« lo so, avrei dovuto almeno avvertirlo che era peggiorata, ma davvero non me la sentivo di dirgli che sua nonna sta per morire »
Disse Minju, seduta accanto a jisung su uno dei divanetti nella casa di cura
Quando uscì dalla stanza lasciando nonna e nipote da soli raggiunse la zona dove i pazienti si svagavano, partite a carte, guardare la TV, cose del genere
E il caso volle che Minju fosse lì, ad aiutare un anziano a prendere posto sulla poltrona, quando lo vide
Si avvicinò, chiedendo cosa fosse successo, e presero posto sui divanetti mentre jisung le spiegava
« non ti biasimo, non ci sarei riuscito neanche io. Vorrei non aver mai visto il modo in cui la sua espressione è cambiata quando gliel'ha detto »
« posso solo immaginare... Poverino. Veniva qui quasi ogni giorno sai?»
Jisung si voltò verso la ragazza, aspettando che continuasse
« sua nonna arrivò qui all'incirca due anni fa, io ero appena stata assunta. Lei fu la mia prima paziente, è una donna che sa sempre cosa dire, sa farti ridere anche nelle situazioni più scomode »
Sorrise
« è tra le più dolci signore che io abbia mai conosciuto, se non la prima. Non dimenticherò mai tutte le storie che mi raccontava mentre la accudivo. Mi parlava spesso di suo nipote e spesso e volentieri mi diceva di quanto gli voleva bene, raccontandomi poi qualche piccola storia su di lui, alcune imbarazzanti, ma Minho non lo deve sapere »
Minju e jisung ridacchiarono
« manterrò il segreto »
Disse Jisung, facendo il gesto di chiudersi la bocca con una cerniera
« quando iniziò a visitarla veniva più volte alla settimana, tant'è che pensai che davvero non avesse un lavoro come diceva, ma si notava che quel poveretto era sotto una tonnellata di stress. Tra una cosa e l'altra ci siamo conosciuti »
« non siete cugini? »
« si, ma da parte di suo padre. Diciamo che la famiglia Lee ha avuto molti scontri che hanno portato al disgregamento della famiglia stessa. Alcuni cambiarono persino cognome, come mio padre. Non conosco molti dei miei parenti. È complicato da spiegare »
« no no, ho capito. »
La rassicurò
« non ho mai capito le problematiche che hanno portato alla distruzione della famiglia, ma quello che se l'è vista brutta è stato sicuramente Minho. Suo padre non è esattamente... Gentile, e puoi immaginare sua moglie. Mio padre mi raccontò che all'inizio non volevano averlo, stavano per metterlo in orfanotrofio quando papà si propose per prenderlo con sé, e pur di non farlo decisero di crescerlo »
« non mi aveva mai detto niente del suo passato... Non immaginavo fosse così »
Disse Jisung sorpreso da ciò che aveva appena sentito
« pensavo ti avesse detto qualcosa, vi ho visti molto vicini »
Il biondo scosse la testa
« non per fare supposizioni, ma non siete... Una coppia? »
« oh no no no, siamo solo amici »
Rispose immediatamente, agitando le mani
Minju alzò un sopracciglio
« come vuoi, vediamo se me lo dirai di nuovo la prossima volta »
Disse incrociando le braccia al petto
Prima che jisung potesse rispondere, videro Minho camminare nel corridoio, diretto alla hall
Entrambi scattarono in piedi, seguendo il maggiore
« Minho! »
Lo chiamò jisung, placcandosi davanti a lui
Aveva il viso bagnato dalle lacrime, un espressione distrutta dipinta su di esso
« hyung... »
Gli asciugò le lacrime, e Minho alzò lo sguardo, incontrando quello del biondo, che inclinò il capo rivolgendogli un piccolo sorriso
« andiamo a casa per favore »
Sussurrò con la voce spezzata, quasi supplicando il minore, che annuì
Jisung si voltò verso Minju, ancora dietro Minho, e le rivolse un piccolo saluto prima di accompagnare il maggiore alla sua auto
Il viaggio verso casa fu silenzioso, e jisung aveva paura per il maggiore
Non voleva che si tenesse dentro tutto quanto, non gli faceva bene, non quando le emozioni da incamerare erano così forti
Arrivarono a casa, e Minho si sedette sul divano, fissando il vuoto
Jisung prese posto accanto a lui, guardandolo dispiaciuto
Gli spostò i capelli dal viso, aspettando e sperando che il maggiore parlasse
« puoi sfogarti con me »
Sussurrò, quasi avendo paura che se parlasse ad alta voce il maggiore si spaventasse
Voleva che il maggiore si sentisse al sicuro con lui, che non vedesse qualcuno che lo giudicasse in lui
Che si aprisse e scaricasse alcune delle sue preoccupazioni su di lui
Minho guardò il biondo, labbro inferiore tremante
« non voglio perdere anche lei »
Ammise, singhiozzando poco dopo
« è l'unica che mi ha dimostrato di tenerci davvero a me, è la nonna migliore che avessi mai potuto desiderare »
Prese un respiro profondo, cercando di calmarsi
« era sempre pronta ad ascoltarmi, ogni volta mi presentavo alla sua porta in lacrime e lei mi offriva uno dei suoi dolci appena fatti e una spalla su cui piangere »
Si asciugò una guancia
« non se lo merita. Perché il mondo ha deciso di punirla con una malattia del genere? Sono sempre le persone migliori che se la vedono peggio »
Alzò la voce stringendo i pugni
« non è giusto. Non se lo merita. Non può morire così. Non può lasciarmi da solo. Non posso... »
La sua voce divenne sempre più debole verso la fine della frase, fin quando non sentì le corde vocali bloccarsi per poi esplodere in una serie di singhiozzi
Jisung non esitò ad abbracciarlo, stringendolo forte a sé
« non sarai solo,ci sono io adesso »
Disse passando le dita tra le ciocche argento di Minho
« anche tu non meriti quello che hai vissuto. La storia dei tuoi genitori, dal quasi abbandono allo sfratto. La solitudine, le prese in giro e tua nonna. Neanche tu meriti quello che ti è successo, nonostante io non sappia tutto, so che posso dirlo »
Minho non fece domande sul perché e sul come sapesse del "quasi abbandono", cercando semplicemente conforto tra le sue braccia
« non sarai solo»
Ripeté
« mi incollerò a te se serve »
Sdrammatizzó, riuscendo a far ridacchiare il maggiore, che strinse la presa sui fianchi del biondo
Jisung, recependo il messaggio, avvicinò ancora di più la sua figura a sé, facendo sedere Minho sulle sue gambe
Sembra un bambino
Pensò jisung sorridendo, poggiando la sua testa su quella di Minho
« grazie »
Disse tirando su con il naso
« di niente bimbo »

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Alone ◇ Minsung
FanfictionDAL TESTO: « te'ho già detto ieri, non succederà. Sarò al tuo fianco e sarò qualsiasi cosa tu voglia che io sia. Un amico, un fratello, una spalla su cui piangere... Ma ci sarò » Minho si voltò, incontrando le pupille di jisung « promesso? » « pro...