La prima metà di agosto era, letteralmente volata, i giorni nella mia casetta al mare stavano per terminare e fra qualche settimana anche la tanto esasperante università sarebbe cominciata. La cosa più bella di quest'estate era svegliarmi accanto a lei, Paola aveva il vizio di raggomitolarsi completamente mentre dormiva e questo, per me, aveva un non so ché di dolce e delicato. Diedi una rapida occhiata all'orologio, erano da poco passate le 8 am e fra poco avrei dovuto svegliarla. Oggi sarebbero ritornati sia Sammy che Jeremy, con nostro grande sollievo, visto che ultimamente Monica era intrattabile, con sua grande insistenza mi aveva convinto a far venire Sammy a passare le ultime due settimane con noi. Speravo solo che gli animi tra lei e Paola si fossero un po' calmati, d'altronde era passato del tempo, perché rivangare il passato?
Mentre ero immerso nei miei pensieri, sentii bussare leggermente alla porta della mia stanza, facendo attenzione a non fare rumore mi alzai del letto per andare ad aprire, visto che, durante la notte la porta era, rigorosamente, chiusa a chiave, per ovvi motivi. Aprii la porta e davanti mi trovai una Monica anche lei in punta di piedi, intenta a non fare rumore.
<Buongiorno> bisbigliò.
<Buongiorno> risposi con lo stesso tono.
<L'aereo di Sammy e Jeremy atterra tra un paio d'ore> mi comunicò, la nostra organizzazione non era stata delle migliori, infatti, avevamo chiesto a Jeremy di farci un messaggio quando si sarebbe imbarcato così calcolando le ore di volo e il tempo che ci avremmo messo per arrivare all'aeroporto, saremmo arrivati in orario per l'atterraggio.
<Alla fine hanno deciso di tornare insieme?> domandai.
<Si, tanto più o meno sarebbero arrivati con massimo due giorni di differenza, quindi tanto valeva aspettare un altro giorno e tornare insieme> spiegò.
<Ok, ora sveglio Paola, così possiamo andare> dissi per poi tornare a letto, mi dispiaceva svegliarla, ma era stata lei a insistere per venire con noi all'aeroporto.
<Hey... amore> le sussurrai all'orecchio con l'intento di svegliarla, dopo qualche piccolo lamento, dovuto alla grande mancanza di sonno degli ultimi giorni, aprì gli occhi.
<Buongiorno> disse con un sorriso.
<Buongiorno, è ora di alzarsi pigrona> le dissi dandole una leggera pacca sul sedere.
<Non sono pigrona sei tu che non mi lasci dormire...> borbottò sedendosi in mezzo al letto.
<Quanto ti dispiace!> ribattei ironicamente.
<Non ho detto questo> brontolò.
<Dai alzati andiamo a fare la doccia!> ordinai.
<Dobbiamo farla insieme?> mi domandò confusa.
<Certo così risparmiamo tempo> risposi prendendola tra le braccia per poi portarla in bagno. L'idea di portarla in bagno, per fare la doccia insieme non si rivelò un'idea brillante, infatti, invece di accorciare i tempi li avevamo allungati.
<Possibile che tu non sia mai puntuale?> borbottò Monica salendo in macchina.
<Che barba, non ti lamentare arriveremo in tempo e poi non sarebbe una tragedia arrivare con qualche minuto di ritardo> risposi mettendo in moto.
<Scusa tanto se sono impaziente di vedere il mio ragazzo e la mia migliore amica> ribatté.
<Dai Monica calmati, tra un po' li vedrai e tutto ti sembrerà perfetto> intervenne Paola con un sorriso.
STAI LEGGENDO
Non ho mai amato così
RomanceUn nuovo amore, una nuova emozione, una relazione tutta da scoprire dove il cuore inizia ad avere un nuovo battito. Lui è Daniele un ragazzo proveniente da una famiglia benestante, che ha appena conseguito la maturità e sta iniziando a decidere cosa...