« per ora credo abbiamo finito »
Disse changbin mettendo a posto gli ultimi documenti
« era ora. Ho un buco allo stomaco »
Disse hyunjin sentendo il suo stomaco brontolare
« e io devo scappare, Minho finirà tra poco »
Disse jisung, prendendo dall'appendiabiti il cappotto e la sciarpa
« a proposito, dopo Capodanno non vi siete davvero baciati più? »
Chiese Felix alzando le sopracciglia ammiccante
« non sono fatti tuoi! »
Rispose il biondo infilando il cappotto
« non lo hai visto come è arrivato stamattina? Era un pomodoro con due gambe, palesemente è successo qualcosa prima che venisse qui »
Disse changbin imitando il gesto del biondo che lo fulminò con lo sguardo
« perché devi essere così intelligente in momenti in cui non devi ?»
« stavo solo scherzando ma a quanto pare ci ho preso, ci sei cascato Han »
Gli fece una linguaccia
« la mia vita sentimentale non è affare vostro, se Minho mi ha baciato questa mattina prima di andare a lavoro lasciandomi completamente rintontito nella macchina sono solo fatti miei »
Disse avvolgendo la sciarpa intorno al collo per poi uscire dal posto di lavoro, lasciando il suo gruppetto di amici decisamente divertito dal suo piccolo sketch
« finiranno insieme entro la fine di gennaio »
Disse hyunjin, per poi fare un sorrisetto appena un idea comparve nella sua mente malsana
« facciamo una scommessa »
♡
Quando finalmente mise piede fuori dal ristorante rabbrividì al contatto con l'aria gelida
Stava ancora nevicando, ma per fortuna si era calmato riducendosi ad un lieve nevischio
Rimase davanti alla vetrina del ristorante, coperta dal tetto sporgente, e aspettò che arrivasse jisung
Aveva una certa fame, e non vedeva l'ora di andare a mangiare il suo kimchi jjiggae nel suo locale preferito
Mise le mani in tasca, in cerca del telefono che però non trovò
Sentì il cuore fermarsi
Cercó nell'altra tasca, non trovando nulla
Controllò le tasche dei pantaloni, di nuovo niente
« non dirmi che l'ho perso ... »
Parlò da solo
Avvertì qualcosa toccargli la spalla, o meglio qualcuno
Quando si voltò trovò davanti a sé il ragazzo di prima
« cerchi questo? »
Disse porgendogli il telefono
« si... »
Si assicurò che fosse intatto, tirando un sospiro di sollievo quando non vide neanche un graffio
« lo avevi dimenticato nella stanza del personale »
Spiegò mettendo le mani in tasca per riscaldarle
« grazie... »
« jeongin, Yang Jeongin. E tu sei Minho giusto? »
Il maggiore annuì, non capendo perché gli stesse parlando se fino a poco tempo fa lo evitava come la peste
« scusa se sembro rude ma... Perché stai parlando con me? »
Disse, visibilmente a disagio e in ansia
« oh beh volevo conoscerti per davvero. Sento tutte le voci che girano su di te nel ristorante e sono sicuro che il 90% di queste sia falso, insomma non sembri uno che picchierebbe sua nonna fino a mandarla in ospedale nonostante tu abbia un aria abbastanza intimidatoria »
« quella è una delle voci che girano ? »
Disse stringendo i pugni sentendo nominare sua nonna da uno sconosciuto
« oh... Si »
Disse incerto jeongin, notando come il maggiore si fosse irrigidito
« fammi il favore di non nominare mai più il nome di mia nonna. Non l'avrei sfiorata neanche con un fiore e non sai niente della mia vita. Se vuoi conoscermi per verificare se le voci sono vere e non perché hai un genuino interesse di essere mio amico allora puoi benissimo tornare dai tuoi amici a sparlare di me, tanto di fantasia ne avete, raccontagli che ti ho quasi minacciato di morte visto che ci sei, gli darai del pane per i loro denti cariati »
Disse freddo e diretto, guardando il ragazzo davanti a sé farsi sempre più piccolo man mano che parlava
« no Minho non è come sembr-»
« è Minho Hyung. Ragazzino »
« giusto, scusami, Minho hyung giuro che non è come sembra, non ho mai dato credito alle voci e-»
« non hai mai dato credito alle voci però non ti lasciavi scappare l'occasione per lanciarmi occhiate di fuoco appena ti passavo davanti, vero? Quello lo chiami non dare credito? »
« hyung capisco perché fai così ma fammi spiega-»
« no, non capisci perché faccio così. Non. Lo. Capisci. Non sai nemmeno quanti anni ho eppure pretendi di sapere cose su di me tramite delle voci che hanno iniziato a girare per chissà quale motivo. »
Disse guardandolo con sguardo felino
« ma voglio conoscerti, ho capito che ho sbagliato e voglio rimediare perché-»
« Hey Min »
Entrambi si voltarono verso la figura di jisung, che si stava avvicinando ai due Con un aria tutto fuorché serena al contrario del saluto che aveva rivolto al maggiore
Si affiancò a Minho, scrutando per qualche istante il suo viso notando il disagio e l'ansia nello sguardo del maggiore
Poi portò lo sguardo sul ragazzo davanti a lui, lo stesso che gli aprì la porta quella sera
Serrò la mascella, deglutendo e cercando di calmarsi prima di inveire contro il ragazzo
« sali in macchina, tra due secondi ti raggiungo »
Disse con un tono inaspettatamente dolce e rilassato a Minho, che annuì iniziando ad allontanarsi
Quindi ora rimanevano jisung e Jeongin
« senti, non sono qui a fargli da madre o qualcosa del genere, ma ho sentito abbastanza della vostra conversazione per capire che lo stavi importunando. Quindi gentilmente se vuoi davvero rimediare come sostieni, tieniti a debita distanza e non guardarlo male da lontano, non dare credito alle voci. Portagli rispetto mantenendo un rapporto civile.»
Scandì jisung, con tono deciso e autoritario
« come ti ha già detto, non sai niente di lui e di quello che ha passato, anche per questa storia delle voci. Quindi per favore non rendergli le cose più difficili, sta cercando di andare avanti »
Finito il suo discorso, Jisung rivolse un ultimo sguardo al ragazzo davanti a sé per poi voltarsi e recarsi alla sua auto
Jeongin lo osservò parlare con Minho, molto probabilmente dicendogli parole rassicuranti per poi abbracciarlo e lasciargli un bacio sulla tempia
E il ragazzo a quella scena sentì un bisogno ancora più grande di aggiustare le cose con Minho
Ma gli sarebbe servito l'aiuto di seungmin e Chan
Avrebbe posto fine alle voci, fosse l'ultima cosa che facesse
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Alone ◇ Minsung
FanfictionDAL TESTO: « te'ho già detto ieri, non succederà. Sarò al tuo fianco e sarò qualsiasi cosa tu voglia che io sia. Un amico, un fratello, una spalla su cui piangere... Ma ci sarò » Minho si voltò, incontrando le pupille di jisung « promesso? » « pro...