sé

« non lo farò »

Disse la corvina trattenendo un singhiozzo

Minho a questo punto era fumante dalla rabbia

« ho detto fammi uscire ! »

Disse afferrando un vaso dal comodino accanto al letto su cui fino a poco fa giaceva sua nonna per poi alzare il braccio

« Minho no!»

Urlò jisung afferrandogli il polso, fermandolo

Il maggiore cercò di liberarsi dalla stretta

« lasciami andare jisung. Devo vederla, sta solo dormendo ne sono certo »

Disse cercando di convincere se stesso

Il biondo scosse il capo, incontrando lo sguardo del maggiore

« è morta Min »

Sussurrò, e Minho raggiunse il suo punto di rottura, sentendo il corpo indebolirsi e cadendo a terra insieme al vaso nella sua stretta, che si disintegrò in mille pezzi

Il pavimento si macchiò con l'acqua che era in esso, e i fiori che Minho aveva portato a sua nonna il giorno prima rotolarono qualche centimetro più in là

Jisung lo seguì, preoccupato che il maggiore si procurasse ferite per via dei frammenti di ceramica

Minho pianse a pieni polmoni come se non ci fosse un domani, la sua figura tremante ad ogni rotto singhiozzo

Jisung lo avvolse in un abbraccio, ignorando le sue di lacrime

Accarezzò il capo del maggiore mentre piangeva sul suo petto, stringendo il tessuto del suo cappotto dietro la schiena

« sono da solo adesso »

Disse tra i singhiozzi, stringendo e tirando il cappotto color cammello del biondo che scosse il capo per poi premere il mento sulla cute del maggiore

« no min, ci sono io ricordi? »

Tirò su con il naso, passando le dita tra le ciocche argento

« non sarò mai come tua nonna, non potrò mai riempire il vuoto che ha lasciato, ma non sei da solo. Non più. »

Strinse Minho a sé, ignorando i frammenti di ceramica intorno a loro e il vociferare al di fuori della stanza e senza accorgersi che Minju fosse uscita per prendere un po' d'aria fresca

L'unica cosa che importava era Minho



Alone ◇ MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora