36-

297 40 2
                                        

« jeongin non ho capito nulla »

Disse Chan scuotendo la testa confuso

Il minore sospirò

« potevi almeno fermarmi prima che finissi di spiegare tutto »

Si lamentò

« ho detto che ho intenzione di porre fine alle voci che girano sul conto di Minho Hyung »

« Lee?»

« si seungmin. Lee. »

Si creò un breve silenzio

« e come? »

« semplice, Chan. »

Disse indicando il maggiore

« io? »

Chiese il più grande puntandosi un dito contro

« si, tu. Sei il nipote del capo, è logico che ti ascolteranno »

« cosa dovrei fare? Recitare la parte del figlio di papà che intimorisce tutti con l'abuso di potere? »

« allora vedi che avevi capito quando l'ho spiegato la prima volta? »

Seungmin ridacchiò

« scusa, ma come puoi far recitare quella parte a Chan? Si sente in colpa se per sbaglio ti sfiora una spalla mentre cammina »

Chiese divertito

« scusa se sono un essere umano decente »

Controbatté il maggiore

« ok ok, finitela voi due, state perdendo il filo del discorso. Stavo solo scherzando »

Disse Jeongin calmando i suoi amici

« qual'era il filo comunque? »

Jeongin emise un lamento

« basta. Andiamo a lavoro e farete ciò che vi dico, niente domande. »

Disse accantonando l'idea di spiegare tutto nei dettagli ai due ragazzi, alzandosi e dirigendosi dentro il ristorante, seguito dai due castani

Dalla sua piccola chiacchierata con jeongin il ragazzo si era davvero tenuto a distanza

Però almeno non gli rivolgeva più occhiatacce

Un paio di occhi in meno di cui preoccuparsi, ottimo

Negli ultimi giorni però le cose con il resto delle persone con cui lavorava non erano cambiate per niente

Ormai ci aveva fatto l'abitudine, stava iniziando a sentire gli sguardi scivolargli addosso senza fargli nessun effetto

Non sanno niente di me, perché dovrei logorarmi per delle voci che creano solo per avere un passatempo tra la cucina e i tavoli ?

E in effetti la voce nella mente di Minho aveva ragione, era completamente inutile

Il suo confronto con jeongin gli aveva aperto gli occhi

Nel suo posto di lavoro nessuno sapeva davvero chi fosse, e se non erano interessati beh ci perdevano loro

O almeno questo è ciò che gli ha detto jisung durante il viaggio verso casa dopo aver parlato con jeongin

Ricorda jisung parlare al ragazzo in modo pacato ma autoritario, severo e secco

Era decisamente rimasto incantato, chiedendosi chi fosse il vero han jisung quando il ragazzo avvicinandosi alla macchina gli rivolse un tenero sorriso

Alone ◇ MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora