Quei lunghi e noiosi sette giorni furono un impresa per jisung
Le ore sembravano passare sempre più lentamente, sia a lavoro che a casa
Non ebbe molto tempo per pensare e organizzare meglio ciò che aveva in mente di fare per sorprendere il maggiore, a parte un pomeriggio
Quello del compleanno di Jeongin, che Minho passò fuori casa con i suoi colleghi
Jisung era fiero di quanto lontano fosse arrivato il maggiore, la sua paura di parlare con persone nuove stava pian piano scomparendo e non poteva che essere anche fiero di se stesso per essere stato parte del suo cambiamento
Minho stava davvero riprendendo le redini della sua vita in mano
Sorrise al pensiero, distraendosi un attimo dal suo continuo torturare il suo pollice strappando le pellicine
Era seduto a tavola, con la cena preparata da lui stesso in caldo e il tavolo apparecchiato come si deve con un piccolo vaso al centro contenente due rose
Le aveva prese quella mattina e messe subito in un vaso, ansioso per ciò che quella serata gli avrebbe portato
E ora che era sera e stava aspettando il ritorno di Minho da lavoro, la sua ansia non era che aumentata
Voleva che tutto andasse perfettamente
Aveva letteralmente supplicato il suo capo per farsi dare un giorno libero, e quando riuscì a convincerlo quasi pianse dalla gioia
Però l'uomo nonostante fosse restìo a dargli la giornata libera, gli diede una pacca sulla spalla
" Falla sentire la donna più speciale del mondo "
E jisung annuì
" Farò di meglio. Lo renderò l'uomo più felice del mondo "
E il suo capo si limitò a sorridergli, congedandolo con un ultimo in bocca al lupo
Era severo, ma era un brav'uomo dopotutto
Si portò il pollice alla bocca, iniziando a mordicchiare l'unghia che si ruppe sotto la forza dei denti del biondo
Il suo sguardo era fisso sulla candela accanto al piccolo vaso di fiori, fissando la fiamma come se fosse la cosa più interessante del mondo
Puntò il peso della gamba sinistra sulle dita dei piedi, iniziando a far tremare la gamba su e giù cercando di alleviare l'ansia
Perché era così nervoso?
Alla fine non doveva fare niente di scandaloso, solo dichiarare i suoi sentimenti ormai già noti per voler mettere un etichetta ufficiale alla loro relazione
Eppure sentiva lo stomaco chiudersi per il panico
Saltò -letteralmente- sul posto quando sentì la porta d'ingresso aprirsi, ricomponendosi freneticamente e sistemandosi una ciocca di capelli uscita fuori posto per colpa del suo sussulto
Non che si fosse agghindato, era vestito con una semplice t-shirt bianca e dei jeans e si era sistemato i capelli
Forse si era anche leggermente truccato, ma - ribadisco - leggermente
Sentí il suono di passi avvicinarsi sempre di più, fin quando Minho non so affacciò dalla porta della cucina
Rimase sorpreso vedendo la tavola preparata e jisung sorridergli nervosamente
« ben tornato »
Disse torturando ancora il suo povero pollice
Minho si avvicinò alla tavola, osservando ogni dettaglio su essa
« e questo? »
Chiese non riuscendo a trattenere il sorriso che si dipinse sulle sue labbra
« niente di che... Volevo farti una sorpresa »
Minho lo guardò, contagiandolo con il suo sorriso
Infatti il minore gli rivolse il più dolce dei sorrisi
« beh anche io a dire la verità ti ho fatto un piccolo regalo »
Disse facendo un piccolo cenno con la mano, dicendogli di aspettare mentre si allontanava dalla cucina
E jisung lo ascoltò, guardando il maggiore varcare la soglia della cucina poco dopo con un bouquet di rose in mano
Il minore gli rivolse un sorriso malato d'amore , osservando il bouquet tanto stupendo quanto delicato
Afferrò i fiori, affondando il naso tra i petali per sentirne l'odore
« grazie »
Disse quasi affogando nelle pupille del maggiore, che si avvicinò per stampargli un bacio sulla fronte
« avrei preso i nostri fiori, ma qualsiasi fioraio era pieno zeppo di rose »
Jisung sentì il cuore perdere un battito
I loro fiori
Proprio così
« non fa niente, anche io ti avrei voluto prendere i nostri fiori, ma mi sono dovuto accontentare di quello »
Disse puntando il vaso usato come centrotavola
Minho sorrise
« ci sediamo? Ho abbastanza fame »
Senza dire altro presero posto a tavola, uno davanti all'altro
Senza che prima jisung mettesse a tavola la cena da lui preparata
« ho fatto del mio meglio, quindi se fa schifo almeno fa finta che ti piaccia »
Si giustificò preventivamente, facendo ridacchiare il maggiore
Ora entrambi avevano davanti il piatto di pasta fumante
Minho ci si avventó senza esitazione, prendendo un boccone impaziente di riempire il suo stomaco vuoto
Jisung lo guardò con ansia, sperando in una reazione positiva
Quando gli occhi del maggiore si illuminarono e prese un altro boccone, jisung tirò un sospiro di sollievo, iniziando a mangiare anche lui
E in effetti si, era buona
E finalmente jisung poté sbarrare una cosa dalla lista con un sorriso soddisfatto in viso
Quella sera sarebbe andata per il meglio, se lo sentiva
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Alone ◇ Minsung
FanfictionDAL TESTO: « te'ho già detto ieri, non succederà. Sarò al tuo fianco e sarò qualsiasi cosa tu voglia che io sia. Un amico, un fratello, una spalla su cui piangere... Ma ci sarò » Minho si voltò, incontrando le pupille di jisung « promesso? » « pro...