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Minho odiava gli ospedali

Avevano quella puzza sgradevole che ti arrecava sconforto nel secondo in cui la sentivi

E poi poche erano le volte che entravi in un ospedale per qualcosa di buono

I dottori tralaltro erano antipatici -la maggior parte- e di certo il medico che stava controllando Minho adesso non era un eccezione

Quando finalmente il ragazzo poté rimettersi il maglioncino non si fece scappare l'occasione per lanciare un occhiataccia all'uomo davanti a sé

Non lo sopportava, eppure non gli aveva fatto sostanzialmente niente

Era antipatia a pelle, e Minho si fidava dei suoi istinti

« bene signorino Lee, sembra che sei guarito. Puoi tornare a casa, ma non sforzarti ancora troppo, un movimento troppo drastico potrebbe causare una nuova lesione »

Sentita la diagnosi e dati i saluti formali del caso, finalmente mise piede fuori dall'ospedale, trovando jisung seduto su un muretto con una sigaretta tra le labbra mentre scriveva sul telefono

Ignorò il modo in cui il suo cuore accelerò per un paio di secondi, continuando a camminare rendendo la sua presenza nota al minore, che alzò il capo e tolse la sigaretta dalle labbra

« allora? »

Chiese buttando fuori del fumo

Dall'altro lato, giusto per non dare fastidio a Minho

« sono come nuovo »

Disse dandosi due pacche sul petto, facendo ridacchiare il minore

« è finito il periodo di pacchia allora »

« non mi ci far pensare, se il mio capo non mi licenzierà quando mi presenterò da lui mi considererò l'uomo più fortunato del mondo »

« non può essere così male come dici, avevi una costola fratturata di certo non potevi metterti a fare il cameriere in quelle condizioni »

« fidati, non conosci il signor Min. È più severo di quanto sembri »

« immagino di doverti visitare a lavoro allora »

« di certo non ti caccerei via »

Si rivolsero un piccolo sorriso, jisung spense la sigaretta premendola sul muretto per poi buttarla nel secchio lì accanto

Si incamminarono verso la macchina

« dove andiamo? Sembra che stia per ricominciare a nevicare »

Chiese il biondo guardando il cielo

« possiamo passare velocemente dal fioraio? »

« oh? Ok, nessun problema »

Disse entrando in macchina e allacciandosi la cintura

Come promesso guidó verso il fioraio più vicino, seguendo il maggiore nel negozio

Immediatamente l'odore di polline gli riempì i polmoni

Minho si avvicinò deciso al bancone

« un bouquet di girasoli grazie »

La donna dall'altra parte del bancone annuì, allontanandosi per prendere quanto servisse

Jisung nel mentre passeggiava per il negozio, ammirando tutti i fiori, fermandosi davanti a dei gladioli

« ti piacciono?»

Chiese Minho, fermandosi accanto al biondo che annuì

« sai qual'è il loro significato?»

Disse, guardando Minho che scosse la testa

Alone ◇ MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora